Lunedi 30 Maggio 2016 alle 09:31
Il consiglio di amministrazione di Veneto Banca si riunirà oggi per esaminare le evidenze conclusive della fase di pre-marketing e determinare i valori, minimo e massimo, della forchetta di prezzo a cui le nuove azioni della banca di Montebelluna saranno offerte in occasione dell’imminente aumento di capitale da un miliardo di euro. C’è molta attesa, soprattutto dopo che l’Ansa, venerdì scorso, ha anticipato un prezzo minimo di 10 centesimi ad azione - uguale a quello di Vicenza - e dopo che sono emersi i legami tra il vicepresidente Giovanni Schiavon con la vecchia gestione della banca targata Vincenzo Consoli. La riunione odierna del cda è dunque un momento cruciale nel futuro prossimo dell’istituto di credito, che ambisce a vedersi quotato in Borsa e ha già convocato la prossima assemblea dei soci per il 15 luglio. In quella occasione si dovrebbe anche decidere dell’azione di responsabilità verso i vecchi amministratori.
Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo
Continua a leggere
Lunedi 30 Maggio 2016 alle 09:20
Il consiglio di amministrazione di Veneto Banca si riunirà oggi per esaminare le evidenze conclusive della fase di pre-marketing e determinare i valori, minimo e massimo, della forchetta di prezzo a cui le nuove azioni della banca di Montebelluna saranno offerte in occasione dell’imminente aumento di capitale da un miliardo di euro. C’è molta attesa, soprattutto dopo che l’
Ansa, venerdì scorso, ha anticipato un prezzo minimo di 10 centesimi ad azione - uguale a quello di Vicenza - e dopo che sono emersi i legami tra il vicepresidente Giovanni Schiavon con la vecchia gestione della banca targata Vincenzo Consoli. La riunione odierna del cda è dunque un momento cruciale nel futuro prossimo dell’istituto di credito, che ambisce a vedersi quotato in Borsa e ha già convocato la prossima assemblea dei soci per il 15 luglio. In quella occasione si dovrebbe anche decidere dell’azione di responsabilità verso i vecchi amministratori.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 22:34
Confermata la nostra indiscrezione di oggi ("
Banca Popolare di Vicenza, a Milano accordo tra Iorio e Fondo Atlante: azione a 10 cent per tutti") sembra spianarsi (il dubbio è d'obbligo dopo i mille up & down di questa storia) la sofferta strada verso l'aumento di capitale da 1,763 miliardi della Banca Popolare di Vicenza che per il 75% sarebbe sottoscritto dal Fondo Atlante della Quaestio SGR, a cui partecipa da "garante" governativo con 500 milioni anche la Cassa Depositi e Prestiti e che è subentrato a salvare Unicredit e... i proclami di Iorio. Ma c'è un "ma". Il Fondo, infatti, ha ribadito di essere disposto a farsi carico della parte, maggioritaria, non sottoscritta del capitale a 10 centesimi per azione, il minimo stabilito dall'ormai famoso "Cda della forchetta".
Continua a leggere
Categorie: Banche
Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 15:05
Tutti, o quasi, sanno ormai che il Fondo Atlante è quello attivato dalla Quaestio Sgr (Società di Gestione di Risparmio) per raccogliere una massa minima di 4 miliardi di denari "privati" (Cdp partecipa con 500 miloni come garante pubblico e morale dell'operazione di moral suasion del Governo verso gli investitori bancari, finanziari e assicurativi) da destinare per il 70% alla sottoscrizione di quote inoptate (non sottoscritte) nei prossimi aumenti di capitale delle banche malridotte (il primo preventivato e rimandato di qualche giorno, almeno..., è quello della Banca Popolare di Vicenza).
Continua a leggere
Categorie: Banche
Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 10:20
Alleghiamo la nota appena perventuta dalla Banca Popolare di Vicenza che dà conto, dopo il memorabile "Cda della forchetta" dello slittamento di fatto delle procedure per l'aumento di capitale da 1,763 miliardi a causa delle richieste della Consob sulla possibile Opa obbligatoria nel caso che Atlante divenga azionista di controllo e degli adempimenti autorizzativi ancora in essere. Commenteremo a breve questa nota che alla rabbia crescente dei soci beffati aggiunge i dubbi per i nuovi sulla realizzabilità dell'operazione che, come ha detto Iorio dopo il dissolversi della sue "soluzioni", non salverà la banca ma consentirà semplicemnte di provarci...
Banca Popolare di Vicenza. Su richiesta di Consob, Banca Popolare di Vicenza S.p.A. ("BPVi" o la "Banca") rende noto che, in data 18 aprile 2016, è stata informata della stipula - avvenuta in pari data - di un accordo tra UniCredit e Questio Capital Management SGR S.p.A., società unipersonale ("Quaestio"), promotrice del fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso denominato "Atlante" (il "Fondo Atlante")
Continua a leggere
Categorie: Banche
Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 09:33
Alla fine tutti i nodi arrivano «alla forchetta». I nodi di un recentissimo passato che pompava il valore delle azioni e il patrimonio. La «forchetta» che oggi invece mette i 119mila azionisti della Banca Popolare di Vicenza di fronte alla desolante realtà di un’azienda che rischia di valere meno degli stipendi del suo vertice. Dieci centesimi o tre euro (l’amplissimo range per l’aumento di capitale da 1,5 miliardi) cambia poco per chi è già dentro. Ma dieci centesimi vuol dire attribuire alla banca un valore simbolico di dieci milioni. Cioè meno degli stipendi a consiglieri e sindaci nel 2015.
Continua a leggere
Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 00:39
Se solo a tarda sera di lunedì il consiglio di amministrazione della Popolare di Vicenza ha approvato la, a dir poco, "anomala" mega
forchetta di prezzo (da 10 centesimi di euro e 3 euro) l'atteso incontro di oggi, mercoledì 20 aprile, al Four Season di Milano per presentare l'aumento di capitale da 1,763 miliardi di euro e la contestuale quotazione in Borsa è saltato stasera sul tardi. La Consob non avrebbe, infatti, sciolto tutte le sue riserve, per lo meno procedurali, sull'operazione e a Iorio & c. toccherà lavoro supplementare per soddisfare le richieste di un organo di controllo del mercato che, come Bankitalia, con i suoi pressing e le sue imposizioni di questi giorni sta dimostrando quanto prima sia stato colpevolmente distratto se non assente.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Martedi 19 Aprile 2016 alle 09:05
Per l'offerta delle azioni di Banca Popolare di Vicenza da realizzare tramite una Ipo contestuale all'aumento di capitale di 1,763 miliardi di euro e connessa quotazione in Borsa, il Cda ha appena definito la "forchetta di prezzo" indicativa e oscillante tra un minimo 0,10 Euro per azione fino a un massimo 3,00 Euro per azione. L'oscilazione molto ampia, e inconsueta, è giustificata, da una rapida e prima lettura del testo del comunicato ufficiale, oltre che da diversi moltiplicativi sul parametro P/TBV (
Price/Tangible Book Value, rapporto tra il prezzo dell'azione e il capitale netto tangibile, quindi al netto degli avviamenti, ndr) che sulla volatilità attuale della Borsa.
Continua a leggere