Per chi già conosce VicenzaPiu.tv (la nostra tv streaming raggiungibile anche grazie alle App gratuite VicenzaPiùTv scaricabili in ambiente iOs e Android o sul nostro canle Youtube) e per chi volesse approfittare per la prima volta di quest'altro servizio del network multimediale VicenzaPiù in questi giorni c'è un motivo in più per sintonizzarsi virtualmente: non solo i tre TgPiù (nella fascia delle 8, delle 12 e delle 18 nessun conduttore, solo interviste e servizi rapidi su poche cose ma interessanti, come si addice al web), documentari, reportage, dibattiti, intrattenimento e la nuova rubrica Wild Side Basketball (subiot dopo i TgPiù) anche la storia del volley feminile di serie A a Vicenza (quì la sigla che precede ognuna delle partite e qui il palinsesto). Da quella storia, in fondo, nasce questo stesso giornale.
Ancora in pochi si rendono conto della grandezza del risultato ottenuto, che non consiste nell'irrisoria dotazione iniziale del fondo (100 Milioni), ma nell'affermazione di un nuovo principio, che riconosce alle vittime di reati finanziari, siano anche degli azionisti come ex Veneto Banca e exBanca Popolare di Vicenza, il diritto a veder riconosciuto il danno subito, con un fondo a rotazione che sarà alimentato dai conti dormienti nei guanciali delle banche, si tratta di miliardi che la politica avrà il compito di risvegliare per soddisfare tutti i risparmiatori traditi.
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Intesa Sanpaolo rende noto che le operazioni di integrazione nel Gruppo della clientela delle ex banche venete si sono svolte regolarmente e concluse. L'integrazione ha riguardato 721 filiali, di cui 118 sono state contestualmente chiuse. Di queste 69 erano filiali ex Banca Popolare di Vicenza e le restanti 49 di ex Veneto Banca. Sono stati migrati 2,2 milioni di clienti e 1,5 milioni di conti correnti. Con l'integrazione informatica le filiali delle ex banche venete hanno adottato il modello organizzativo della Divisione Banca dei Territori che è strutturato per ‘territori commerciali', Retail, Personal e Imprese, con l'obiettivo di focalizzare al meglio l'offerta dei prodotti alla clientela, valorizzando le competenze specifiche del personale appartenente alle reti commerciali.
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il consigliere regionale Antonio Guadagnini (Siamo Veneto) afferma in una nota ufficiale dopo la revoca del fido da parte dell'ex Veneto Banca ad un noto imprenditore vicentino: "Toni Costalunga è la prima vittima - a nostra conoscenza - del ‘nuovo' corso che Banca Intesa sta imponendo nel territorio Veneto. Prima c'erano delle banche popolari che basavano la concessione dei fidi anche su un rapporto fiduciario con il cliente. Toni Costalunga aveva le sue linee di fido, produceva lavoro per i suoi dipendenti, ottimi prodotti per i suoi clienti, e perchè no, utili per se stesso."
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