Davide Larible, clown d'oro, per beneficenza
Venerdi 22 Gennaio 2010 alle 15:59
Davide Larible, il clown dei clown, domenica sera al teatro comunale
Il sindaco di Vicenza Achille Variati ha incontrato questa mattina in sala stucchi David Larible, il clown che domenica sera 24 gennaio alle 21 darà vita allo spettacolo di beneficenza "Il clown dei clown" al teatro comunale.
Premiato con il "Clown d'oro" al Festival internazionale del circo di Montecarlo, Larible è uno dei più noti clown del mondo. Lo spettacolo di domenica - unica tappa del Nordest - durerà un'ora e un quarto, vedrà alternarsi gag visuali a brani musicali (lo stesso Larible suona cinque strumenti) e racconterà la storia di un inserviente che diventa artista con il coinvolgimento degli spettatori. Assieme a Larible, sulla scena ci saranno altri due artisti, il raffinato clown bianco catalano Gensi e il pianista tedesco Stephane Kunz.
David Larible sarà a Vicenza per la prima volta grazie all'associazione "Dottor Clown Italia" di Caldogno, che pratica la "terapia del sorriso" soprattutto all'interno dei reparti pediatrici degli ospedali.
"Sono molto grato a questi volontari - ha dichiarato il sindaco - che portano un momento di felicità ai bambini in sofferenza lontani dalle loro case. Non li si aiuta infatti solo sul piano farmacologico e chimico, ma anche con una risata o un semplice sorriso".
Parte dell'incasso della serata servirà per coprire gli ultimi 8 mila euro che servono all'associazione per acquistare un'ambulanza attrezzata per il trasporto dei bambini da donare al Suem 118 dell'Ulss 6 del costo totale di 60 mila euro.
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Nota di VicenzaPiù
A una domanda di un nostro redattore sull'eventuale diverso tipo di reazione alle gag dei clown da parte di bambini è anziani, David Larible ha risposto: "Mentre l'adulto tende ad osservare tutta la gag e la storia che rappresenta, aspettando la fine, prima di reagire emotivamente, bambini ed anziani hanno reazioni praticamente identiche: se siamo capaci di farli ridere, ridono per il singolo gesto. Con entrambi il nostro ‘mestiere' è più bello anche se più difficile".
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