Nuova Sinistra fa festa a Vicenza con Fornaci Rosse: musica e dibattiti. Di sinistra?
Giovedi 28 Agosto 2014 alle 20:17Bassanesi a Casa Italia: diario di un'avventura "olimpica"
Sabato 4 Agosto 2012 alle 02:38Quella che vi racconto, invece, è un'avventura capitata quasi per caso, dove il protagonista si chiama Stefano Ceccon - sì, è proprio mio fratello - e a causa della quale, anziché visitare Londra, stiamo trascorrendo le nostre giornate a Casa Italia.
Qualche anno fa, dopo una laurea in ingegneria biomedica a Padova e diversi curriculum inviati in Italia e fuori, Stefano ha ricevuto una proposta per un dottorato dalla prestigiosa Brunel University di Londra. Continua a leggere
Salta incontro con Curzio Maltese
Martedi 23 Febbraio 2010 alle 21:24Comune di Valdagno  Â
Segnaiamlo questa comunicazione
Siamo spiacenti ma a causa di motivi professionali dell'autore l'incontro di giovedì 25 febbraio con Curzio Maltese e' stato annullato.
Galla & Bonturi librerie venete srl
Libreria Liberalibro - Valdagno
Segnalo questa comunicazione
Continua a leggereValdagno: Curzio Maltese e La bolla il 25
Lunedi 22 Febbraio 2010 alle 00:27
Giovedì 25 febbraio ore 21.00 Sala Soster Palazzo Festari, Curzio Maltese presenta "La bolla: la pericolosa fine del sogno berlusconiano" (Feltrinelli).
"Ci stanno rubando il futuro!" hanno gridato nelle piazze di tutta Italia gli studenti del movimento dell'Onda. Ma lo stesso grido potrebbe accomunare in realtà l'intero paese. Perché l'Italia si è fermata, ha perso la capacità di progettare il futuro, e la crisi economica non fa altro che rendere più visibile e più dolorosa una malattia contratta già da tempo. Il collasso è la radiografia impietosa ma reale di un paese che non sa più proiettarsi in avanti. Che spreca le sue migliori risorse intellettuali non riconoscendo loro alcun merito e costringendole a emigrare. Che non ha il coraggio di investire sull'innovazione e la tecnologia. Che sta perdendo la sfida della competizione internazionale. E che continua a devastare il suo territorio senza preoccuparsi di cosa troveranno le prossime generazioni. Al culmine della piramide, purtroppo, una classe dirigente che è più che mai parte del problema anziché una possibile soluzione. Una classe dirigente che nella sua parte conservatrice continua a coltivare la nostalgia di un passato autarchico, quando sul mondo non spiravano ancora i venti della globalizzazione. E che nella sua parte progressista appare immobile, incapace di ricambio generazionale, sorda agli umori del paese reale, addirittura messa in discussione dal punto di vista dell'onestà .