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Categorie: Politica, Dal settimanale

Eurozona, tutti i rischi del collasso greco

Domenica 3 Gennaio 2010 alle 08:01

Deficit e debito pubblico fuori controllo, disoccupazione alle stelle, banche in crisi.
La Grecia sta attraversando una pesantissima crisi economica, che potrebbe innescare un effetto domino in tutta Europa.
Ma proprio per questo il fallimento dello stato ellenico sarà scongiurato

 

La Grecia in crisi"La Grecia è sull'orlo della bancarotta" scrive senza mezzi termini il Daily Telegraph, celebre quotidiano londinese. Probabilmente non esagera, se pensiamo che il debito pubblico è fuori controllo, l'evasione fiscale ha raggiunto livelli allarmanti e, last but not least, il settore pensionistico è al collasso.
Ma perché i problemi di uno "statarello" di soli 11 milioni di abitanti mettono così in angoscia tutti i mercati finanziari? Semplicemente perché la Grecia adotta come moneta l'euro e, a tutt'oggi, nessuno sa cosa accade quando uno Stato membro dell'eurozona rischia un default.

Ricordiamo, per inciso, che la Grecia era rimasta inizialmente fuori dall'euro in quanto i parametri economici non soddisfacevano le condizioni richieste. Il periodo di "esame" era durato quattro anni dopo di che, nel 2006, anche allo Stato ellenico venne concesso "l'onore" di adottare la moneta unica. Non è mai stato, però, un Paese virtuoso, visto che in questi quattro anni solo in una occasione ha rispettato il patto di stabilità. Inoltre i dati forniti sulla propria situazione finanziaria sono sempre stati accolti con scetticismo dagli altri partner europei.
Si sarebbe portati a pensare che sia opportuno far intervenire Bruxelles, almeno per calmierare la situazione, ma non lo prevedono le norme comunitarie: non possono infatti essere erogati fondi ad uno stato membro per sanare buchi di bilancio.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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