L'avvocato Marco Ellero, legale del direttore di VicenzaPiù, parlando delle vicende del suo assistito lancia un grido d'allarme «che vale per tutte le piccole testate indipendenti» (pubblicato 8 ottobre alle 11.40, aggiornato il 15 alle 9.59)
In questi giorni è ricominciato il processo al tribunale di Vicenza per l'affaire Banca Popolare di Vicenza. La vicenda dell'ex istituto di via Framarin ha avuto svariati rivoli. Tra questi c'è pure quello dei contenziosi giudiziari avviati dall'ex dominus della banca ed ex dominus della Fondazione Roi Gianni Zonin.Giovanni Coviello, direttore del quotidiano berico VicenzaPiù è stato bersagliato proprio dall'ex presidente con una richiesta di danni per i servizi dedicati dalla testata vicentina alla ex popolare.Â
Pubblicato il 7 settembre 2018 alle 11.58, aggiornato il 9 alle 20.47. Nel pieno del caldo agostano, il Giudice per le Indagini Preliminari Roberto Venditti, lo stesso a cui è affidato, almeno per ora, il processo sul crac della Banca Popolare di Vicenza, ha sciolto la riserva assunta all'udienza dello scorso 5 Luglio, in relazione alla richiesta di archiviazione del procedimento che vede come querelante e parte offesa Giovanni Zonin (alias Gianni Zonin) e come indagati il direttore di VicenzaPiù, Giovanni Coviello, oltre ad una serie di "poco identificati" commentatori su Facebook.Â
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Su ordine della Dottoressa Claudia Brunino - informa una nota del Comando Provinciale della Guardia di Finanza Vicenza - Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, alle prime luci dell’alba di lunedì scorso i Finanzieri della Tenenza di Schio, nell’ambito dell’operazione denominata “Pecuniaâ€, hanno perquisito le abitazioni di due cittadini stranieri, ubicate in tale Comune. Questi, una filippina ed un bengalese, erano stati denunciati a fine giugno dalle Fiamme Gialle scledensi poichè, a fronte della concessione di un prestito di € 6.000 erogato a fine 2016 a favore di una donna filippina, avevano incamerato ben 8.500 € a titolo di soli interessi.
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Pubblicato il 18 alle 19 e riproposto oggi giorno dell'udienza di Zonin contro Coviello. Gianni Zonin - cavaliere fino a quando l'onorificenza non gli dovesse essere revocata o egli stesso non decidesse di rinunciarvi - ha sicuramente a cuore la sua onorabilità (o ciò che eventualmente ne resta, se qualche briciolo ancora ne resta), molto più di ogni preoccupazione per i danni plurimiliardari (parliamo di molti miliardi in euro) che la sua più che ventennale gestione della Banca Popolare di Vicenza ha prodotto, scippando a migliaia di persone, ignare e incolpevoli, tutti i risparmi di una vita.
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