L' amarcord dei vicentini? Ora viaggia su Facebook con "Sei di Vicenza se ..." e non solo
Domenica 26 Gennaio 2014 alle 22:22
Chi di noi non ricorda almeno una di quelle cene di classe cui si partecipa più per la curiosità di vedere "che fine hanno fatto" i vecchi compagni, chi si è sposato con chi, che lavoro fa l'ex bambino terribile che faceva impazzire la maestra, che ne è stato del compagno secchione eternamente oggetto dei dispetti dei compagni? Chi l'ha provato potrà confermare: ad un certo punto, qualcuno lancia nel bel mezzo della conversazione un "ti ricordi di quella volta che"... e, uno dopo l'altro, i coscritti gli vanno dietro, perdendosi in una trafila di rievocazioni che, alla fine della serata, lasciano in ciascuno un velo di nostalgia per i bei tempi andati.
Continua a leggere
Citylights su origine e significati di "Ceste"
Giovedi 1 Aprile 2010 alle 18:25Comune di Vicenza      Â
Citylights indaga origine e significati di "Ceste". Recentemente sdoganata anche dal sindaco, l'espressione vicentina è avvolta nel mistero
"Ceste, è andata così". Sono le parole con cui il sindaco di Vicenza, Achille Variati, ha nei giorni scorsi commentato l'esito delle elezioni regionali. E proprio alla parola "ceste", tutta vicentina eppure misteriosissima nella sua origine, è dedicato il numero di aprile di Citylights, mensile culturale del Comune di Vicenza, in distribuzione gratuita da oggi. Con tanto di raffigurazione in copertina, che richiama un celebre quadro di Magritte per mostrare una pioggia di ceste (di vimini, in questo caso) sulla facciata rigorosa del palladiano palazzo Chiericati, sede della Pinacoteca cittadina.
Sdoganata finalmente dal sindaco, esplosa meno di 30 anni fa nel linguaggio giovanile, l'espressione "ceste" (con la sua pluralità di significati, da "pazienza" a "non importa" a "non mi va" a "lasciamo perdere", ecc.) resta perlopiù appannaggio delle generazioni comprese tra i 20 e i 45 anni. Meno usata dai giovanissimi, è un fenomeno tutto vicentino.
"Un enigma - scrive l'articolo principale della rivista - alla cui soluzione nessuno è mai arrivato; scienziati, studiosi, giornalisti non hanno saputo dare indicazione alcuna. Il ‘ceste', come la vita, nessuno sa da dove viene e dove va. Il campo è totalmente vergine. Né libri, né articoli. Praticamente nessuna fonte su internet. Eppure pare impossibile. È in assoluto una delle parole più usate dalla gioventù vicentina, e non solo dalla gioventù. Di più, è una parola di vitale importanza nell'economia di una giornata, è una parola dirimente: quando hai detto "ceste" c'è poco altro da dire".
Sempre nel numero di aprile, Citylights propone la prima puntata di una ricostruzione degli efferati fatti di sangue che colpirono Vicenza nei primissimi anni '80 per mano di Ludwig, spietata coppia di serial killer. Ancora, un articolo sull'evoluzione dei videogame bellici, fino alle versioni anti-occidentali e in particolare antisioniste divenute di recente popolari nel mondo islamico. E un pezzo sulla "maledizione gialloblu" che sembra tormentare, da alcuni anni, il vicentino d'adozione Mimmo Di Carlo.
