Crac banche venete, Andrea Arman (Associazione don Enrico Torta e M5S): "continueremo la nostra azione di sensibilizzazione sui temi del risparmio per evitare che il silenzio consenta di perdere la memoria"
Lunedi 12 Marzo 2018 alle 16:20BPVi e Veneto Banca, Cappelletti (M5S): sabato all'Astra incontro sul ricorso alla CEDU per rimborso totale ai risparmiatori truffati
Venerdi 10 Marzo 2017 alle 22:01CGS: ricorso per far ottenere a lavoratori pubblici risarcimento per mancato rinnovo contratto
Giovedi 31 Marzo 2016 alle 18:20Non vera notizia su accoglimento del ricorso contro la sentenza che proibiva i crocifissi
Mercoledi 3 Marzo 2010 alle 23:06Riceviamo da Avv. Luigi Ficarra e pubblichiamo
Non è vera la notizia apparsa su Google e ripresa da tutta la stampa che la Corte Europea dei Diritti Umani (C.E.D.U.) abbia accolto il ricorso dell'Italia contro la sentenza che bocciava la presenza del crocifisso sulle pareti delle aule scolastiche italiane.
Ed è quindi errato il giudizio dato a seguito di detta notizia dal ministro degli Esteri Franco Frattini: "È con soddisfazione che constato che sono stati accolti i numerosi e articolati motivi di appello che l'Italia aveva presentato alla Corte".
Nella qualità di difensore, assieme all'avv. Paoletti di Roma, della signora Lautsi, promotrice del ricorso alla CEDU sulla questione dell'affissione del «crocifisso» nelle aule delle scuole pubbliche, preciso che la Corte Europea, esercitando l'obbligatorio controllo preventivo, si è limitata a dichiarare solo l'ammissibilità , avanti la grande chambre, del ricorso presentato dal governo italiano per il riesame della sentenza emessa in merito dalla stessa CEDU.
Infatti, nel darcene notizia, con fax in data di ieri 2 marzo, il Segretario generale de la Grande Chambre della CEDU così scrive: «Je ne manquerai pas de vous aviser de la suite (article 43 & 3 de la Convention)».
Pertanto, è evidentemente errato e fuorviante scrivere che il ricorso è stato già deciso nel merito con "accoglimento dei numerosi e articolati motivi di appello che l'Italia aveva presentato alla Corte", come allegramente afferma il ministro Frattini; è errato perché il procedimento è addirittura ancora nella fase preliminare.
Padova-Roma 3 marzo 2010
avv. Luigi Ficarra
(anche a nome dell'avv. Nicolò Paoletti)