Archivio per tag: Benedetto Croce
Categorie: Politica, Scuola e formazione
L'antifascismo senza fascismo, anche alla maturità per la versione dal greco di Aristotele
Giovedi 21 Giugno 2018 alle 18:03
Quando Giovanni Gentile propose la figura dell'intellettuale, sapeva benissimo che egli avrebbe dovuto essere di supporto alla gestione della vita politica e in particolare del fascismo. Benedetto Croce, suo rivale, dapprima nicchiò, dieci anni dopo, affermò anche lui che l'intellettuale era al servizio di un'idea politica. Nel frattempo Antonio Gramsci aveva elaborato la figura dell'intellettuale organico, che si pone a disposizione del partito, nel suo caso comunista. Questa visione però riguarda solo una parte di addetti alla cultura, ne rimangono di fatto esclusi coloro che si occupano di scienza e di tecnica, con l'eccezione degli architetti.
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Categorie: La Voce del Sileno
Aboliamo il termine intellettuale, anche a Vicenza
Domenica 2 Aprile 2017 alle 11:30
L'appellativo di "intellettuale" è ancor oggi in grande auge. Infatti, è quasi un titolo onorifico con il quale vengono definiti filosofi, politologi, sociologi, letterati, scrittori e perfino scienziati che si occupano della natura nei suoi molteplici aspetti. Il termine è molto è diffuso, ma in realtà non è molto antico, La sua nascita è certa e precisa, risale all'Affaire Dreyfus che coinvolse in polemiche senza fine molti esponenti della cultura francese. Il 14 gennaio 1898 sul giornale L'Aurore, che aveva pubblicato il giorno prima il celebre testo di Emile Zola J'accuse compare un Manifesto degli intellettuali. E' l'atto di nascita del nome e soprattutto fin da allora ne viene definita la funzione.
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Categorie: Cultura
Giuseppe Laterza e la "rivoluzione pacifica della cultura"
Mercoledi 11 Gennaio 2017 alle 14:30
Stamane è apparsa su Il Fatto Quotidiano un'intervista di Stefano Feltri a Giuseppe Laterza, presidente dell'omonima casa editrice. I Laterza, editori ubiqui (Roma-Bari) da generazioni, contribuiscono dall'inizio del Novecento a diffondere e tradurre libri, talvolta scomodi, spesso stimolanti, quasi sempre ben fatti. Furono gli interlocutori preferiti da Benedetto Croce, capaci di gabbare la censura fascista pubblicando John Milton, Aldo Capitini e tanti altri. Oggi, nel mezzo di una grave crisi economica, politica e sociale, Giuseppe Laterza "sembra fuori fase", scrive Feltri, perché ritiene che "la cultura ci renda cittadini migliori": è convinto che i libri, mettendo in moto le idee, alimentino il "dubbio metodico" di cui è fatta la cultura, esercitando il quale "si prendono anche meno cantonate".Â
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