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Giovedi 29 Giugno 2017 alle 09:22Le famiglie si scoprono sempre più povere
Sabato 13 Febbraio 2010 alle 18:08Adico  Â
"Nonostante le continue rassicurazioni economiche che qualcuno continua sempre a ventilare, si scopre che a pagare gli scotti di questa crisi sono come al solito le famiglie italiane", fanno sapere dall' ADICO.
Secondo quanto rilevato dall'ultima indaginedi Bankitalia nel biennio 2006-2008 il reddito medio per nucleo si è ridotto - al netto dell'inflazione - di circa il 4%, con una caduta di circa del 2,6%. Dunque, le famiglie si sono scoperte sempre più povere.
Un dato che dimostra, secondo il presidente dell'ADICO Carlo Garofolini, quanto il progressivo peggioramento dell'economia nel corso degli ultimi anni abbia avuto ripercussioni anche sul budget delle famiglie, influenzando le spese di tutti i giorni".
I cali più evidenti del reddito hanno, inoltre, interessato con maggiore frequenza gli individui al di sotto dei 55 anni, con punte negative tra i 45 anni di età . Questo significa che è il ceto medio ad aver risentito maggiormente della crisi.
Numeri alla mano, emerge dal bollettino che nel 2008 il reddito medio delle famiglie, al netto di imposte e contributi, è stato pari 2.679 euro mensili, mentre il 20% circa dei nuclei ha raggiunto a fatica i 1.281 euro.
Restano stabili, invece, le percentuali relative alle famiglie al di sotto della soglia di povertà (intorno al 13,4%) e quelle che vantano redditi mensili sopra i 4.860 euro
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8,03% è tasso usuraio per mutui a tasso fisso
Venerdi 25 Dicembre 2009 alle 00:06Adico  Â
Sale all'8,03% la soglia del tasso d'usura per i mutui a tasso fisso, mentre scende al 4,38% quella per i mutui a tasso variabile nel terzo trimestre del 2009. Lo comunica la Banca d'Italia sottolineando che il tasso effettivo globale e' risultato pari rispettivamente al 5,36% e al 2,92% per le due categorie di prestiti. Nel secondo trimestre la soglia usuraria era pari al 7,78% per il fisso e al 4,87% per il variabile.
Per quanto riguarda le altre categorie di operazioni, il tasso soglia e' pari al 19,27% per i conti correnti garantiti e non fino a 5.000 euro e al 14,39% per quelli oltre i 5.000 euro, al 29,94% per gli scoperti senza affidamento fino a 1.500 euro e al 19,68% per quelli oltre, al 15,39% per gli anticipi e gli sconti fino a 5.000 euro e all'8,15% per quelli oltre, al 9,21% per i contratti di factoring fino a 50.000 euro e al 6,08% per quelli oltre, al 18,80% per i crediti personali, al 27,20% per gli altri finanziamenti alle famiglie effettuati dalle banche e al 21,62% per quelli effettuati dalle società finanziarie.
Sul fronte del leasing il tasso d'usura si posiziona al 21,47% per quello su autoveicoli e aeronavali fino a 25.000 euro e al 19,01% oltre tale cifra, al 6,59% per quello immobiliare, al 15,50% per quello strumentale fino a 25.000 euro e al 9,84% oltre i 25.000 euro. Il credito finalizzato vede la soglia scattare al 21,27% fino a 5.000 euro e al 18,27% oltre, il revolving rispettivamente al 25,46% e al 19,19%. I prestiti contro cessione del quinto diventano usurari sopra il 23,15% fino a 5.000 euro e sopra il 18,69% oltre tale cifra.
"L'art. 644 del codice penale definisce il reato di usura, punendo con la reclusione chi, in sostanza, presta danaro o altre utilità approfittando dello stato di bisogno del percepente, a tassi elevati. La L. 7.3.96 n. 108 ha precisato che in ogni caso si intende usurario quel tasso che supera una soglia che viene determinata trimestralmente dal Governo per 8 tipi diversi di operazioni finanziarie, tra cui il mutuo ipotecario per la casa. Se il tasso pattuito supera la soglia indicata trimestralmente esso è definito "usurario" e la sanzione è la mancata applicazione di alcun tasso, cioè a dire che non solo non è dovuto il tasso usurario, ma nemmeno viene applicato alcun tasso sostitutivo inferiore" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
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