Bankitalia prova a vendere suoi immobili e rimpiange Gianni Zonin che le strapagò Palazzo Repeta. Con i soldi dei soci della BPVi senza i cui fidi Zonin spa ora cerca azionisti
Sabato 16 Giugno 2018 alle 04:09
Avvisi e peocedure di vendita dei suoi immobili siti in Taranto, Reggio Emilia, Benevento, Treviso, Pordenone, Pesaro sono apparsi oggi sul sito di Banca d'Italia. Che manchi la vendita di un'altra sua storica sede, Palazzo Repeta di Vicenza, è cosa nota da quando Gianni Zonin con (i soldi dei soci della) BPVi si offrì di acquistarlo nel 2014 (quando la banca era già decotta e non solo) dopo tentativi di vendita andati falliti offendo un prezzo addiritttura superiore a quello della base d'asta (9 milioni di euro).Â
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Vini Zonin 1821 alias Zonin Spa, Il Gazzettino: al nuovo socio il 30-40% dopo l'addio alla BPVi di Gianni Zonin
Giovedi 31 Maggio 2018 alle 10:50
Pronto il nuovo socio per i vini Zonin. Secondo indiscrezioni la famiglia vicentina, aiutata dall'advisor Mediobanca, avrebbe individuato un investitore di minoranza per il gruppo da 201 milioni di fatturato. L'operazione prevederebbe un aumento di capitale da circa 70 milioni di euro e la cessionr di una quota di circa il 30-40%. Casa Vinicola Zonin 1821 (alias Zonin spa, ndr) è una delle maggiori aziende del settore con circa il 90% dei ricavi che viene generato fuori dall'Italia. Nei mesi passati erano usciti alcuni nomi di potenziali investitori: dal fondo americano Blackstone fino alla 21 Investimenti di Alessandro Benetton.
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Finito rapporto privilegiato con BPVi Zonin Spa cerca fondi, Business Insider: soccorso veneto da Alessandro Benetton?
Domenica 13 Maggio 2018 alle 12:15
Che ne sarà della Casa Vinicola Zonin (Cvz), una delle principali aziende italiane del settore, dopo i guai dell'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin? E' di questi giorni (leggi nostro lancio) la notizia che i figli del fondatore Domenico, Francesco e Michele (nella foto d'archivio con padre e madre, ndr) si sono messi alla ricerca di un partner con l'obbiettivo di far crescere il gruppo anche attraverso acquisizioni e poi sbarcare in Borsa. E che per individuare il partner giusto è stata investita Mediobanca che sta sondando una serie di fondi internazionali per vedere se sono interessati all'operazione che prevede la sottoscrizione di un aumento di capitale da 50-70 milioni.
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La famiglia Zonin cerca soci, dopo l'uscita di papà Gianni: implicazioni sui sequestri per la BPVi?
Lunedi 7 Maggio 2018 alle 11:12
Gli eredi di Gianni Zonin, a cui il padre tutto ha donato sia pure ora sub judice, aprono a nuovi soci, come si legge su Economia del Corriere della Sera di oggi, di cui pubblichiamo l'articolo a seguire. Vi si parla di un valore della società sui 400500 milioni ma le cose, intanto, non tornano. Innanzitutto la Zonin SPA è prevalentemente una socieà commerciale, che acquista il vino dalle circa 10 società agricole della famiglia che, a quanto ci risulta, non c'entrano oggi con la SPA e sulle quali o su parte delle quali potrebbe, comuqnue, pendere la spada di Damocle dei sequestri per le vicende della BPVi di papà Gianni.
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I figli scendono in campo sui media web e tradizionali in difesa di papà Gianni Zonin: Francesco su WineNews, Domenico si fa intervistare addirittura da la Repubblica
Giovedi 8 Marzo 2018 alle 10:51
Tocca, ovviamente, ai figli, prima ancora che agli avvocati ingaggiati o ai testimoni più o meno convinti o cointeressati, difendere la memoria, il presente e quel che rimane del futuro di papà Gianni Zonin, l'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza e propulsore per decenni della Zonin spa, ora Zonin 1821, Francesco "esternava", quindi, ieri, 7 marzo, su Winenews, il sito web più noto in Italia in faccende di "vino", amore paterno oltre che difesa filiale delle eredità arrivate non ora ma da... tempo.
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Diamanti con Variati fa fare una figuraccia al min. Dario Franceschini: l'Anac di Cantone accende i fari su Giovanni Villa, GdV prende lucciole per lanterne e Valmarana mente...
Martedi 9 Gennaio 2018 alle 16:03
Scrivevamo sabato 6 gennaio che "martedì 9 gennaio alle 21 presso il Salone di Palazzo Chiericati dialogherà col sindaco di Vicenza Achille Variati, con Ilvo Diamanti nella sua veste di presidente della Fondazione Roi e con Giovanni Villa, direttore onorario dei Musei Civici di Vicenza e membro del cda della fondazione stessa, "demolita" dalla gestione dei vari membri dei cda a guida di Gianni Zonin che si sono alternati nel tempo (nella foto da sx Franceschini, Variati, Bulgarini d'Elci e Villa)".
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Martedì 9 gennaio Dario Franceschini potrà rispondere alle domande sui danni arrecati alla Fondazione Roi da Gianni Zonin & c. Saranno con lui Variati, Diamanti e Villa
Sabato 6 Gennaio 2018 alle 12:51
Offre una grande e irripetibile occasione di traparenza la visita a Vicenza del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, che come informa la nota che di seguito pubblichiamo, martedì 9 gennaio alle 21 presso il Salone di Palazzo Chiericati dialogherà col sindaco di Vicenza Achille Variati, con Ilvo Diamanti nella sua veste di presidente della Fondazione Roi e con Giovanni Villa, direttore onorario dei Musei Civici di Vicenza e membro del cda della fondazione stessa, "demolita" dalla gestione dei vari membri dei cda a guida di Gianni Zonin che si sono alternati nel tempo (cfr. "Roi. La Fondazione demolita", nella foto da sx Franceschini, Variati, Bulgarini d'Elci e Villa).
Continua a leggereAccesso agli atti della Fondazione Roi: cosa hanno in comune nel rifiutarcelo Zonin, Diamanti, Valmarana e il cda attuale? Un irrispettoso e preoccupante mutismo totale
Mercoledi 27 Dicembre 2017 alle 21:43
Il 6 dicembre 2017, dopo altre 4 richieste di accesso agli atti della Fondazione Roi, di cui la prima all'ex presidente Gianni Zonin, le altre tre al nuovo cda con Ilvo Diamanti presidente da fine 2016 e Andrea Valmarana vice, tutti uniti dal mutismo che rasenta la carenza di educazione o l'abuso di arroganza, visto che non ci si nega l'accesso ma non si risponde proprio, abbiamo inviato al Cda in carica la quinta mail, sempre via Pec, dopo che sia il Comune di Vicenza che la Regione Veneto non hanno potuto negarci, sia pure a fatica, l'accesso richiesto per le parti di competenza sugli stessi avvenimenti.
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Il Movimento 5 Stelle presenta un esposto contro la gestione della Fondazione Roi, mentre il cda fa finta di dividersi sull'azione di responsabilità contro Gianni Zonin & c.
Venerdi 1 Settembre 2017 alle 00:21
Il senatore Enrico Cappelletti, la consigliera comunale Liliana Zaltron ed il consigliere regionale Manuel Brusco, tutti del Movimento 5 Stelle, stanno continuando e accentuando una azione meritoria sul caso della Fondazione Roi stimolata (anche), se ci possiamo permettere, dalla nostra inchiesta che ha trovato un suo "punto fermo" in "Roi. La Fondazione demolita", il libro raccolta dei nostri articoli e delle prese di posizione di, pochi, altri politici, come Sergio Berlato e Francesco Rucco, sul caso della "creatura" del marchese Giuseppe Roi nata per promuovere i musei civici vicentini, in primis il Chiericati, e trasformata da Gianni Zonin, presidente della Banca Popolare di Vicenza e della stessa Fondazione Roi, come lui stesso ha testimoniato, "di fatto in una emanazione della BPVi".
Continua a leggereFondazione Roi, situazione sconcertante: su acquisto azioni BPVi risponda Elisa Avagnina, l'ex membro del cda come ultima e vera direttrice pro tempore del Chiericati
Martedi 15 Agosto 2017 alle 22:58
Sul caso "caldissimo", e perciò evitato da chi "conta" a Vicenza, della Fondazione Roi ho "scambiato" in queste, per fortuna, non troppo torride ore di Ferragosto delle considerazioni con una persona la cui cultura, per altro anche accademica, è indiscutibile e la cui determinazione è altrettanto fuori discussione ma di cui tralascio il nome perchè, d'accordo con la stessa persona, non vorremmo che il suo nome distraesse l'attenzione dal focus dell'argomento dele nostre conversazioni. La mala gestio passata della Roi è aggravata, infatti, dalla mancanza di trasparenza complessiva che dimostra l'attuale cda, guidato mediaticamente, e al di là della formale presenza del terzo membro in quota stautaria BPVi, Giovanna Grossato, dal presidente Ilvo Diamanti ma il cui uomo forte è Andrea Valmarana.
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