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Veneto e Vicenza: laboratorio federalismo

Sabato 6 Marzo 2010 alle 17:27

Provincia di Vicenza    

Il Veneto e Vicenza siano laboratorio di sperimentazione del federalismo fiscale

Calderoli, Schneck e Macchia"Per dirla alla romana, le riforme sono come la signora Maria, tutti le vogliono ma nessuno le pija (piglia)".

Esordisce così il Ministro per la Semplificazione Normativa Roberto Calderoli nel suo intervento al convegno organizzato stamattina in Villa Cordellina Lombardi dalla Provincia di Vicenza e dedicato al ruolo della Provincia nel federalismo fiscale.

"Tutti concordiamo su quali siano le esigenze del Paese - precisa Calderoli - ma quando è il momento di prendere provvedimenti concreti i voti a favore sono pochi."
Così l'apparato burocratico nazionale e locale continua a sopravvivere con la sua proverbiale lentezza e con logiche troppo lontane da quelle che invece segnano la vita di cittadini e imprese.
Di qui la necessità del federalismo fiscale, per permettere agli enti più vicini e quindi più a conoscenza delle esigenze del territorio di investire in opere e servizi utili. Ma necessario anche per responsabilizzare gli amministratori e rendere più trasparente il loro rapporto con i cittadini.

"I quali - sottolinea il Ministro- devono sapere quanto pagano e a chi lo pagano. Se non sono soddisfatti di come è stato impiegato il loro denaro, si esprimono attraverso il voto. E' giusto premiare chi governa bene e mandare a casa chi invece spreca denaro pubblico."
Il primo "assaggio" di federalismo fiscale sarà, già a partire dal giugno del 2010, il federalismo demaniale, grazie al quale tanti beni oggi proprietà dello Stato saranno trasferiti a livelli di governo inferiore, in modo da essere utilizzati e valorizzati al meglio. Per la vera e propria riforma fiscale bisognerà invece attendere fino al 2011.

Detto che storicamente la spesa pubblica è sempre più alta e che il taglio dei costi è ormai un metodo che si va esaurendo, da dove passa il risanamento delle casse statali?
"Di certo non dall'abolizione delle Province - dichiara Calderoli - che rappresentano un necessario ente di coordinamento degli 8104 Comuni italiani. Siamo il Paese dei campanili e questo è un dato di fatto, ma ci sono funzioni che i Comuni, per le loro dimensioni ridotte, non possono gestire. Le Province anzi vanno valorizzate, delegando a loro tutte quelle competenze oggi affidate a Consorzi, Ato ed altri enti che neppure la nostra Costituzione menziona. Interventi sui numeri sono poi necessari per quanto riguarda Assessori e Consiglieri: 120mila consiglieri e 35mila assessori comunali sono davvero troppi."

Affermazioni accolte con favore dai presenti al convegno.
E fatte proprie dai relatori Marcello Fracanzan, professore ordinario di diritto pubblico alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Udine, e Dario Galli, Presidente della Provincia di Varese oltre che Vicepresidente dell'Unione Province Italiane.

"Siamo pronti a tagliare le poltrone - commenta il Presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck - e ci mettiamo a disposizione perché sia il Veneto la Regione che fa da laboratorio di sperimentazione per la riforma del federalismo fiscale. Da parte nostra, Vicenza è già pronta. "


Nella foto, da sinistra: Roberto Calderoli, Attilio Schneck, Angelo Macchia (moderatore e organizzatore del convegno)

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Calderoli e la riforma del federalismo fiscale

Sabato 6 Marzo 2010 alle 12:33
Provincia di Vicenza, Redazione di VicenzaPiù   

 

Il ministro Roberto CalderoliOrganizzato dalla Provincia di Vicenza per oggi, 6 marzo alle 9.30 in Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore, si è svolto un seminario di studi dedicato al ruolo dell'ente Provincia nel federalismo fiscale.
Dopo l'introduzione a cura del segretario e direttore generale della Provincia Angelo Macchia, il Presidente Attilio Schneck ha aperto i lavori illustrando le aspettative e la riforma verso il federalismo fiscale.
La relazione tecnica è stata, invece, curata da Marcello Fracanzani, professore ordinario di diritto pubblico alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Udine, che ha parlato de "La burocrazia pubblica dalla parte della riforma: essere una risorsa".
Dopo la testimonianza di Dario Galli, Vicepresidente Vicario dell'Unione Province Italiane oltre che Presidente della Provincia di Varese, l'onorevole Roberto Calderoli, Ministro per la semplificazione normativa, ha chiuso i lavori.

 

Attilio Schneck, presidente della Provincia di Vicenza"La riforma in senso federalista del Ministro Calderoli - il commento di Attilio Schneck- è e deve essere una grande occasione per abbattere la burocrazia e per porre un freno alle spese delle Pubbliche Amministrazioni. Tornare a reimpostare la spesa pubblica con criteri di maggiore efficienza e congruità è la sfida di tutti gli amministratori pubblici, in rispetto anche delle modalità di spesa delle famiglie e delle imprese che predispongono i loro bilanci in modo attento e rigoroso, per affrontare sia i momenti contingenti sia investimenti per il futuro. Così ha fatto anche la Provincia di Vicenza: a metà del 2009 abbiamo modificato l'intervento di spesa e siamo riusciti a riassestare il bilancio in modo da saldare entro l'anno i nostri creditori. Il federalismo fiscale, prima ancora di essere autonomia impositiva, deve essere responsabilità di spesa e standardizzazione dei costi delle strutture e dei servizi erogati. Altrimenti gli enti virtuosi si trovano a dover sopportare gli effetti della mala gestione di altri. Qual è, allora, il ruolo della Provincia in questo processo di riforma? Non certo quello di essere un moltiplicatore di poltrone. Anzi, ben venga il "dimagrimento" del numero di assessori e consiglieri, è una proposta che condivido e che da sempre sostengo. Piuttosto, la Provincia deve fare proprio il ruolo di ente di coordinamento degli enti locali minori, di tanti Comuni (121 solo nel vicentino) che non hanno risorse né umane né strumentali per far fronte alle tante incombenze loro affidate. Ci sono competenze proprie della Provincia, dalle strade agli istituti superiori alla salvaguardia dell'ambiente solo per citarne alcune. Competenze importanti per la promozione e lo sviluppo di un intero territorio provinciale. Ma c'è un altro ruolo, lo sottolineo, che sempre più la Provincia deve imparare ad interpretare: il coordinamento. Per garantire uno sviluppo omogeneo al territorio, per assicurare a tutti i cittadini, anche quelli che abitano piccoli paesi di montagna, gli stessi servizi e le stesse opportunità. Questo significa federalismo fiscale."


A seguire i dettagli

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Il Festival Veneto sbarca a Vicenza

Giovedi 3 Settembre 2009 alle 15:41

Provincia di Vicenza, 3 settembre 2009

Il Festival Veneto sbarca a Vicenza
4 settembre 2009 ore 21 - Villa Cordellina Lombardi Montecchio Maggiore


Il primo passo è stato accertare che il "veneto" non è semplicemente un dialetto ma una vera e propria lingua. Il secondo è valorizzare questo idioma promuovendolo in tutte le forme espressive che ne mettono in rilievo non solo la storia ma anche e soprattutto la ricchezza di sfumature.
Obiettivo che anche la Provincia di Vicenza sta perseguendo, in sinergia con gli enti locali veneti, tanto da aver istituito apposito Assessorato all'Identità Veneta, retto da Martino Bonotto che in tema di usi e tradizioni locali non è un improvvisato, se è vero, come è vero, che il suo nome è noto a livello internazionale per essere il massimo esperto di quei cappelli di paglia che hanno fatto la fortuna dell'economia di Marostica e dintorni fino a qualche anno fa.
Per volontà di Martino Bonotto Vicenza ospita quest'anno per la prima volta il Festival Veneto, nato a Verona e sbarcato nel 2009 anche a Belluno e Padova, oltre naturalmente a Vicenza e Verona.

L'appuntamento è venerdì 4 settembre alle ore 21 a Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore. Si esibiranno il gruppo padovano Mideando String Quintet, il trevigiano Ricky Bizzarro, la cantante vicentina Patrizia Laquidara e Massimo Bubola, storico collaboratore di Fabrizio De Andrè, fra i fondatori del folk-rock italiano. Presenterà la conduttrice televisiva Wendy Muraro.
L'ingresso è libero.

"Non si tratta di canzoni riadattate o tradotte -spiega l'Assessore Bonotto- ma proposte musicali nate in lingua veneta, con tutto ciò che questo comporta in termini di intensità espressiva. Così si recuperano termini ormai in disuso, presi dalla tradizione popolare, rispolverandoli dalla memoria e rendendo loro l'onore che meritano. Perché il veneto è storia, è cultura, è il passato che non vogliamo dimenticare e che anzi vogliamo sia sempre più anche presente. Il fatto, poi, che buona parte delle giovani proposte venete si proponga musicalmente in lingua veneta è segno di una evoluzione sociale di cui non si può non tenere conto".

 

Note sugli artisti:

Massimo Bubola è considerato fra i padri fondatori del folk-rock italiano. Ha collaborato con Fabrizio De André con il quale ha condiviso un lungo sodalizio artistico, scrivendo insieme più di 20 canzoni, alcune fra le quali entrate di prepotenza nella storia della musica italiana. Le sue produzioni più recenti sono 2 CD: "Storie di terra e d'acqua" e "Dall'altra parte del vento". Nei tanti suoi concerti con l'affiatata Eccher Band, Bubola presenta il suo vasto repertorio, formatosi in una carriera trentennale, che spazia dalla canzone d'autore al folk celtico, dal blues alla canzone popolare.


Patrizia Laquidara ha esordito nel mondo della musica nel 1998 vincendo una borsa di studio presso il CET, per il corso autori ed interpreti sulla musica popolare veneta e lombarda. Nell'ambito della musica popolare si è esibita e continua ad esibirsi in importanti festival in Italia e all'estero con il gruppo Hotel Rif. Ha collaborato con lo storico e scrittore Emilio Franzina in due conferenze-spettacolo: "Veneto Transformer" (riflessioni in parole e musica sulle migrazioni e sulle metamorfosi del nordest) e "Storie di storia". Nel set di Montecchio Maggiore Patrizia sarà accompagnata al pianoforte da Alfonso Santimonie e presenterà alcune canzoni del suo nuovo progetto "Il canto dell'Anguana", un viaggio linguistico dentro il dialetto dell'alto vicentino e un viaggio musicale che abbraccia le culture popolari del mediterraneo per riscoprire questa tipica figura mitologica della tradizione veneta presente anche in altre tradizioni, sia nordiche che mediterranee. I testi e le poesie sono di Enio Sartori, le composizioni di Alfonso Santimone e della stessa Laquidara.

Ricky Bizzarro, musicista, è deejay e fondatore e leader dei Radiofiera, storica rock band trevigiana con cui ha tenuto oltre 500 concerti fra Italia, Francia e Cuba ed inciso 3 CD, "Piovà", "Allarme" e "La casa di Alice".
Tiene inoltre una rubrica fissa sul quotidiano La Tribuna di Treviso e sul mensile d'attualità Treviso: il suo è uno sguardo ironico e dolce/amaro sulla vita della sua città natale.
Nel 2007 Bizzarro ha messo in scena, assieme all'attore teatrale Mirko Artuso, "Ballata di un Sacrocuore", uno spettacolo composto di reading letterari, monologhi originali e canzoni, pescate nella memoria e nel presente dei due artisti.
I Mideando String Quintet propongono un genere musicale definito "New Acustic Music" nel quale l'utilizzo di strumenti acustici quali il mandolino, l'octave mandolin, il mandoloncello, il violino, la chitarra e il basso elettrico, crea un sound originale ed inconfondibile arricchito da raffinate armonie vocali a 5 voci. Il genere musicale si può riassumere in una sorta di fusion tra il rock/blues ed il pop con influenze jazz ed etno con una spruzzata di country. Hanno pubblicato 3 CD, l'ultimo dei quali intitolato "In tutte le direzioni" è stato presentato ufficialmente all' IBMA di Nashville nell' ottobre del 2007.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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