Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 28 Maggio 2017 alle 22:36
Giorgio Barbieri sul
Il Mattino di Padova e su altri quotidiani locali del gruppo Finegil Repubblica propone un'interessante intervista all'imprenditore trevigiano
Bruno Zago, patron del gruppo ProGest, che nel 2016 era a capo a capo dell'associazione dei grandi soci di
Veneto Banca e aveva lanciato la sfida per l'aumento di capitale da un miliardo, il cui flop aveva poi portato
Atlante a impadronirsi della banca a 10 centesimi ad azione, prima di essere "scoraggiato", diciamo così, a portarla a termine insieme ai componenti della sua cordata da quell'Europa che oggi pretende che siano proprio i "privati" a immettere una cifra simile nelle due ex Popolari venete per consentirne poi la "
ricapitalizzazione precauzionale" da parte dello Stato.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 28 Maggio 2017 alle 01:01
La crisi delle due banche popolari venete rischia di trascinare a picco, oltre a un pezzo dell'economia nazionale, anche il governo e i vertici della Banca d'Italia. La situazione è disperata al tal punto che da ieri si contano due novità di rilievo. Stando a quanto risulta al Fatto,
Paolo Gentiloni ha deciso di intervenire e ha parlato della sorte di
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca con
Angela Merkel durante i colloqui del G7 a Taormina. In sintesi, il premier avrebbe chiesto alla cancelliera di ammorbidire la posizione tedesca - che a Bruxelles conta più di qualunque altra cosa - sulla vicenda nella speranza così di ammorbidire anche la Commissione europea.
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Sabato 27 Maggio 2017 alle 20:59
"Sulle banche venete il piano diabolico di Europa e Governo Renzi-Gentiloni è ormai chiaro: salvare Monte dei Paschi di Siena e far fallire
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca. Per il buco nero di
MPS si mettono soldi pubblici e l'UE regala soluzioni e vie di fuga, mentre per le banche venete niente soldi e solo bastonate e diktat impossibili da rispettare. Bruxelles e Roma, ognuno con responsabilità e ruoli diversi ma entrambi attori protagonisti della stessa partita e di uno scandaloso gioco delle parti, stanno mettendo in atto un'operazione di killeraggio per far saltare definitivamente per aria le nostre banche".
Lo dichiara l'europarlamentare veneta della Lega Nord Mara Bizzotto nella nota che pubblichiamo di seguito.
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Categorie: Economia&Aziende
Sabato 27 Maggio 2017 alle 17:29
«
In queste ore prendiamo atto di un atteggiamento sindacale alla "volemosebbene". Molti rappresentanti sindacali della Banca Popolare di Vicenza, finalmente, si sono resi conto che siamo tutti nella stessa sventurata barca. Peccato che questo accada solo molto dopo aver fatto votare la SPA a migliaia di dipendenti-azionisti che oggi, in assemblea soci, non valgono più nulla. Questi ravvedimenti tardivi e, speriamo, non strumentali, non cancellano le responsabilità storiche in questa vicenda»: questo accenno, diremmo giustamente, polemico da parte di "
Noi che credevamo nella BPVi" nei confronti del messaggio romanesco del "
volemosebene" lanciato ora dai bancari della
BPVi, ma anche di
Veneto Banca, accompagna un altro messaggio, tutt'altro che da "volemose bene", quello di
Giuseppe Guzzetti, che vi proponiamo in chiusura di queste riflessioni riportando l'articolo odierno su
Il Mattino di Padova.
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Sabato 27 Maggio 2017 alle 14:12
"
La calma è la virtù dei forti. Impariamo dai saggi": così inizia la nota dell'
associazione Ezzelino III da Onara, che pubblichiamo, come facciamo per tutti gli interlocutori su ogni tema perché tutti i nostri lettori possano informarsi e ragionare, anche sull'annuncio di una simbolica "
commissione di inchiesta" fatta da risparmaitori visto che il Parlamento latita al riguardo della sua commissione, che, bisogna comunque dirlo, a nulla, come gran parte delle commissioni di inchiesta, porterebbe ma almeno testimonierebbe un minimo di dignità pubblica da parte di chi non ha visto perchè non ha saputo o, peggio, voluto vedere.
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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende
Sabato 27 Maggio 2017 alle 10:54
La tragica vicenda delle popolari venete è un duplice fallimento. Il primo è quello simbolico rappresentato da una parte significativa delle classi dirigenti e imprenditoriali venete, caratterizzate da un sistema di relazioni vischioso e incapace di trasparenza e meritocrazia. La presunta diversità da un centro (Roma) distante e sordo, l'idea di imprenditorialità e di autonomia laboriosa, la ostentata lontananza dalla politica: icone costruite negli anni dello sviluppo economico, velocemente sbiadite di fronte a una gestione discutibile e ai diversi scandali emersi. La reputazione e la fiducia sedimentate negli anni si sono volatilizzate nel breve volgere di qualche settimana. E ricostruirle richiederà molto tempo e molte energie.
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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende
Sabato 27 Maggio 2017 alle 10:30
Il retroscena. Il ministro ha rassicurato Viola, Mion, Carrus e Lanza affermando che il premier italiano e la Cancelliera discuteranno oggi il dossierDelle due ex popolari venete Paolo Gentiloni parlerà oggi con Angela Merkel. Con questa promessa Pier Carlo Padoan avrebbe rassicurato i vertici dei due istituti di credito giunti nella Capitale con le lettere di dimissioni in mano e convinti a lasciare la partita. I top manager e i presidenti di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza sarebbero arrivati a Roma l'altro ieri con tutta l'intenzione di abbandonare le rispettive navi. Secondo alcune indiscrezioni non confermate Fabrizio Viola, Gianni Mion, Cristiano Carrus e Massimo Lanza avrebbero manifestato al ministro la decisione di non proseguire oltre in una partita diventata troppo complicata dopo le ulteriori richieste dell'Europa.
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Categorie: Fatti
Sabato 27 Maggio 2017 alle 00:19
Pubblicato il 26 maggio alle 17.17, aggiornato il 7 alle 0.19. Il Consiglio di Amministrazione della
Banca Popolare di Vicenza ha ascoltato la relazione dell'Amministratore Delegato
Fabrizio Viola sui recenti incontri con la Direzione Generale per la Concorrenza della Commissione Europea in merito al processo di autorizzazione della Ricapitalizzazione Precauzionale - funzionale al riassetto della Banca - e con il Ministro dell'Economia e delle Finanze. Il Consiglio ha condiviso la relazione dell'Amministratore Delegato e confermato la validità del piano di ristrutturazione, a suo tempo approvato e sottoposto alle competenti Autorità . L'esecuzione di tale piano è essenziale per il rilancio di due banche funzionali allo sviluppo dell'economia del Nord Est ed il suo successo resta affidato all'avvio nei tempi più rapidi delle azioni previste.
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Categorie: Fatti
Venerdi 26 Maggio 2017 alle 18:29
"
Il Governo italiano non può accettare il dictat imposto da Bruxelles." A dichiararlo
Sergio Berlato Presidente terza Commissione permanente del Consiglio del Veneto e Coordinatore regionale di
Fratelli d'Italia - AN. "
E' necessario e doveroso che lo Stato intervenga per salvare Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, così come ha fatto mettendo 8 mil di euro per Monte dei Paschi di Siena ,non solo per i lavoratori delle stesse ma per salvaguardare un tessuto - socio economico formato da artigiani, piccole - medie imprese e piccoli risparmiatori che avevano affidato loro tutti i risparmi e le risorse di una vita. Il salvataggio di questi istituti di credito - prosegue Sergio Berlato -
è fondamentale per la tutela del sistema socio - economico del Veneto. Auspico anche - conclude Sergio Berlato -
che coloro che hanno responsabilità in merito al disastro creatosi siano affidati alla giustizia e oltre alla pena sia condannato al pieno risarcimento dei danni."
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Categorie: Fatti
Venerdi 26 Maggio 2017 alle 09:24
1 Che cosa sta succedendo a
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca? Le due banche venete si trovano oggi ad affrontare un fabbisogno di capitale di 6,4 miliardi di euro, un gap indicato dalla Vigilanza unica europea (e confermato da Bruxelles) che servirebbe a riportare in equilibrio i ratio patrimoniali in vista di una potenziale fusione e a coprire le perdite derivanti dalla cessione di circa 10 miliardi di sofferenze nette. Per procedere, dunque, le banche propongono di apportare nuovo capitale attraverso il contributo del
fondo Atlante (938 milioni già versati), convertire i bond subordinati (per circa 700 milioni) e iniettare 4,7 miliardi da parte dello Stato, nell'ambito della cosiddetta ricapitalizzazione precauzionale.
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