Archivio per tag: Una vita da falsario
	
	
			
							
					Categorie: Libri				
			
			
			
							
				 Nato in Argentina nel 1925 da genitori ebrei di origine russa, Adolfo Kaminsky si trasferì con la famiglia in Francia nel 1932, giusto in tempo per vedere, di lì a pochi anni, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, l'invasione tedesca e lo scatenarsi dell'antisemitismo nazista. Dopo che, nel 1940, sua madre era stata assassinata dai nazisti, egli stesso e tutta la sua famiglia vennero internati nel famigerato campo di concentramento di Drancy, alle porte di Parigi, dal quale riuscirono però fortunosamente ad uscire.			
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			Nato in Argentina nel 1925 da genitori ebrei di origine russa, Adolfo Kaminsky si trasferì con la famiglia in Francia nel 1932, giusto in tempo per vedere, di lì a pochi anni, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, l'invasione tedesca e lo scatenarsi dell'antisemitismo nazista. Dopo che, nel 1940, sua madre era stata assassinata dai nazisti, egli stesso e tutta la sua famiglia vennero internati nel famigerato campo di concentramento di Drancy, alle porte di Parigi, dal quale riuscirono però fortunosamente ad uscire.			
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Adolfo Kaminsky-Una vita da falsario: Sara Kaminsky,tradotta da Giuliano Corà per Colla
Giovedi 13 Gennaio 2011 alle 00:48 Nato in Argentina nel 1925 da genitori ebrei di origine russa, Adolfo Kaminsky si trasferì con la famiglia in Francia nel 1932, giusto in tempo per vedere, di lì a pochi anni, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, l'invasione tedesca e lo scatenarsi dell'antisemitismo nazista. Dopo che, nel 1940, sua madre era stata assassinata dai nazisti, egli stesso e tutta la sua famiglia vennero internati nel famigerato campo di concentramento di Drancy, alle porte di Parigi, dal quale riuscirono però fortunosamente ad uscire.			
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			Nato in Argentina nel 1925 da genitori ebrei di origine russa, Adolfo Kaminsky si trasferì con la famiglia in Francia nel 1932, giusto in tempo per vedere, di lì a pochi anni, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, l'invasione tedesca e lo scatenarsi dell'antisemitismo nazista. Dopo che, nel 1940, sua madre era stata assassinata dai nazisti, egli stesso e tutta la sua famiglia vennero internati nel famigerato campo di concentramento di Drancy, alle porte di Parigi, dal quale riuscirono però fortunosamente ad uscire.			
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