Tosetto fa una proposta sulle tangenziali
Mercoledi 9 Settembre 2009 alle 18:44Comune di Vicenza, 9 settembre 2009
Sistema delle tangenziali, Vicenza propone alla Regione Veneto e ai Ministeri dell'ambiente e per i Beni culturali una soluzione migliorativa sia per l'infrastruttura che per la cittÃ
"Una soluzione che migliora contemporaneamente l'efficacia della tangenziale, il tracciato dell'autostrada a Vicenza ovest e, soprattutto, l'impatto dell'infrastruttura su Vicenza, che va assolutamente liberata dai grandi flussi di attraversamento". Questo, nelle parole dell'assessore alle infrastrutture Ennio Tosetto, il senso della nuova proposta che l'amministrazione comunale di Vicenza presenta a Regione del Veneto e Ministeri dell'Ambiente e tutela del territorio e del mare e per i Beni e le attività culturali, relativamente al passaggio in territorio comunale del sistema delle tangenziali venete.
Dopo le osservazioni prodotte a maggio dal Comune sui vari tracciati proposti, ora l'amministrazione berica confeziona una nuova proposta che risolve in meglio le due questioni più spinose relative al passaggio della tangenziale a Vicenza ovest e all'innesto con la Riviera Berica: "Una soluzione - prosegue Tosetto - che non nasce come proposta fine a se stessa, ma si inserisce in un ragionamento generale sulla Vicenza che vogliamo: una città adeguatamente servita dalle infrastrutture, ma anche libera dal traffico di attraversamento".
Assessore e tecnici comunali hanno quindi ipotizzato e suggerito un tracciato alternativo che, a Vicenza ovest, chiama in causa l'autostrada A4: "La nostra ipotesi - spiega Tosetto - è di utilizzare per la tangenziale un tratto dell'A4 e di ricostruire quel pezzo di autostrada appena più a sud: in questo modo è possibile venire incontro alle esigenze delle aziende di autotrasporto del luogo e, soprattutto, rettificare una curva autostradale piuttosto infelice, migliorare lo svincolo attuale, liberare nuove aree per parcheggi, rispettare la basilica di Sant'Agostino e l'area della Colombaretta e ridurre notevolmente l'impatto sulle aree residenziali della zona".
La seconda soluzione suggerita dal Comune riguarda l'innesto della tangenziale con la Riviera Berica, quest'ultima in costante sofferenza per il sommarsi del traffico residenziale con quello di attraversamento: "La nostra idea - spiega l'assessore - è di separare nettamente un flusso dall'altro, migliorando in modo consistente la qualità della vita dei cittadini che vivono in quella zona e, nel contempo, assicurando uno scorrimento veloce a chi ha solo esigenze di passaggio. Pertanto, considerati la futura realizzazione del nuovo Ponte di Debba, il suo collegamento al casello di Vicenza est così come da noi richiesto e il prolungamento a sud della Valdastico, la nostra proposta è di eliminare l'interconnessione della tangenziale a Santa Croce Bigolina: si tratta infatti di uno svincolo che, in questa prospettiva, non solo è inutile, ma porta nuovo traffico in aree urbane. Quanto alla mobilità cittadina, in futuro essa sarà garantita anche dalla nuova galleria tra viale Fusinato e la Riviera Berica che sarà proposta nel PAT".
Delle nuove soluzioni ipotizzate da Vicenza sono stati informati i Comuni di Altavilla Vicentina e di Arcugnano, a loro volta interessati dal problema.
Sogni (e incubi) d'estate
Sabato 1 Agosto 2009 alle 09:17 Oggi esce in edicola VicenzaPiù n.160, l'ultimo prima della chiusura estiva. Il prossimo numero uscira, migliorato e rinnovato, il 4 settembre, mentre la versione online www.vicenzapiu.com verrà aggiornata quotidianamente da noi e dai vostri commenti.
Il n. odierno sarà scaricabile in versione pdf domani e poi sarà , come al solito, distribuito come free press in 150 punti della città . Buona lettura del n. 160 e buone vacanze a chi le fa e buon agosto a chi non va in vacanza: www.vicenzapiu.com sarà sempre con voi.
Ecco ora l'editoriale di oggi del direttore Luca Matteazzi
Dall'inceneritore al Dal Molin, bilancio paradossale dell'ultimo anno di VicenzaPiù. Contro speculazioni e smanie di costruzione
Ci siamo sbagliati, lo ammettiamo. Un paio di settimane fa abbiamo pubblicato un appello, firmato dal nostro redattore Alessio Mannino e dal blogger Marco Milioni, in cui si sosteneva che la questione Dal Molin fosse l'occasione per rimettere al centro del dibattito civico e della discussione politica una visione del mondo, un'idea di società , una prospettiva verso cui muoversi, dei valori. Per tornare a ragionare sulle famose grandi domande dell'uomo - sempre quelle, cosa ci facciamo qui? dove vogliamo andare? -, e non solo sulla gestione miope e senza slanci dell'ordinaria amministrazione.
Beh, facciamo mea culpa. Al di là dei toni in alcuni punti discutibili, è proprio il ragionamento di fondo che è alla base dell'appello ad essere sbagliato, come alcuni ci hanno bonariamente fatto notare. E siccome siamo persone ragionevoli, non ci resta che ravvederci.