Lazzari sul sondaggio opposizione sul PAT
Lunedi 23 Novembre 2009 alle 20:14
"Metodo non scientifico, un'occasione sprecata"
"Un'ottima idea, ma tardiva e realizzata con un metodo non scientifico e senza trasparenza. Un'occasione sprecata". Questo il commento dell'assessore alla progettazione e innovazione del territorio Francesca Lazzari sul sondaggio on line promosso dalle segreterie cittadine di Pdl, Lega Nord e Udc sul PAT.
"Il sondaggio dell'opposizione - spiega l'assessore - è tardivo perché è stato lanciato a poche settimane dal voto consiliare, quando non c'è più il tempo di monitorate i bisogni dei cittadini per trasformarli in azioni, come abbiamo fatto noi in mesi di lavoro, ma solo di enfatizzare gli eventuali malcontenti. Ancora, il sondaggio non è utilizzabile, perché non risulta costruito su basi scientifiche, a partire dalla modalità di voto: è infatti sufficiente cancellare dal pc i cosiddetti "cookie" per votare quante volte si vuole. Infine, l'operazione non è trasparente: non solo i risultati in progress visibili fino allo scorso 17 novembre sono spariti dal sito non appena hanno cominciato ad essere a favore delle scelte del Comune, ma ci risulta addirittura che non siano mai stati pubblicati i commenti positivi inseriti da alcuni cittadini".
Le stesse domande del questionario, del resto, per l'assessore Lazzari non risultano poste in maniera corretta: "All'ex Domenichelli si chiede di scegliere per un centro sociale - elenca l'assessore - quando noi abbiamo parlato di un centro culturale; per San Biagio si propone un'alternativa tra polo archivistico da un lato e parcheggi e residenze dall'altro, quando la nostra scelta è di prevedere tutte queste realtà insieme; ancora, si sostiene che il Pat abbia totalmente cancellato le richieste del Bid, il bando degli interessi diffusi, fatto notoriamente non vero perché laddove possibile le domande dei cittadini sono state recuperate; infine, la domanda sui campi nomadi è di fatto già superata dalle ultime scelte dell'amministrazione".
"A questo sondaggio, di cui contesto contenuti e metodo, - prosegue Lazzari - contrappongo la nostra azione di accurato confronto con i cittadini, durata un anno e mezzo: in questo periodo, oltre al workshop con i giovani architetti che si è tradotto in preziose idee per il Pat, abbiamo realizzato 13 focus group su temi poi sviluppati nel documento e più di 90 incontri pubblici di presentazione, per illustrare progetti, discutere problematiche, raccogliere stimoli. Questo metodo, elaborato assieme all'università di architettura di Venezia, il 20 novembre scorso è stato presentato come "buona pratica" dalla Regione Veneto al convegno Demotopia sulle esperienze più significative in materia, mentre l'intero percorso di copianificazione gode anche della certificazione dell'INU, l'Istituto nazionale di urbanistica. Tutti i passaggi di questo iter, infine, sono stati puntualmente pubblicati sul sito vicenzaforumcenter.it, e ci risultano consultati attraverso 4 mila accessi telematici".
"Spetta al Comune - conclude l'assessore Lazzari - chiudere la partita del Pat con la proposta che sarà votata dal consiglio comunale, ma non mi si venga a dire che tali decisioni non sono state adeguatamente e diffusamente illustrate e condivise con la città ".
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ADICO: favorevole o contrario al nucleare?
Lunedi 28 Settembre 2009 alle 19:25
Ventidue anni fa, attraverso l'abolizione di tre articoli di legge, il popolo italiano sentenziava il rifiuto alla presenza di centrali nucleari sul territorio nazionale.
Molti cittadini sono convinti che il danno ambientale prodotto delle scorie, ai danni irreversibili in caso di incidente, sia la strada più dannosa per l'ambiente e più vigliacca nei confronti delle generazioni future.
Alle dichiarazioni dei politici "sul nucleare ‘indietro non si torna, perché il nostro Paese ha bisogno di energia" il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini è convinto che "occorre governare questo paese con meno egoismo e pensare di più al futuro, alle nuove generazioni, evitando di creare ai nostri figli e ai nostri nipoti problemi di estrema gravità ".
"Basta con il solito ritornello dei paesi vicini, che adottano da tempo le centrali nucleari, perchè se il nostro vicino di casa sbaglia non dobbiamo pensare di poterlo fare anche noi" continua Carlo Garofolini, convinto che devono essere"le fonti rinnovabili a garantire l'energia al nostro Paese".
"Questo è il paese del sole e del mare; perché non sfruttare questo grande accumulo di energia che è alla nostra portata? Sfruttare per esempio l'andamento delle maree darebbe energia pulita, a basso costo, con impatto ambientale zero".
Provare non costa certo più degli sprechi fatti negli ultimi anni da chi seduto nella fatidica poltrona ha divorato soldi pubblici, spremuti sempre ai soliti cittadini che vanno a votare convinti dai tam tam martellanti e dalle promesse delle varie campagne elettorali.
A tal proposito, l'ADICO intende rivolgere una consultazione popolare, ritenendo che siano solo i cittadini a doversi esprimere sulla questione del nucleare e non poche persone, quali i politici, dover decidere le sorti del nostro Paese e delle generazioni future.
Invito pertanto gli oltre dodicimila iscritti alla newsletter dell'associazione, voler rispondere alla seguente domanda scegliendo una delle sei risposte predisposte e poi ciccare sulla funzione "vote" (presente nella home page del sito internet dell'ADICO). A questo punto appariranno le percentuali delle preferenze ed il pc si disabiliterà non permettendo votare un'altra volta.
Con il referendum abrogativo del 1987 fu sancito l'abbandono dell'Italia al ricorso al nucleare. Sei FAVOREVOLE o CONTRARIO al nucleare?
• Contrario perchè il futuro sta in altre fonti di energia rinnovabili (eolica, solare, ecc..)
• Favorevole perchè si ridurebbero i costi dell'energia
• Contrario perchè il nucleare inquina ed è rischioso
• Favorevole perchè l'Italia è troppo dipendente dal nucleare
• Favorevole purchè la centrale venga costruita lontana da casa mia
• Contrario perchè le centrali di terza generazioni sono gia "vecchie"
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