Sanità veneta e americana
Mercoledi 24 Febbraio 2010 alle 22:56Provincia di Vicenza  Â
Sanità veneta e americana a confronto: in Provincia il via ai preparativi
Sanità veneta e americana a confronto. E' il tema del convegno che Provincia di Vicenza, Usa Setaf e Associazione Culturale "11 settembre" stanno organizzando per analizzare gli aspetti che caratterizzano in particolare il modello sanitario proposto dal Presidente Obama e cercarne le somiglianze con quello veneto, per uno scambio esperienziale e per probabili collaborazioni.
Questa mattina nella Sala Giunta della Provincia di Vicenza il Presidente Attilio Schneck, accompagnato dal direttore generale Angelo Macchia e dalla coordinatrice provinciale dello svantaggio sociale Patrizia Barbieri, ha accolto il Console americano per gli Affari politico-economici Benjamin Wolhauer, il Console per la stampa e la cultura Jack Hillmeyer, il responsabile dell'ospedale Ederle di Vicenza Anna Ciccotti e rappresentanti dell'Associazione "11 settembre", Mario Giulianati, Ubaldo Alifuoco, Gian Ferruccio Dal Corno, Matteo Serra, Carlo Libondi e Chiara Rebellato.
"In un tema delicato come la sanità -spiega il Presidente Schneck- l'obiettivo è di mettere a confronto il modello veneto, caratterizzato da equità , universalità dell'accesso, ma anche da efficacia ed efficienza, e quello dell'America di Obama, che mira alle stesse qualità . Con il fine ultimo, naturalmente, di un utile scambio di informazioni e l'avvio di una collaborazione strutturata fra i due Paesi".
"Il convegno -dichiara Giulianati- avvia l'attività della nostra associazione. Abbiamo scelto di affrontare la tematica sanitaria perché negli Usa è in atto una grande trasformazione nella direzione di un accesso universale alle cure. Un passaggio epocale, che certo può trovare spunti interessanti in un sistema come quello veneto che può e deve essere considerato di eccellenza."
Tanto più che anche la sanità italiana vive un momento di trasformazione, con gli ospedali sempre più dedicati ai bisogni dei malati acuti e l'esigenza, quindi, di rafforzare i servizi sul territorio stringendo il legame tra gli operatori sanitari degli ospedali e dei distretti socio-sanitari e i medici di medicina generale.
Il convegno prevede una mattinata di conferenza aperta al pubblico con l'illustrazione dei caratteri generali dei due sistemi sanitari. Nel pomeriggio si terrà invece un seminario specialistico incentrato sull'organizzazione delle cure primarie.
L'obiettivo finale è di avviare momenti concreti di collaborazione tra la struttura sanitaria vicentina e quella della Caserma Ederle. Collaborazione che può riguardare la ricerca, lo scambio di esperienze e le opportunità di formazione di personale ad ogni livello.
Salvo il turnover nelle Ulls venete
Martedi 9 Febbraio 2010 alle 22:32
Sanità . Sandri: "Salvaguardato il turnover nelle Ullss venete"
"Grazie ad una norma approvata oggi dal Consiglio regionale, valida fino al 2012, il numero di dipendenti delle Ullss del Veneto non dovrà essere vincolato alle piante organiche del 2004, come prevedeva una finanziaria statale, ma a quelle del 2006, dando così un po' di respiro alla non facile copertura dei fabbisogni di personale del nostro sistema sanitario".
Lo annuncia con soddisfazione l'Assessore veneto alla Sanità Sandro Sandri.
 "Un provvedimento - tiene a precisare Sandri - giunto in extremis, ma la cui necessità avevamo da tempo presente. Le Ulss venete saranno così in grado di rispondere senza affanni alla gestione del turn over il che, nella situazione attuale, è un risultato assai rilevante". "Ma sul fronte del personale - conclude Sandri - non intendiamo fermarci a questo. Ricordo infatti che, nella parte normativa del nuovo Patto Nazionale sulla Salute, su nostra proposta, la Conferenza delle Regioni ha accolto l'inserimento tra i criteri di premialità per le Regioni con i conti in ordine, e tra queste il Veneto, proprio maggiore elasticità nella programmazione dei fondi da destinare alle assunzioni di medici ed infermieri. Una partita da giocare con forza immediatamente dopo le elezioni di fine marzo".
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Sanità: i servizi chiesti dai giovani
Venerdi 20 Novembre 2009 alle 22:27Regione Veneto  Â
Indagine in Veneto, Sandri: "preziosa per riorientare i servizi sulle reali esigenze"
Gli aiuti piu' richiesti per dipendenze e salute mentale un sorprendente quadro epidemiologico.
Quelli dedicati alle dipendenze e alla salute mentale sono i servizi sanitari e sociali ai quali si rivolgono di più i giovani veneti; molto più indietro quelli, che pur ci sono, dedicati all'attività fisica e agli incidenti stradali; mediamente utilizzati quelli riservati ad altre tematiche non secondarie come l'alimentazione e le infezioni trasmesse per via sessuale. E' quanto emerge dalla prima Indagine sui Servizi Socio Sanitari e Progetti Dedicati ai giovani nel Veneto, realizzata dal Centro Regionale di Riferimento per la Promozione della Salute in collaborazione con il Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero del Welfare, presentata oggi a Verona dall'Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri e dal Responsabile del Centro Regionale Massimo Mirandola. L'indagine ha coinvolto 19 Ullss del Veneto e, come ha sottolineato Sandri, "segna una svolta importante nell'attività di programmazione regionale in materia di salute dei giovani, perchè questo studio ci permetterà di individuare i bisogni di salute reali indicati dagli stessi fruitori, e non decisi dall'alto: quali sono le loro esigenze principali lo possiamo capire dall'esito dei 142 progetti specifici attivi sul territorio e monitorati dall'indagine, così come possiamo capire quali aspetti della salute, pur importanti, non sono percepiti come tali dai ragazzi: ad esempio la conduzione di stili di vita salutari, che comportano di non fumare, di non bere o assumere sostanze come alcool o droghe, di praticare attività sportiva". Dalla ricognizione effettuata, il maggior numero di servizi e di Progetti attivi si trovano nel territorio di Vicenza (44), Treviso e Padova (24), mentre in minor numero sono rilevabili nella provincia di Belluno. Rispetto alla tematica della salute sessuale, la provincia con la percentuale di servizi più alta è Rovigo, mentre Verona eccelle per quelli dedicati alla salute mentale, all'alimentazione, e alle aree inerenti l'attività fisica e gli incidenti stradali, dove al contrario, la provincia con minor percentuale di servizi è Treviso. L'indagine è accompagnata da una serie di interessanti dati epidemiologici. Per quanto riguarda le dipendenze, i giovani fumatori tra 15 e 24 anni sono in Veneto oltre 100.000 e ben 40.000 iniziano a meno di 14 anni. Il 60,7% dei ragazzi di 15 anni dichiara di aver provato a fumare "qualche volta" nella vita, mentre il 18,3% si dichiara fumatore quotidiano. Il 24,8% dei quindicenni dichiara inoltre d essersi ubriacato 2 o più volte nella propria vita. Sul fronte dell'alimentazione e stili di vita salutari, il 19,4% dei ragazzi risulta a rischio sovrappeso od obesità ; il 31,6% consuma quotidianamente dolci; il 20,7% dichiara di stare più di 4 ore al giorno davanti a televisione e computer. In tema di salute mentale, circa 90 preadolescenti su 1.000 hanno problemi di questo tipo; il 35,8% dei quindicenni si sente giù di morale "spesso"; ed il 6,7% dei giovani tra 18 e 34 anni riferisce sintomi depressivi. Riguardo alla salute sessuale e riproduttiva, a 15 anni il 27% dei ragazzi dichiara di avere già avuto rapporti sessuali, mentre il contraccettivo di gran lunga più usato è il preservativo con un 78,1%.
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