"Una piazza da gustarti" e da Confartigianato Vicenza 10mila euro a "Il Nuovo Ponte"
Giovedi 5 Gennaio 2012 alle 13:45Quando ai prodotti alimentari genuini si affianca un'iniziativa di solidarietà , il risultato non può che essere... gustoso. Sono stati consegnati alla Cooperativa Il Nuovo Ponte (che opera per l'inserimento lavorativo di persone diversamente abili) 10mila euro, cifra raccolta durante l'iniziativa "Una Piazza da Gustarti" svoltasi il 15 e 16 ottobre scorsi su iniziativa di Confartigianato Vicenza (Nella foto Ruggero Garlani e Guerrino Mazzocco alla consegna del contributo).
Continua a leggereGustArti, bontà vicentine e impegno sociale l'iniziativa di Confartigianato
Venerdi 18 Novembre 2011 alle 13:06Nasce "La Vicentina" il nuovo pane nostrano realizzato dai panificatori di Confartigianato
Giovedi 12 Maggio 2011 alle 10:29Confartigianato Vicenza:Bonomo nuovo presidente illustra i programi
Giovedi 7 Aprile 2011 alle 21:32Servizio Controllo Igienico Continuo (C.I.C.)
Lunedi 6 Settembre 2010 alle 17:54Costi nel settore della panificazione, il 14
Lunedi 12 Aprile 2010 alle 16:04Assoartigiani Vicenza       Â
Mercoledì 14 si presenta la guida per la determinazione dei costi nel settore della panificazione
Grazie ai contributi di EBAV (Ente Bilaterale Artigianato Veneto) il gruppo dei Panificatori della Confartigianato Veneto ha realizzato un semplice e utile manuale per la corretta valutazione dei costi di gestione di un panificio.
Una pubblicazione che sarà distribuita nel corso dell'incontro di presentazione previsto per mercoledì 14 alle 18 preso il Centro Congressi Assoartigiani di via Fermi 201 a Vicenza.
«Il mercato in cui operano i panifici artigianali diventa infatti sempre più competitivo e concorrenziale, con prezzi che tendono spesso al ribasso e costi di gestione in costante aumento - spiega Ruggero Garlani, capo consiglio dei panificatori Assoartigiani-. La conoscenza precisa del costo unitario del pane prodotto permette al titolare di un panificio di valutare attentamente la reale convenienza dei prezzi applicati. La pubblicazione è stata perciò realizzata contattando una serie di aziende del settore di varie dimensioni e di diverse località per raccogliere i dati sui costi aziendali, l'organizzazione del lavoro e della produzione».
Nel corso dell'incontro Luciano Piva, autore della "Guida per la determinazione del costo unitario nel settore della panificazione", sintetizzerà i contenuti dell'articolata pubblicazione che sarà poi distribuita gratuitamente ai partecipanti.
Chi fosse interessato a avere copia della Guida può contattare l'Assoartigiani ai numeri: 0444/392305 oppure 0444/392323.
Pane veneto caro, gli artigiani non ci stanno
Martedi 19 Gennaio 2010 alle 21:13Assoartigiani
Prezzo del pane in Veneto
Ruggero Garlani, Presidente regionale Panificatori "è più un problema di consumi che di prezzo!"
"Basta con le cifre sensazionalistiche, spesso contraddittorie tra loro, e con le denuncie generalizzate sul costo del pane!".
Non ci sta Ruggero Garlani, presidente regionale dei panificatori aderenti alla Confartigianato del Veneto a vedere la propria categoria periodicamente accusata da ricerche ed indagini più o meno rigorose, di speculare sul costo del "principe degli alimenti".
"Che lungo lo stivale il costo del pane vari e anche di molto -dichiara Garlani- non è un segreto. Come non dovrebbe essere più un segreto che al nord i costi fissi (manodopera, utenze, affitti, ammortamenti), che incidono per oltre il 70% sul prezzo finale del prodotto, sono maggiori che al sud Italia. Quello che mi preme sfatare è l'idea che in Veneto, ed in generale al nord, i panificatori esagerino. Infatti il costo del pane non può essere confrontato in valore assoluto, ma deve essere rapportato al contesto sociale di riferimento".
"Un primo fattore -spiega Garlani- è senza dubbio la grande differenza tra pane industriale e pane artigianale sul piano della qualità , che incide anche sul prezzo. Un secondo fattore sono le usanze del nord Italia rispetto al sud: nel sud Italia costa meno perché si consuma pane di grossa taglia (pagnotte da 1KG) e con percentuale di acqua anche al 40%, mentre nel nord si consuma pane di piccola taglia con al massimo il 29% di acqua. Già questo fattore porta nel solo impasto un maggiore costo. Infine anche la pezzatura ha la sua importanza. L'abitudine veneta a chiedere piccoli panini variegati per peso e gusto, aumenta moltissimo il costo della manodopera. Per fare un esempio 1KG di pane al sud significa una grande pagnotta, al Nord 20 panini di 50 grammi ciascuno che portano, in fase di realizzazione, 20 operazioni a fronte di una sola".
"Pertanto -conclude Garlani- stabilito che i costi non sono alti, se correttamente indicizzati rispetto al diverso potere d'acquisto e alla diversa cultura di acquisto del consumatore, va anche detto che il consumatore sembra non preoccuparsene molto. Recenti stime dei colleghi dell'Ascom di Venezia infatti, quantificano in oltre 45 quintali il prodotto gettato via ogni giorno solo in provincia. Se a ciò aggiungiamo che il consumo medio pro capite reale è di poco superiore all'etto di pane al giorno (che si traduce in una spesa di 38,5 centesimi di euro anche nel costosissimo Veneto), possiamo affermare che non si tratta di un problema di costi ma di corretta spesa". "A tal proposito mi sento di suggerire di preferire il pane artigianale che, se acquistato in eccesso rispetto al consumo, può essere tranquillamente surgelato per essere mangiato in seguito a differenza di quello precotto, che regge la tavola un solo giorno, e non può essere ricongelato".
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