Napoli: nomi dei politici scritti con spazzatura. Saviano denuncia camorra e i rifiuti del nord
Martedi 23 Novembre 2010 alle 01:45La crisi continua? La colpa è dei comunisti
Sabato 13 Febbraio 2010 alle 11:35Giorgio Langella    Â
Cronache da un paese del capitalismo reale.
Una settimana, al solito, passata di corsa a inseguire un lavoro che sembra diventare sempre più difficile e "povero".
Intanto:
• da un po' di mesi impiego poco più di due ore per fare il tragitto, per me abituale, Vicenza-Como (c'è meno traffico di camion rispetto a qualche tempo fa)
• una fabbrica tessile del comasco (una di quelle grandi) ha messo in cassa integrazione circa 450 lavoratori per 8 settimane
• tante piccole aziende, quelle che formano il tessuto produttivo del territorio, resistono lottando giorno per giorno (un imprenditore mi dice che hanno finito i soldi e che domani non si sa se e come continuare)
e così via.
Ma non (ci avevano detto che) c'era la ripresa? A vedere quello che succede in giro sembra proprio di no.
E infatti, puntuale, arriva la notizia: nel 2009 la produzione industriale è calata del 17,4% (il risultato peggiore dal 1991) E poi: "Sceso a sorpresa il Pil nel quarto trimestre" del 2009. Da +0,1 diventa -0,2. Un calo del 4,9 in un anno, il dato peggiore dal 1971 (e cioè da quando è iniziata la serie storica). Non è l'errore di uno 0,3% a preoccupare, è il segno che passa da positivo a negativo. Ma, ci dicono, a gennaio la cassa integrazione è calata rispetto al mese di dicembre. Forse. Ma, ed è solo un esempio, la mobilità in provincia di Vicenza ha colpito, nel gennaio 2010, oltre 930 lavoratori (che si aggiungono alla cifra drammatica di oltre 6500 lavoratori in mobilità nel 2009).
Durante il suo viaggio a Bruxelles, Berlusconi indica dov'è la colpa di questa situazione disastrosa: sono le pensioni che, dice, "pesano sempre di più sui bilanci degli Stati", sono i pensionati. Lui e il suo governo, i capitalisti che lo appoggiano, tutti quei "lorsignori" che hanno utilizzato lo scudo fiscale, non hanno mai nessuna responsabilità . Del resto, non sono forse gli "eletti dal popolo" e, come confermano i loro sondaggi, hanno un gradimento talmente alto da risultare imbarazzante? Per questo, non possono essere sottomessi a nessun giudizio e devono essere immuni a qualsiasi accusa.
Ci sono ombre sulla protezione civile e sul comportamento di Bertolaso? La colpa è dei magistrati che indagano. Gli eroi (e Bertolaso è un "eroe"), con tutto quello che fanno per la "gente", non possono essere sfiorati neppure da un sospetto. Sono intoccabili. La cosa drammatica è che invece di contestare le accuse, difendono se stessi dicendo che non possono essere accusati perché così ha stabilito la "volontà popolare" e perché sono "amati dalla gente". Alcuni dirigenti della protezione civile vengono indagati per gravi fatti di corruzione? L'attenzione dell'opinione pubblica viene presto indirizzata verso l'aspetto "sessuale" della vicenda e il fatto, da grave e serio, si trasforma in pettegolezzo.
Intanto, nelle aule parlamentari, si discute (e si vuole approvare) una legge che trasforma la protezione civile in una società per azioni. Un'azienda che risponderà direttamente e solo alla presidenza del consiglio. La "protezione civile spa" si occuperà di tantissime cose. Tanto sono diventati "emergenza" anche i mondiali di ciclismo, quelli di nuoto, il G8 alla Maddalena, le cerimonie per i 150 anni dell'unità d'Italia e quant'altro. Manifestazioni previste da tempo, normalmente pianificabili. Ma, con la scusa dell'emergenza, si possono superare quelle regole democratiche che "lorsignori" chiamano lacci e lacciuoli, quei vincoli che impediscono di usare lo Stato come fosse un'azienda privata. Soprattutto si può fare quello che si vuole, senza che si controlli come viene utilizzato il denaro pubblico. C'è l'emergenza e, quindi, la necessità di dover "correre" scavalcando qualsiasi legge. Forse, anche il festival di Sanremo potrebbe essere considerato "emergenza"? (A proposito, che ci va a fare Bersani a Sanremo? È la "politica (avan)spettacolo", quella politica con pochi contenuti e tanta apparenza che è così di moda ... o, forse, sono solo canzonette).
E continuando: Steno Marcegaglia (presidente dell'omonimo gruppo e papà di Emma) è indagato dalla magistratura nell'ambito dell'inchiesta su un traffico illecito di rifiuti pericolosi; Marchionne (amministratore delegato del gruppo Fiat) dichiara che, senza incentivi, la produzione calerà di 350.000 vetture e che, certamente, ne risentirà l'occupazione (ma non avevano dichiarato che la Fiat non aveva avuto neanche un euro dallo Stato e che non ne aveva bisogno?).
E così via con tante notizie di fatti, fatterelli e fattacci che descrivono una società corrotta, individualista, cattiva ...
Intanto, da inizio anno, sono morte 123 persone per mancanza di sicurezza nel lavoro. E poi, ed è notizia di ieri 12 febbraio 2010, un giovane operaio si è impiccato nel magazzino dove lavorava a Vinovo (Torino). Era il suo ultimo giorno di lavoro prima della cassa integrazione che preludeva alla mobilità e alla chiusura dell'azienda nella quale lavorava.
Ma bisogna essere ottimisti perché va tutto bene. E' la sinistra che non sa sorridere più. Il pessimismo frena la ripresa, anzi la ripresina, che è dietro l'angolo.
I comunisti sono (siamo) tutti cupi, tristi. Non vogliamo "le riforme" (da quella della giustizia per salvare Berlusconi & soci, a quella che fa diventare la protezione civile una società per azioni, da quella della scuola che, di fatto, abbassa l'età dell'obbligo a quella che alza l'età pensionabile...).
Ci sarebbe la ripresa, ci dicono, ma viene frenata da quei "cattivi" dei comunisti.
Come sempre, per "lorsignori" la colpa è del comunismo.
Giorgio Langella
federazione della sinistra - coordinamento PdCI-PRC Vicenza
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