Caso mensa di Montecchio Maggiore
Mercoledi 24 Marzo 2010 alle 08:18
"Siamo nel XXI secolo ma la LEGA vuole riportarci al medioevo."
Il segretario provinciale del PD Federico Ginato interviene sulla notizia riportata oggi dai quotidiani che in una mensa scolastica di Montecchio Maggiore nove bambini sono stati messi a pane e acqua dall'Amministrazione comunale perché i genitori sono insolventi. "Anni di battaglie per ottenere il riconoscimento dei diritti dell'infanzia - continua il segretario Ginato - si infrangono in ciò che accade in questi giorni a Montecchio Maggiore, dove gli amministratori locali della LEGA e del PDL fanno pagare a dei bambini il fatto che i loro genitori non possano o non vogliano pagare il servizio mensa. Una società cosiddetta ‘evoluta' come la nostra lo può accettare? Non credo. Pagare per un servizio avuto è un dovere che non vogliamo mettere in discussione ma non è giusto che le sanzioni per le colpe o per le difficoltà economiche dei genitori le debbano pagare delle figure terze e impossibilitate a difendersi come i bambini".
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Ousmane Condè: anch'io a pane e acqua
Martedi 23 Marzo 2010 alle 20:22Sinistra Ecologia e Libertà , Psi Vicenza   Â
"Domani sera alle 1930 cenerò a pane ed acqua davanti al Mnicipio di Mntecchio maggiore, venite a farlo insieme a me"
Condè Ousmane: se mangiano pane e acqua i bambini italiani e immigrati di Montecchio, lo faccio anch'io
Non è un caso che l'impegno sui temi dell'immigrazione nel Comune di Montecchio Maggiore sia diventato prioritario dall'estate del 2009, dice Condé Ousmane Presidente dell'Unione Immigrati di Vicenza, e capolista di Sinistra Ecologia Libertà -PSI alle prossime elezioni regionali in Veneto. Da quando il comune di Montecchio è guidato dal sindaco Michela Cecchetto e dalla sua Giunta - esponenti del partito di Luca Zaia - la situazione sta progressivamente precipitando dal punto di vista dei rapporti con la comunità degli immigrati e dal punto di vista dell'attenzione ai più deboli e a coloro che hanno maggiore bisogno di aiuto. In modo assolutamente gratuito hanno cambiato un paio di mesi fa le norme sull'idoneità alloggio (studiate per mettere in difficoltà gli immigrati residenti), e oggi dimostrano di non avere attenzione neppure nei confronti dei bambini.
Da alcuni giorni, invece di porsi il problema di come aiutare una cinquantina di famiglie in difficoltà che non riesce a pagare la retta per la mensa, hanno ben pensato ieri di lasciare nove bimbi, due italiani e sette stranieri, a pane ed acqua.
Ci troviamo al paradosso per cui Obama, presidente di colore, garantisce l'assistenza sanitaria a 30 milioni di americani bianchi, neri e ispanoamericani, che ne erano privi, mentre il sindaco di Montecchio sta progressivamente minando le basi del vivere quotidiano di decine di persone normali, immigrati e non, emettendo ordinanze e regolamenti che vanno contro le più elementari regole di buon senso e buona convivenza. Le persone in difficoltà si aiutano, non le si affonda con gli editti.
E poi arrivare a prendere di mira proprio i più deboli di tutti: i bambini!
IO NON CI STO! E per questo oggi cenerò a pane ed acqua e per domani invito tutti a nome dell'Unione Immigrati di Vicenza a venire con me a cenare a pane ed acqua davanti al Municipio di Montecchio alle ore 19.30.
Mi appello a tutti i montecchiani e a tutti i vicentini di buon cuore e di buon senso, questo modo di gestire le nostre istituzione che porta a ostacolare una vita minimamente decente per tanti di noi, va fermata con la forza della democrazia e del sorriso.
CONDE' OUSMANE
Presidente dell'Unione Immigrati di Vicenza
capolista di Sinistra Ecologia Libertà -PSI alle prossime elezioni regionali in Veneto.
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Odg del Pd in Provincia sul caso Montecchio
Martedi 23 Marzo 2010 alle 20:14Partito democratico di Vicenza  Â
Bambini a pane e acqua - Il gruppo consiliare del Pd presenta un ordine del giorno
Sul caso dei bambini lasciati a pane e acqua alla mensa scolastica per decisione dell'amministrazione comunale di Montecchio Maggiore, è stato depositato oggi un ordine del giorno del gruppo consiliare del Partito Democratico di Vicenza.
Il documento, che invita il Consiglio provinciale a condannare e stigmatizzare l'operato dell'amministrazione comunale di Montecchio Maggiore, è stato sottoscritto, oltre che dal gruppo consiliare del Partito Democratico, dal consigliere Emilio Franzina.
Il documento sarà esaminato e discusso nella seduta del Consiglio provinciale del prossimo 30 marzo.
Di seguito il testo del documento.
Al Signor Presidente del
Consiglio Provinciale
Oggetto: Ordine del Giorno su situazione mense scolastiche a Montecchio Maggiore
PREMESSO che nella giornata del 22 marzo il Comune di Montecchio Maggiore ha provveduto a non distribuire 9 pasti ad alunni della scuole dell'obbligo, perché figli di genitori insolventi con le rette della mensa scolastica e inadempienti con le opportune domande di accesso al servizio mensa;
CONSIDERATO che tali nove famiglie (7 di extracomunitari e 2 italiane) sono state opportunamente avvisate da tempo e che alcune sono insolventi da piu' anni e che non è stata avviata una necessaria procedura di riscossione coattiva degli importi e che non è stata avviata nessuna procedura per far intervenire i servizi sociali.
VISTO che tale atteggiamento da parte dell'Ente Comune di Montecchio Maggiore, risulta essere altamente discriminatorio e lesivo nei confronti dell'infanzia, tale da configurare anche il reato di "violenza psicologica su minori".
PRESO ATTO
Uno dei principi cardine della società civile e democratica è quello "che le responsabilità dei padri non possono, in alcun modo, ricadere sui figli"
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
· Esprime la propria condanna per quanto accaduto e stigmatizza l'operato dell'Amministrazione Comunale di Montecchio Maggiore
· Si impegna a farsi parte attiva, attraverso il proprio assessore ai servizi sociali, affinchè possa dirimersi positivamente l'attuale conflittualità tra le famiglie inadempienti e l'Amministrazione Comunale di Montecchio Maggiore e a fare in modo che non abbiano mai piu' a ripetersi situazioni del genere.
Vicenza, 23/03/2010
Matteo Quero
B2F: Novello Fidas cede 0-3 al Montecchio
Domenica 7 Marzo 2010 alle 01:55
Niente punti per la Novello FIDAS Vicenza nel derby contro il Montecchio
Le biancorosse non hanno retto il ritmo delle avversarie fino alla fine e perso in tre set
La Novello FIDAS Vicenza tiene testa alle cugine del Montecchio per il primo set e metà dal terzo, ma non riesce a conquistare neanche un punto e vani sono stati i numerosi cambi di formazione operati da coach Marchiaro. Peccato per il primo set, compromesso da un errore arbitrale; vinto quello, forse, la partita avrebbe potuto prendere un'altra piega, invece le biancorosse hanno incassato il colpo e non dono riuscite a reagire.
Novità nella formazione di partenza del Vicenza: Devetag è schierata in diagonale con la palleggiatrice Bernabè, Bottaini e De Mas in banda, Ceron e Levorin al centro con Zuccollo libero. Si inizia con strattoni di due in due punti, con le biancorosse che cercano di prendere il largo ed il Montecchio che pareggia sempre i conti. La partita è entusiasmante e gli scambi prolungati, le ospiti provano l'allungo sul 12-14 e poi sul 16-18 ma le biancorosse sono sempre lì. Il gioco al centro funziona a meraviglia, la Novello prova a scappare, ha due palle per chiudere ma, complice anche un errore arbitrale, le Sorelle Ramonda ribaltano la situazione e chiudono poi sul 27-29.
La Novello FIDAS riparte con Bottaini opposta e il duo Devetag-Marcolina in banda, ma le vicentine vanno in campo solo fisicamente: 1-7. De Mas prende il posto di Devetag e sul 4-12 entra anche Zecchin per Bernabè e poco dopo Perli per Marcolina e Pastorello per Levorin, ma il set è ormai andato: 12-25.
Marchiaro cambia ancora: in posto due torna a schiacciare Marcolina, con Bottaini e De Mas in banda. Vicenza riprende a giocare, Montecchio commette qualche errore e alla prima sospensione tecnica la situazione è di 8-4. Le ospiti rosicchiano il vantaggio della Novello e compiono il sorpasso sull'11-12 incrementando fino al 14-18 grazie al servizio. Il tecnico biancorosso prova a mescolare le carte in gioco, ma senza successo: 19-25.
Questo il commento di coach Marchiaro: "Il primo set lo avevamo vinto noi, perchè senza quell'errore arbitrale avremo vinto 25-22, ma l'errore più grosso è stato comunque nostro, perchè non dovevamo mollare. Montecchio è una squadra molto forte e non siamo riuscite a metterla in difficoltà : batte bene, attacca con forza ed il muro è compatto... potevamo fare qualcosina di più, ma difficilmente il risultato sarebbe stato diverso".
Sabato prossimo si va in campo a Monfalcone.
Novello FIDAS Vicenza - Sorelle Ramonda Montecchio 0-3 (27-29, 12-25, 19-25)
NOVELLO FIDAS VICENZA: Zecchin, Bottaini 5, Marcolina 5, Ceron 10, Bernabè, De Mas 7, Pastorello 2, Zuccollo (L), Levorin 11, Devetag 5, Perli, Vigliaroni ne. All. Marchiaro.
SORELLE RAMONDA MONTECCHIO: Zandonà 1, Stocco, Scagno, Reniero 13, Pegorarotto, Dalla Fina 10, Bortoli 15, Chimetto, Chiurlotto 15, Mosele 8, Velardita (L), Sinigaglia (L). All. Migliorini
Arbitri: Boscolo e Favalli di Verona
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Veneto e Vicenza: laboratorio federalismo
Sabato 6 Marzo 2010 alle 17:27Provincia di Vicenza   Â
Il Veneto e Vicenza siano laboratorio di sperimentazione del federalismo fiscale
"Per dirla alla romana, le riforme sono come la signora Maria, tutti le vogliono ma nessuno le pija (piglia)".
Esordisce così il Ministro per la Semplificazione Normativa Roberto Calderoli nel suo intervento al convegno organizzato stamattina in Villa Cordellina Lombardi dalla Provincia di Vicenza e dedicato al ruolo della Provincia nel federalismo fiscale.
"Tutti concordiamo su quali siano le esigenze del Paese - precisa Calderoli - ma quando è il momento di prendere provvedimenti concreti i voti a favore sono pochi."
Così l'apparato burocratico nazionale e locale continua a sopravvivere con la sua proverbiale lentezza e con logiche troppo lontane da quelle che invece segnano la vita di cittadini e imprese.
Di qui la necessità del federalismo fiscale, per permettere agli enti più vicini e quindi più a conoscenza delle esigenze del territorio di investire in opere e servizi utili. Ma necessario anche per responsabilizzare gli amministratori e rendere più trasparente il loro rapporto con i cittadini.
"I quali - sottolinea il Ministro- devono sapere quanto pagano e a chi lo pagano. Se non sono soddisfatti di come è stato impiegato il loro denaro, si esprimono attraverso il voto. E' giusto premiare chi governa bene e mandare a casa chi invece spreca denaro pubblico."
Il primo "assaggio" di federalismo fiscale sarà , già a partire dal giugno del 2010, il federalismo demaniale, grazie al quale tanti beni oggi proprietà dello Stato saranno trasferiti a livelli di governo inferiore, in modo da essere utilizzati e valorizzati al meglio. Per la vera e propria riforma fiscale bisognerà invece attendere fino al 2011.
Detto che storicamente la spesa pubblica è sempre più alta e che il taglio dei costi è ormai un metodo che si va esaurendo, da dove passa il risanamento delle casse statali?
"Di certo non dall'abolizione delle Province - dichiara Calderoli - che rappresentano un necessario ente di coordinamento degli 8104 Comuni italiani. Siamo il Paese dei campanili e questo è un dato di fatto, ma ci sono funzioni che i Comuni, per le loro dimensioni ridotte, non possono gestire. Le Province anzi vanno valorizzate, delegando a loro tutte quelle competenze oggi affidate a Consorzi, Ato ed altri enti che neppure la nostra Costituzione menziona. Interventi sui numeri sono poi necessari per quanto riguarda Assessori e Consiglieri: 120mila consiglieri e 35mila assessori comunali sono davvero troppi."
Affermazioni accolte con favore dai presenti al convegno.
E fatte proprie dai relatori Marcello Fracanzan, professore ordinario di diritto pubblico alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Udine, e Dario Galli, Presidente della Provincia di Varese oltre che Vicepresidente dell'Unione Province Italiane.
"Siamo pronti a tagliare le poltrone - commenta il Presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck - e ci mettiamo a disposizione perché sia il Veneto la Regione che fa da laboratorio di sperimentazione per la riforma del federalismo fiscale. Da parte nostra, Vicenza è già pronta. "
Nella foto, da sinistra: Roberto Calderoli, Attilio Schneck, Angelo Macchia (moderatore e organizzatore del convegno)
Calderoli e la riforma del federalismo fiscale
Sabato 6 Marzo 2010 alle 12:33
Organizzato dalla Provincia di Vicenza per oggi, 6 marzo alle 9.30 in Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore, si è svolto un seminario di studi dedicato al ruolo dell'ente Provincia nel federalismo fiscale.
Dopo l'introduzione a cura del segretario e direttore generale della Provincia Angelo Macchia, il Presidente Attilio Schneck ha aperto i lavori illustrando le aspettative e la riforma verso il federalismo fiscale.
La relazione tecnica è stata, invece, curata da Marcello Fracanzani, professore ordinario di diritto pubblico alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Udine, che ha parlato de "La burocrazia pubblica dalla parte della riforma: essere una risorsa".
Dopo la testimonianza di Dario Galli, Vicepresidente Vicario dell'Unione Province Italiane oltre che Presidente della Provincia di Varese, l'onorevole Roberto Calderoli, Ministro per la semplificazione normativa, ha chiuso i lavori.
"La riforma in senso federalista del Ministro Calderoli - il commento di Attilio Schneck- è e deve essere una grande occasione per abbattere la burocrazia e per porre un freno alle spese delle Pubbliche Amministrazioni. Tornare a reimpostare la spesa pubblica con criteri di maggiore efficienza e congruità è la sfida di tutti gli amministratori pubblici, in rispetto anche delle modalità di spesa delle famiglie e delle imprese che predispongono i loro bilanci in modo attento e rigoroso, per affrontare sia i momenti contingenti sia investimenti per il futuro. Così ha fatto anche la Provincia di Vicenza: a metà del 2009 abbiamo modificato l'intervento di spesa e siamo riusciti a riassestare il bilancio in modo da saldare entro l'anno i nostri creditori. Il federalismo fiscale, prima ancora di essere autonomia impositiva, deve essere responsabilità di spesa e standardizzazione dei costi delle strutture e dei servizi erogati. Altrimenti gli enti virtuosi si trovano a dover sopportare gli effetti della mala gestione di altri. Qual è, allora, il ruolo della Provincia in questo processo di riforma? Non certo quello di essere un moltiplicatore di poltrone. Anzi, ben venga il "dimagrimento" del numero di assessori e consiglieri, è una proposta che condivido e che da sempre sostengo. Piuttosto, la Provincia deve fare proprio il ruolo di ente di coordinamento degli enti locali minori, di tanti Comuni (121 solo nel vicentino) che non hanno risorse né umane né strumentali per far fronte alle tante incombenze loro affidate. Ci sono competenze proprie della Provincia, dalle strade agli istituti superiori alla salvaguardia dell'ambiente solo per citarne alcune. Competenze importanti per la promozione e lo sviluppo di un intero territorio provinciale. Ma c'è un altro ruolo, lo sottolineo, che sempre più la Provincia deve imparare ad interpretare: il coordinamento. Per garantire uno sviluppo omogeneo al territorio, per assicurare a tutti i cittadini, anche quelli che abitano piccoli paesi di montagna, gli stessi servizi e le stesse opportunità . Questo significa federalismo fiscale."
A seguire i dettagli
Paolo Franco: flop il 1° marzo a Montecchio
Martedi 2 Marzo 2010 alle 23:36Paolo Franco    Â
Immigrati: Paolo Franco, a Montecchio la fiaccolata un flop, erano meno della metÃ
"La solita guerra delle cifre non toglie nulla alla realtà dei fatti: la manifestazione degli immigrati a Montecchio Maggiore di ieri sera ha visto sfilare appena 1000 persone, delle quali meno della metà erano stranieri mentre la maggioranza era composta da manifestanti legati ai movimenti No dal Molin e No alla Pedemontana, e alle associazioni sindacali, una delle quali, la CGIL, ha addirittura organizzato due pullman per portare i manifestanti a Montecchio. L'esiguità della presenza degli stranieri alla manifestazione dimostra che il Veneto è terra di lavoro e di rispetto''.
Così il segretario provinciale della Lega Nord-Liga Veneta, sen. Paolo Franco sulla manifestazione di ieri nel centro vicentino da parte degli immigrati. ''Il tam tam mediatico costruito sulla delibera che regolamenta i parametri abitativi per l'idoneità alloggio adottata dal Comune di Montecchio Maggiore - sottolinea il senatore della Lega - è pura e semplice demagogia. E infatti, la manifestazione di ieri sera a Montecchio Maggiore ha dimostrato come il tentativo di strumentalizzazione della protesta, di cui si è servito lo stesso Ousmane Condè per cercare di racimolare qualche voto in vista delle prossime elezioni regionali, sia miseramente fallita''. Paolo Franco dunque stigmatizza il comportamento degli stranieri, ritenendolo ''grave ed irresponsabile'', che ieri non hanno portato i bambini a scuola: ''un'ulteriore dimostrazione del rifiuto al rispetto delle regole del nostro Paese e della mancanza di qualsiasi volontà di integrazione. Tra i connazionali - aggiunge infine il sen. Paolo Franco - non è mancata poi la presenza di Bepi De Marzi, le cui dichiarazioni sono state come al solito inconsistenti e demagogiche".
1° marzo senza problemi nel vicentino
Lunedi 1 Marzo 2010 alle 23:52Redazione di VicenzaPiù  Â
Circa 200 studenti hanno manifestato pacificamente in corteo a Vicenza a sostegno dello 'sciopero nazionale degli immigrati'. Il corteo era promosso dal Collettivo studenti e dal Coordinamento studentesco. Gli studenti si sono dati appuntamento alla stazione ferroviaria berica da dove sono partiti attraversando le vie del centro passando di fronte alla sede della Provincia di Vicenza in Contrà Gazzolle e fermandosi davanti alla sede del Provveditorato agli Studi.
Gli slogan degli studenti erano in favore di un mondo multiculturale e di una società multirazziale sia nel settore del lavoro come nella scuola.
Nelle altre due manifestazioni organizzate in serata a Montecchio Maggiore un gruppo di ragazzi italiani e stranieri, nella piazza della frazione di Alte Ceccato, ha proposto intrattenimenti e giochi per i bambini per evidenziare l'integrazione tra residenti e stranieri, mentre una fiaccolata silenziosa organizzata dall'Unione Immigrati con Cgil, Cisl e Uil, sempre dalla piazza di Alte, ha raggiunto la piazza di Montecchio.
Il sindacato di base, però, dalle 18,30 e sempre ad Alte per dire no ai licenziamenti, allo sfruttamento e al razzismo in occasione della mobilitazione nazionale 'Primo marzo-Una giornata senza di noi', ha, invece, urlato a gran voce per richiamare l'attenzione su questi temi.
Continua a leggereMontecchio: il 22 Cgil-Cisl-Uil su immigrati
Domenica 21 Febbraio 2010 alle 16:31
Domani lunedì 22/02 ore 12 CGIL-CISL-UIL su caso immigrati a MONTECCHIO Maggiore e presentazione iniziative
Per presentare le iniziative unitarie che CGIL-CISL-UIL di Vicenza e provincia organizzano per sensibilizzare sul caso di Montecchio Maggiore relativamente alla condizione degli immigrati che abitano nel comune e alle normative "impossibili" messe in atto dall'amministrazione locale, è indetta una conferenza stampa in sede della CGIL di Vicenza (Via Vaccari, 128) alle ore 12.
Saranno presenti Fabiola Carletto (CGIL), Pederzolli (CISL) e Biasin (UIL).
Per approfondire:
http://www.cgilvicenza.it/index.php?m=art&id=1342
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Montecchio: il 22 Cgil-Cisl-Uil su immigrati
Domenica 21 Febbraio 2010 alle 16:31
Domani lunedì 22/02 ore 12 CGIL-CISL-UIL su caso immigrati a MONTECCHIO Maggiore e presentazione iniziative
Per presentare le iniziative unitarie che CGIL-CISL-UIL di Vicenza e provincia organizzano per sensibilizzare sul caso di Montecchio Maggiore relativamente alla condizione degli immigrati che abitano nel comune e alle normative "impossibili" messe in atto dall'amministrazione locale, è indetta una conferenza stampa in sede della CGIL di Vicenza (Via Vaccari, 128) alle ore 12.
Saranno presenti Fabiola Carletto (CGIL), Pederzolli (CISL) e Biasin (UIL).
Per approfondire:
http://www.cgilvicenza.it/index.php?m=art&id=1342
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