Appello pubblicato il 7 agosto, ripetuto oggi 23 agosto alle 15.43 a ferie, pensiamo, concluse del vescovo Mons. Beniamimo Pizziol e del presidente del Fai Nazionale Andrea Carandini.
Domenica 5 agosto titolavamo «Rucco mette a nudo (per caso?) le trappole pro Zonin del cda di Ilvo Diamanti attuate col nuovo statuto della Fondazione Roi. Mons. Pizziol, Carandini e Colombara rispondano!» dopo che il 1° agosto sotto il titolo «Nuovo indecoroso cda Fondazione Roi, due nostre mail: "Vescovo Beniamino Pizziolstoppi mons. Gasparini"; "Andrea Carandini, presidenteFai Nazionale, escluda Giovanna Rossi di Schio" che coprono Zonin e se stessi!» sollecitavamo una risposta al nostro appello motivato a non confermare nel cda della Fondazione Roi i due consiglieri dell'era Gianni ZoninMons. Francesco Gasparini e la signora Giovanna de Vigili Kreutzemberg Rossi di Schio.
"Fondazione Roi e Azione di responsabilità : le responsabilità del Comune. Rucco, c'era o no la volontà di dare il via all'azione di responsabilita'? Perche' il Dirigente comunale alla Cultura e ai Musei non ha partecipato al CdA decisivo della Fondazione Roi? La trasparenza e i fervorini del giorno dopo": con questo lungo ma esplicativo titolo Raffaele Colombara, eletto nel 2013 nella lista Variati Sindaco e tra i pochi reduci di quella amministrazione come unico eletto di Quartieri al Centro, lista di appoggio ad Otello Dalla Rosa, rompe il mutismo che lo aveva colpito sulla Roi nei casi migliori.
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L'attività del Cda della Fondazione Roi, presieduto dal prof. Ilvo Diamanti, si è conclusa la scorsa settimana con l'abbandono, momentaneo, dei lavori da parte di tre suoi componenti i quali, facendo mancare il numero legale, hanno chiaramente manifestato l'intenzione di boicottare la decisione di avviare un'azione di responsabilità nei confronti del precedente presidente Gianni Zonin per i gravissimi danni causati a quella istituzione culturale benefica fondata dal marchese Giuseppe Roi (foto). Tra l'altro il presidente Diamanti ci aveva provato, dice lui, anche in precedenza ma sempre invano.
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Vice presidentessa del Fai di Vicenza è una certa signora Silvana Zuffellato, moglie di Gianni Zonin, che, da presidente di entrambe le entità , ha trascinato sul fondo la Banca Popolare di Vicenza e la Fondazione Roi, nel primo caso mettendo sul lastrico i soci e impoverendo il territorio che con quei risparmiatori aveva dato fiducia all'ex banca cittadina e nel secondo caso riducendo di almeno il 30% il patrimonio di 100 milioni di euro che il marchese Giuseppe Roi aveva destinato al Museo Civico di Palazzo Chiericati.
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Oggi si è svolto a Vicenza a palazzo Roi in Contrà San Marco 37 il previsto consiglio di amministrazione della Fondazione Roi a cui abbiamo dedicato adeguato spazio il 24 luglio, il 25 e stamattina quando, nel raccontare un antefatto rivelato da Cesare Galla, di fatto anticipavamo l'esito di quello odierno. Non avendo potuto partecipare di persona all'imprevista conferenza stampa del presidente uscente Ilvo Diamanti, convocata per le 11.30 a Vicenza poco prima delle 9 quando, dopo aver scritto il pezzo di stamattina sull'areo che mi riportava dagli Usa in Italia, mancavano ancora 3 ore al mio atterraggio a Venezia, e non avendo potuto inviare nessun altro mio collaboratore, ho riscostruito quanto avvenuti oggi grazie alla collaborazione dell'ufficio stampa della Roi e alle mie... facili previsioni così confermate.
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Ieri notte ("Giovanni Carlo Federico Villa "fuori" dalla Fondazione Roi, lo comunica Rucco: dove la porterà il nuovo statuto con cda in parte uguale al vecchio? E azioni di responsabilità ?"), a margine della notizia della tardiva "uscita" di Giovanni Carlo Federico Villa dal cda della Fondazione Roi, scrivevamo che "nella convocazione dell'ultimo cda dell'era segnata da Gianni Zonin e, purtroppo, in buona parte perpetuata dall'ultimo presidente Ilvo Diamanti, che ha dovuto, volente o nolente, gestire un consiglio a maggioranza zoniniana, viene data conferma implicita dell'approvazione del nuovo statuto della Roi, già avvenuta senza aver sentito il Comune di Vicenza di fatto destinatario e beneficiario unico con i suoi Musei Civici delle volontà del marchese Giuseppe Roi".
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Cercheremo con queste riflessioni di accompagnare in maniera "decrittativa" (e riassuntiva) il video integrale della conferenza stampa di martedì 19 giugno del presidente della Fondazione RoiIlvo Diamanti e del suo vice Andrea Valmarana di cui ha già riferito il nostro Edoardo Andrein titolando «"Nasce una "nuova" Fondazione Roi per Ilvo Diamanti: "chiuse alcune vertenze, le altre non dipendono da noi". Valmarana: "perdita di 25 mln sulle azioni BPVi oltre incognita ex cinema Corso, ora statuto blindato"» la sua cronaca immediata accompagnata dalle video interviste dei due protagonisti dell'incontro con la stampa e, soprattutto, della gestione dell'anno e mezzo successivo alla presidenza di Gianni Zonin.
Mercoledì 13 dicembre alle ore 16,30 prende avvio una nuova iniziativa al Museo Diocesano di Vicenza dal titolo "1 Libro+1 Dipinto", promossa dal Museo in collaborazione con l'Ufficio per l'Insegnamento della Religione Cattolica. Alla presentazione del libro seguirà l'illustrazione del ritratto del vescovo vicentinoMatteo Priuli, (nella foto un suo "particolare", ndr) opera del 1595 di un pittore della cerchia del Veronese, conservato al Museo Diocesano (e acquistato anche con i fondi della Fondazione Roi, elargiti da Gianni Zonin lecitamente o no sarebbe bello che qualcuno lo stabilisse, ndr).
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