Processo Marlane Marzotto, ennesimo rinvio
Venerdi 1 Ottobre 2010 alle 11:37
L'udienza preliminare del processo per quello che è successo alla Marlane di Praia a Mare che si doveva svolgere ieri, è stata nuovamente rinviata al 12 ottobre. Il giudice ha accolto la richiesta della difesa che ha chiesto altre due settimane per studiare tutte le richieste di costituzione di parte civile. Nel processo sono indagati molti dirigenti ed ex-dirigenti della Lanerossi e della Marzotto che furono proprietarie della fabbrica calabrese.
Continua a leggereLangella: Marlane Marzotto sul Gazzettino
Mercoledi 29 Settembre 2010 alle 08:26
Riceviamo da Giorgio Langella (FdS) e pubblichiamo.
Ieri ho spedito una lettera aperta sul caso Marlane-Marzotto. Avevo citato l'assenza alla conferenza stampa di qualche organo di informazione tra i quali Il Gazzettino. Oggi leggo, sul Gazzettino stesso, un articolo sulla Marlane. Forse la mia "accusa" al Gazzettino è stata precipitosa e me ne rammarico.
Continua a leggerePerché tacere sulla Marlane-Marzotto?
Domenica 25 Ottobre 2009 alle 17:12Coordinamento PdCI-PRC (provincia di Vi)Â Â
Vicenza, 25 ottobre 2009
Egr. Direttore,
ancora oggi, sulla vicenda della Marlane, il Giornale di Vicenza non scrive nulla. Dopo la "notiziola breve" del 1° ottobre scorso, nulla è stato pubblicato. Eppure le (poche) notizie riportate da qualche giornale nazionale sono drammatiche e chiamano direttamente in causa industrie e persone della nostra provincia. La Marlane di Praia Mare, in effetti, fu di proprietà della Lanerossi prima e della Marzotto dal 1987 (che pubblicizza ancora il marchio "Marlane"). Si capisce che in quella fabbrica è successo qualcosa di estremamente grave. Sono morti di cancro decine di lavoratori, sono stati sotterrati veleni che hanno inquinato il terreno dove sorge la fabbrica. Una strage di persone, una devastazione ambientale che ha pochi paragoni in Italia (e forse anche altrove).
Ma, al Giornale di Vicenza, la notizia sembra non interessare. Eppure, come si legge in qualche articolo di (pochi) giornali nazionali, sono stati emessi quattordici avvisi di reato per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, disastro ambientale, violazione della legge sull'inquinamento e violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro. I nomi degli indagati sono stati pubblicati (vedi articoli su La Repubblica e Il Manifesto) e si possono leggere anche in internet: Silvano Storer, Antonio Favrin, Jean De Jaegher, Carlo Lomonaco
(attuale sindaco di Praia a Mare), Attilio Rausse, Lorenzo Bosetti, Bruno Taricco, Vincenzo Benincasa, Salvatore Cristallino, Ivo Comegna, Giuseppe Ferrari, Lamberto Priori, Pietro Marzotto, Ernesto Emilio Fugazzola.
Ieri in Calabria, ad Amantea, c'è stata una grande manifestazione sui veleni che inquinano il territorio. Uno
dei temi di questa manifestazione è stata anche la questione della Marlane-Marzotto. I cittadini calabresi
pretendono di sapere cosa è successo, quali sono le responsabilità , perché si muore per speculazioni e
arricchimenti impropri.
Sulla manifestazione il Giornale di Vicenza di oggi pubblica un articolo a pagina 6 che nulla dice della questione "Marlane-Marzotto".
In un volantino di inizio ottobre, che abbiamo spedito anche ai giornali vicentini, scrivevamo "Noi non vogliamo ancora accusare nessuno. Vorremmo solo sapere la verità . Vorremmo conoscere le responsabilità di questa vera e propria strage. Vorremmo avere la certezza che la Marzotto abbia fatto tutto il possibile per la sicurezza e la vita dei lavoratori della Marlane . E vorremmo che la stampa locale informasse e non tacesse. E invece nei "nostri" giornali non si trova nulla. Perché? Forse è meglio non dire, non sapere, nascondere, tacere . Forse è meglio non coinvolgere l'industria vicentina ... forse Marzotto è troppo potente . Forse i lavoratori assassinati dalla bramosia del profitto a tutti i costi sono soltanto numeri,
un "fastidio" che è meglio nascondere."
Siamo ancora convinti di quello che abbiamo scritto, ma da allora nessuna notizia, un silenzio assordante. Noi continuiamo a non capire (o, forse, a capire troppo bene) e rinnoviamo la domanda: Perché questo silenzio? Perché non si pubblicanessuna notizia? Perché non si approfondisce il problema? Perché?
Pensiamo che una risposta sia non solo un atto di normale educazione, ma un dovere proprio di chi ha la "missione" di informare.
Tacere queste notizie non è libertà di stampa ma il suo esatto contrario.
Federazione della Sinistra - Coordinamento PdCI-PRC (provincia di Vicenza)
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