Venerdi 1 Settembre 2017 alle 01:30
VicenzaPiu.com, dopo i fari puntati sui vertici locali della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin in primis, che in troppi avevano coperto, da tempo sta ponendo la sua attenzione anche sulle trame per far convergere su Vicenza anche Veneto Banca e siamo arrivati al punto di scrivere, tra i tanti, un articolo "Io sto con Vincenzo Consoli, purchè si scrolli di dosso la cacca dei piccioni viaggiatori" che ci è valso l'apertura di un "misterioso" fascicolo presso la Procura di Treviso. In quell'articolo focalizzavamo i dubbi, poi più volti espressi e motivati anche nelle puntate ancora in pubblicazione del "memoriale" di Silvano Trucco su Bene Banca, sulle azioni che Banca d'Italia potrebbe aver commesso per spingere la Popolare di Montebelluna tra le braccia avvinghianti di quella vicentina con gli effetti che sono davanti agli occhi di tutti.
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Categorie: Economia&Aziende
Martedi 27 Giugno 2017 alle 21:13
"Ostacolo all'esercizio delle funzioni della autorità pubbliche di vigilanza il reato contestato dai pm Maria Sabina Calabretta e Stefano Pesci. Nell'elenco anche l'ex presidente Flavio Trinca"
: questi il titolo e il sommario delle anticipazioni di NordEst Economia in cui appaiono contestazioni per cifre di gran lungo inferiori rispetto al buco plurimilardario palesatosi nel periodo successivo a quello dei fatti contestati e che si è concretizzato il 26 giugno nella messa in liquidazione dell'Istituto montebellunese insieme a quello vicentino. In attesa di cifre e informazioni più precise riportiamo l'articolo del portale del gruppo Finegil a cui fanno capo, tra gli altri quotidiani della galassia Repubblica La Stampa, Il Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso e la Nuova Venezia.
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Categorie: Fatti
Venerdi 12 Maggio 2017 alle 09:37
Le telefonate sono due e avvengono il 3 febbraio 2015. Nella prima
Vincenzo Consoli, direttore generale di
Veneto Banca, si consiglia con un dirigente della
Banca d'Italia, identificato dagli inquirenti solo con il nome di battesimo Vincenzo. Nella seconda Consoli parla con un uomo "dal forte accento toscano". Secondo gli uomini della Guardia di Finanza "potrebbe trattarsi di
Pier Luigi Boschi", vicepresidente di
Banca Etruria e padre dell'allora ministro delle Riforme Maria Elena. Le intercettazioni sono comprese nel vasto materiale probatorio raccolto dai procuratori della Repubblica di Roma
Rodolfo Sabelli,
Maria Sabina Calabretta e
Stefano Pesci nell'inchiesta a carico di Consoli e altri, accusati di ostacolo alla vigilanza.
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