Don Torta e Arman scaricano su governo e burocrazia (sic!) le loro colpe. Non basta che si scusino per l'idolatria e per il tempo fatto perdere a vittime di BPVi, Veneto Banca e di... loro stessi: ora si facciano da parte!
Sabato 3 Novembre 2018 alle 19:34Don Enrico Torta e Andrea Arman, un prete malato di protagonismo e un avvocato con una storia condita da discutibili affari, anche con le proprie azioni della Banca Popolare di Vicenza vendute per 500.000 euro al prezzo massimo, e da una sospensione dall'ordine degli avvocati per usura (ci fermiamo come è giusto ad alcuni fatti certi), hanno fatto fuoco e fiamme, prima e dopo il 27 dicembre 2017, giorno della sua approvazione, contro la legge 205, solo perché promossa non dalla loro congrega, sorretta anche da costosi avvocati "consigliati" e forte di ambizioni elettorali, che fissava "l'erogazione di misure di ristoro in favore di risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia degli arbitri in ragione della violazione degli obblighi di - informazione, - diligenza, - correttezza e trasparenza...)".Â
Continua a leggereRisparmiatori truffati BPVi, Veneto Banca e 4 banche risolte: bene cosa dice il DEF e male cosa non dice
Domenica 7 Ottobre 2018 alle 21:49Rinvii e briciole del governo del cambiamento a pochi soci BPVi e Veneto Banca spiazzano don Tortan, Arman, Ugone & c., che sognano ora il 31 gennaio per decreto attuativo l. 205
Domenica 9 Settembre 2018 alle 10:56Dire che tra i comitati prevalga la delusione è un eufemismo. Dare subito il 30% a chi abbia ottenuto ragione dall'Arbitro Consob non accontenta nessuno. «Va bene, è lo spritz mentre aspettiamo la tavola imbandita» è la metafora che usa Andrea Arman, avvocato di riferimento del coordinamento «don Torta», che aveva puntato molto sul governo per un cambio radicale del fondo di ristoro. L'emendamento al Milleproroghe «è un primo gesto concreto nella giusta direzione. Ma il 30% non è il 100% - rimarca l'avvocato -. E, soprattutto, va nelle tasche di meno di 600 persone, di cui i clienti delle venete sono 350.".
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