Riflettori puntati sulla cessione di Farbanca, banca dedicata alle farmacie e alla sanità di proprietà della Banca Popolare di Vicenza, ma confluita nella bad bank dopo il passaggio dell'istituto veneto a Intesa Sanpaolo. L'istituto è infatti stato ceduto a fine dicembre dai commissari liquidatori al gruppo cinese Cefc. Le autorizzazioni di Banca d'Italia all'operazione effettuata dal gruppo cinese in Italia sarebbero attese per maggio, ma intanto sul mercato hanno cominciato a tenere banco negli ultimi giorni le notizie provenienti dalla Cina sulle indagini del Governo di Pechino sul gruppo Cefc.
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Risiedo a Crespano del Grappa (TV) e sono un ex correntista di Veneto Banca, istituto la cui parte in attivo come sappiamo, è stato acquistato insieme a Banca Popolare di Vicenza al costo 1 euro, lasciando i 20 miliardi di euro che lo Stato ha elargito per acquisire la parte in sofferenza a carico di tutti noi contribuenti. Per evitare gli alti costi di tenuta del mio conto (accredito pensione, pagamento bollette e bancomat), che Intesa Sanpaolo mi aveva comunicato con ben 56 pagine di avvertenze ed istruzioni, ho deciso di cambiare istituto di credito. Per correttezza e sicurezza nel trasloco del conto, ho demandato alla nuova banca l'onere di attivarsi per eseguire le procedure in maniera corretta depositando lì: bancomat, libretto degli assegni e la procura alla chiusura.
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Processo crac Veneto Banca, chiesti sequestri conservativi per oltre 300 milioni sui beni di quattro degli accusati, ex vertici dell'istituto, mentre Banca Intesa si difende direttamente davanti al gup di Roma: noi tutelati da un preciso contratto firmato dal governo. Novità anche sul fronte di Banca Popolare Vicenza: i pm Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori sarebbero pronti a fare richiesta di insolvenza al Tribunale berico come già fatto dal collega Massimo De Bortoli a Treviso per Veneto Banca. Anche a Vicenza quindi potrebbe entrare in scena un nuovo reato, bancarotta, più pesante di quelli sui quali è in corso l'udienza preliminare, cioè ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio.
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L'ennesimo appuntamento in aula con l'udienza preliminare nel procedimento per il dissesto di Veneto Banca si è tradotto in un conflitto giudiziario che va ben oltre la fisiologia di un procedimento penale e il contrasto tra le parti. Oggi 2 marzo a scontrarsi non erano accusa e difesa, ma, da una parte le tante migliaia di vittime incolpevoli della malagestio bancaria che ha bruciato tutti i loro risparmi e dall'altra il potere, cinico e arrogante, che tenta di piegare ogni cosa alle sue logiche. Dinanzi al gup Lorenzo Ferri, oggi è stata la volta dei responsabili civili: Intesa Sanpaolo, il primo gruppo bancario italiano che, al prezzo di 50 centesimi, ha acquistato Veneto Banca, e quest'ultima.Â
"Codacons Veneto: un protagonista Giovanni Coviello, una stampa libera necessaria per risarcire i risparmiatori traditi": questo il titolo proposto daFranco Conte, Presidente Codacons Veneto, a Giovani Coviello, candidato al Senato (Vicenza, Padova e Verona) per la Lista Insieme, per confrontarsi martedì 27 all'Hotel Palladio di Vicenza su cosa fare per il giusto risarcimento (qui il video integrale con anche Luca Fantò, segretario del Psi del Veneto e Nicola Piva, un risparmiatore tipo) con questo odg: Ultime notizie sulla norma istitutiva del Fondo - Cosa sta avvenendo sul piano penale: costituirsi parte offesa contro Zonin, Consoli e compari? - Il passaggio dei correntisti a BancaIntesa Sanpaolo: quali problematiche? Condizioni modificate? - Tempi e prospettive per i risarcimenti - La strategia più efficace per cogliere tutte le opportunità per avere giustizia e risarcimento).
Il cantiere è durato otto mesi, allungato dal maxi-censimento sui 17miliardi di crediti deteriorati di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza e, sul finale, dai cambi di governance dei due istituti diventati«bad»; ma ieri (23 febbraio) è stato chiuso dalla firma del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sul decreto che cede tutto il pacchetto alla Sga. Ora manca solo il sigillo dell a Corte dei conti, atteso a breve, e la macchina potrà partire. Il decreto firmato ieri chiude infatti la complicata cornice normativache permette a Sga, la «Società per la gestione di attività » tornata al centro della scena dopo il lavoro ultraventennale sul recupero dei crediti del Banco di Napoli.
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Nel parlare di banche ApindustriaConfimi Vicenza si conferma ancora una volta voce fuori dal coro: prima con la denuncia senza indugi della cattiva gestione delle popolari e degli interventi insufficienti del Governo per il salvataggio, ora con il sostegno all'operato di Intesa Sanpaolo nel delicato passaggio a un nuovo sistema, pur senza nascondere le difficoltà esistenti.
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Mentre l'opertivita del Fondo per le vittime dei reati finanziari è prevista entro il primo semestre le sia pur contraddittorie recenti decisioni dei GIP di Vicenza e Roma aprono prospettive sulla responsabilità delle due popolari in LCA e, in parte, anche su BancaIntesa Sanpaolo chiamata almeno a Roma a rispondere dei danni procurati da Veneto Banca. Banca Intesa Sanpaolo procede ignorando le esigenze del territorio ed il contesto criminale nel quale si sono bruciati i risparmi di generazione di veneti.
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