Marlane (Marzotto): morti di parte, lavoratori. Avvocati Ghedini, Calvi e Pisapia, bipartisan
Lunedi 9 Agosto 2010 alle 20:10E' già significativa, per descriverne le varie fasi, la lista di video, riportati in fondo e ripresi da Youtube, di cui pubblichiamo direttamente l'ultimo servizio di TelEuropa Network, da TenOnLine.it, per gentile concessione) Continua a leggere
Sviluppo insostenibile
Sabato 6 Marzo 2010 alle 07:00In anteprima le "ciacole" pubblicate sul numero 185 di VicenzaPiù, dal oggi in edicola a 1 euro e disponibile da domenica nei punti di distribuzione in cittÃ
Qualche settimana fa Fabio Salviato, il fondatore di Banca Etica e di Idea (la lista politica che risponde all'acronimo di Italia democratica, etica e ambientalista), ci ha detto in un'intervista che preferisce parlare di crescita sostenibile piuttosto che di decrescita. Nei giorni scorsi il sindaco Variati, parlando di Tav, ha sottolineato l'importanza di "tenere assieme" sviluppo e sostenibilità .
Quello dello sviluppo sostenibile è un leit motiv che si sente sempre più spesso, ma che nasconde un enorme equivoco di fondo. Per non finire come russi e americani, che ai tempi della Guerra Fredda si ritenevano tutti e due depositari dell'autentico concetto di democrazia, bisogna infatti mettersi d'accordo su cosa significhino le parole sviluppo e sostenibile: se per sviluppo si intende la crescita economica e per sostenibilità ci si riferisce a idee come rispetto per l'ambiente, tutela dei diritti delle persone, miglioramento della qualità di vita, i due concetti fanno a pugni. Quindi, o si rivede l'idea di sviluppo, slegandola dai suoi risvolti economici (ci può essere uno sviluppo sociale anche se il Pil non cresce), o si rivede, in un modo che ci riesce difficile immaginare, il concetto di sostenibilità (ad esempio ipotizzando un modello di società sostenibile solo per una piccola parte dell'umanità - più o meno come quello esistente adesso). Una terza alternativa non c'è. E i tanti proclami sullo sviluppo sostenibile sono, nella maggior parte dei casi, solo uno specchietto per allodole.
Tavolo di zona per l'inquinamento
Mercoledi 3 Febbraio 2010 alle 20:47Â Comune di Vicenza
Inquinamento atmosferico, questa mattina in Provincia si è riunito il tavolo tecnico zonale. L'assessore Dalla Pozza: "Non ho riscontrato interesse ad affrontare il problema e Vicenza, da sola, più di così non può fare"
Â
"L'incontro di oggi è stato interlocutorio e non abbiamo fatto grandi passi in avanti rispetto a prima. Avrei preferito da parte di tutti gli enti che si occupano di inquinamento - Regione, Provincia e Arpav - un approccio più scientifico, in modo da permettere ai Comuni di capire dove incidere maggiormente per ridurre le fonti di inquinamento".
È il commento dell'assessore all'ambiente, alla mobilità e ai trasporti, Antonio Marco Dalla Pozza, al termine della riunione sull'inquinamento atmosferico che si è tenuta questa mattina in Provincia con i Comuni di fascia A, quelli più inquinati, che compongono il tavolo tecnico zonale.
"Mi hanno molto preoccupato i dati sulle polveri sottili illustrati da Arpav - aggiunge Dalla Pozza -, ciononostante non ho riscontrato altrettanta preoccupazione da parte degli altri enti. Al massimo alla giornata senz'auto già in programma a Vicenza per domenica 21 marzo potrebbero aderire anche altri Comuni. D'altra parte è la legge a imporre ai Comuni di mettere in atto iniziative per combattere l'inquinamento atmosferico".
"A Vicenza, se non altro, possiamo dire, pur con una certa amarezza, di avere la coscienza tranquilla viste le iniziative straordinarie intraprese - continua l'assessore -. E nel corso del 2010 inizieranno i provvedimenti di natura strutturale con la revisione del trasporto pubblico locale. Ci piacerebbe fare anche di più, ma dobbiamo prendere atto che non c'è la volontà di affrontare seriamente il problema a un livello più ampio, l'unico che può essere davvero efficace".
L'assessore si dice inoltre deluso dello scarso approfondimento scientifico da parte dell'agenzia regionale: "Sulle fonti di inquinamento ci sono stati forniti dati di Legambiente che riguardano Berlino, ma che possono essere validi anche per realtà come la nostra: il 53% delle emissioni nell'atmosfera sono prodotte dai veicoli privati, il 17% dalle industrie, il 20% dagli impianti di riscaldamento. La nostra linea di incidere sul traffico, così stando le cose, andrebbe dunque nella direzione giusta: ma gli altri Comuni e la Provincia non ci seguono e, anzi, ci criticano".
Da qui alla giornata senz'auto del 21 marzo, l'assessore all'ambiente e alla mobilità precisa che l'amministrazione interverrà con blocchi totali del traffico solo se dovessero verificarsi situazioni di grave pericolo, con picchi di pm10 particolarmente elevati. Dalla Pozza infine ricorda anche il lavoro in corso, assieme ad Aim, di revisione del piano del trasporto pubblico locale. "Sarà comunque un avvio graduale, per tappe successive - precisa -, la prima delle quali sarà incentivare i cittadini a servirsi degli autobus grazie ad un servizio migliore che contempli innanzitutto una maggiore frequenza delle corse. Gli ultimi dati, che risalgono al 2001, parlano chiaro - evidenzia -: solo il 5% della mobilità a Vicenza avviene su mezzi di trasporto collettivi, mentre il 60-70% è mobilità privata. Se la regola aurea che vale in altri Paesi è 33% auto, 33% autobus e 33% mobilità pedonale e ciclabile, a Vicenza mi accontenterei che la mobilità privata scendesse dal 70 al 50%, senza imporre nulla, ma offrendo alternative. Dopodiché tutti i provvedimenti di blocco non servirebbero più".
Rimane alta la concentrazione di Pm10
Lunedi 25 Gennaio 2010 alle 19:00Comune di Vicenza
Blocco del traffico: abbattuti ossidi di azoto e carbonio ma la concentrazione del pm10 rimane alta
Un progressivo abbassamento della concentrazione di agenti inquinanti: questo il risultato della giornata di blocco del traffico di domenica 24 gennaio. Monossido di azoto, biossido di azoto e monossido di carbonio hanno raggiunto livelli molto bassi, in particolare dalle 7 alle 19. "La diminuzione dei livelli degli ossidi di azoto e carbonio, agenti inquinanti dannosi per la salute - commenta l'assessore all'ambiente Antonio Marco Dalla Pozza -, ha restituito ai vicentini rimasti in città domenica un'aria più "leggera". Dalle 18, in concomitanza con la ripresa della circolazione i parametri hanno ripreso a salire."
Invece i valori di pm10 non si sono abbassati. I dati pervenuti quest'oggi registrano, in riferimento alla giornata di domenica, il valore di 81 microgrammi per metro cubo d'aria. Confrontando il dato con i giorni precedenti non si nota una sostanziale differenza. Questo era comunque prevedibile visto che l'inquinamento da pm10 è il risultato dell'accumulo degli agenti inquinanti nell'atmosfera. Con domenica si arriva a 14 giorni consecutivi di sforamento del livello di pm10 pari a 50 microgrammi per metro cubo d'aria fissato dalla legge come valore minimo per la tutela della salute umana.
"Perché l'intervento sia veramente efficace - prosegue l'assessore - si dovrebbero coinvolgere, come da tempo inutilmente chiediamo, porzioni ampie del territorio provinciale. Servirebbe incidere di più anche su altre fonti inquinanti (aziende, impianti di riscaldamento), ma questo sarebbe effettivamente alquanto gravoso.
Far cessare l'inquinamento da pm10 non è semplice ed immediato come chiudere il rubinetto dell'acqua. L'inquinamento da pm10 assomiglia piuttosto ad un caminetto acceso a cui per un giorno abbiamo spento il fuoco: la fiamma non arde più, ma il calore continua a propagarsi per molto tempo. Per spegnere definitivamente il fuoco sarebbe necessario un intervento drastico: gettare un secchio d'acqua. Ci vorrebbe un intervento altrettanto radicale per abbattere il pm10, ma gli strumenti per realizzarlo sono a disposizione solo di Regione o Stato".
L'aumento dell'inquinamento riguarda del resto anche altre città italiane, come Milano, la cui amministrazione è proprio in questi giorni oggetto di pesanti critiche per questo problema.
Quanto al blocco domenicale, i vicentini sono stati molto rispettosi del divieto, come dimostrano i numeri registrati dagli agenti di polizia locale. Su 434 veicoli controllati 395 erano autorizzati a circolare per vari motivi: 141 erano provvisti di autocertificazione, 34 trasportavano invalidi, 207 erano invece dotati di impianto gpl o metano, altri 13 godevano di altre forme di autorizzazione. Le violazioni dell'ordinanza sono state 35; altri 12 veicoli sono stati sanzionati per differenti motivi. "Abbiamo constatato che i cittadini hanno capito il significato del blocco delle auto - conclude l'assessore - rispettando l'ordinanza: lo testimonia il bassissimo numero di sanzioni registrate."
Le morti "nere": processo al Nordest
Domenica 1 Novembre 2009 alle 08:00 Articolo pubblicato sul n. 169 di VicenzaPiù da ieri, sabato, in edicola a 50 cent e da oggi, domenica, in distribuzione gratuita in numerose punti cittadini (vedi elenco dei principali su Punti di distribuzione nel box a destra) e scaricabile in pdf sempre dal box qui a destra.Â
Dalla Calabria al bassanese, due indagini della magistratura
si concentrano sui possibili legami tra lavoro in fabbrica e decessi di operai
Due storie lontane centinaia di chilometri, eppure unite da una sottile linea nera. Nera come il colore della morte. Perché quello che accomuna Praia a Mare, piccolo paese affacciato sul mare di Calabria, e Tezze sul Brenta, sono due indagini sulle storie di operai che sarebbero morti a causa delle condizioni in cui erano costretti a lavorare. Due esempi di "miracolo industriale" che si trasforma, nel silenzio e nell'indifferenza generali, in incubo. Il primo è il caso della fabbrica calabrese della Marlane, che a fine settembre ha portato ad una serie di avvisi di reato per omicidio colposo e disastro ambientale per quattordici persone; il secondo è quello della ex Tricom Galvanica di Tezze, da anni al centro di indagini per l'inquinamento delle falde acquifere e per i decessi di alcuni lavoratori. In tutti e due i casi ci sono di mezzo veleni, tumori e complicati percorsi giudiziari. E in tutti e due i casi c'è qualcosa di vicentino.
Continua a leggereIl Comune contro l'inquinamento: 25 mila veicoli fermi da gennaio
Mercoledi 28 Ottobre 2009 alle 18:23Vicenza scende in campo con una serie di disposizioni per contrastare le polveri sottili. Questa mattina l'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza ha ottenuto dalla giunta il via libera al pacchetto di restrizioni per l'inverno 2009-2010.Â
Fin dalle prossime settimane saranno i mezzi più inquinanti a subire lo stop alla circolazione dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18: a partire dal 16 novembre, anziché da gennaio come avvenne l'anno scorso, non potranno infatti circolare i veicoli Euro 0 ed Euro 1 e i ciclomotori a due tempi non catalizzati.
Il divieto vale per il centro e per buona parte dei quartieri di San Pio X, Stanga, San Francesco, Laghetto, Villaggio del Sole e San Lazzaro, ai quali si aggiungeranno per la prima volta anche le zone dei Pomari e del Mercato Nuovo, per una superficie di territorio pari al 51 % di quello cittadino dove risiedono 77 mila vicentini.Â