Mendelssohn a San Lorenzo
Giovedi 12 Novembre 2009 alle 10:50Comune di Vicenza
Il Mendelssohn religioso al Tempio di San Lorenzo con il Coro e Orchestra di Vicenza sotto la direzione di Giuliano Fracasso
Le manifestazioni musicali per il bicentenario della nascita di Felix Mendelssohn-Bartholdy si arricchiscono di un altro importante tassello: sabato 14 novembre alle 21, Coro e Orchestra di Vicenza, con la direzione di Giuliano Fracasso, saranno al Tempio di San Lorenzo per un altro significativo tributo al grande compositore tedesco, in un luogo particolare come San Lorenzo, da tempo "deputato" al rapporto alto fra arte musicale e testo sacro.
L'ensemble di Fracasso presenterà tre importanti opere: l' "Oratorio Christus", il "Concerto per violino e orchestra in mi minore" e il "Salmo 42 Wie der Hirtsch". Prima dell'esibizione musicale, è previsto uno spazio per la spiegazione storico-artistica della chiesa. L'iniziativa fa parte della rassegna "Vicenza d'autore", promossa dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza con il sostegno di Regione Veneto, Fondazione Cariverona, Fondazione Roi, Aim e Confcommercio.
Tra i grandi compositori romantici, Mendelssohn fu probabilmente l'autore che maggiormente dedicò molte delle sue fatiche alla musica di ispirazione, se non di destinazione, religiosa. Soprattutto verso la fine della sua vita, che fu molto breve come molti romantici (morì nel 1847, a trentotto anni), Mendelssohn intensificò la sua produzione religiosa che, proprio nell'anno della morte, portò alla nascita dell'oratorio "Christus" (su testo di Christian von Bunsen), il terzo dopo "Paulus" (1836) ed "Elias" (1846).
In "Christus", la prima sezione è composta da un recitativo del soprano, narrante la nascita di Cristo, seguita dall'arrivo dei Magi e quindi da un coro a quattro voci che racconta la profezia e che si lega al corale luterano "Wie schon leuchtet der Morgenstern". La seconda parte inizia, anch'essa, con un recitativo costituito da una sezione polifonica a quattro parti che rappresenta la folla: la scrittura è estremamente drammatica con imitazioni o ripetizioni sulle parole "Kreuzige ihm" (Crocifiggilo). Questo episodio drammatico è interrotto da un passaggio più descrittivo, in particolare con interventi di Ponzio Pilato; come la prima parte, la seconda termina con la melodia corale "O Welt, ich muss dich lassen" caratterizzata da un'armonizzazione molto più romantica.
Ben diversa la genesi del salmo 42 "Wie der Hirtsch", scritto nel 1837 durante il viaggio di nozze di Mendelssohn. Il salmo comunica un sentimento di totale fiducia in Dio e di assoluta sottomissione alla volontà divina: un carattere che si armonizza mirabilmente con le espressioni di perfetto benessere che Mendelssohn provava in quell'epoca. La partitura è divisa in sette parti. Nell'introduzione compare l'immagine di un cervo che ha sete d'acqua come quella dell'anima che ha sete di Dio. L'aria del soprano dialoga con l'oboe come nelle arie bachiane, ben conosciute dall'autore, e si sviluppa attraverso un recitativo verso una seconda aria che suggerirebbe il cammino dell'anima verso la folla (coro femminile) e verso la casa di Dio. La quarta parte, centro del Salmo, evoca l'esortazione per l'anima triste all'attesa del Signore, con un coro finale che ne prolunga e amplifica il totale senso di adesione spirituale, con una vasta fuga dove Mendelssohn testimonia ancora una volta il suo debito verso Bach.
Fra l'esecuzione delle due opere di carattere totalmente religioso, l'Orchestra di Giuliano Fracasso presenterà il "Concerto per violino" in mi minore, uno dei capolavori nel suo genere. In realtà , la tensione spirituale di Mendelssohn non era venuta meno neanche nel 1844, anno in cui, a Lipsia, egli scrisse questo concerto dedicato a Ferdinand David, celebre virtuoso del violino nonché amico del compositore, ma anche il Salmo 55 "Hor mein Bitten".
E fu proprio David a suggerire a Mendelssohn alcune modifiche sulla parte riservata al solista. Il concerto contiene fra l'altro delle particolarità rilevanti: la tonalità "minore" non comune per i concerti di violino; l'abbinamento della cadenza allo "sviluppo" (solitamente posta verso la fine del brano); i tre tempi sono legati tra di loro senza interruzioni. In tutti i casi, quest'opera é un capolavoro di straordinaria bellezza melodica e di serena eleganza classica, con le melodie tracciate dal violino che, ricche di chiaroscuri, vanno dal drammatico al brillante, dall'intimo al contemplativo. Protagonista, allo strumento solista, sarà il giovane Tommaso Zuccon Ghiotto, uno dei musicisti emergenti della scena vicentina cui prestare maggiore attenzione.
Il biglietto d'ingresso al concerto è di 10 euro (ridotto a 8 euro, per giovani fino ai 29 anni, over 60, dipendenti comunali e aziende comunali, invalidi ed eventuali accompagnatori). I biglietti sono acquistabili in prevendita all'agenzia Pantarhei (via Cattaneo 21 - Vicenza, 0444 320217, da lunedì pomeriggio a venerdì 10-13 e 15-18), e nel circuito Greenticket (www.greenticket.it, 899 500055). Informazioni all'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza: 0444 222101 - 221541, [email protected]
Prima nazionale dell'Antigone
Martedi 27 Ottobre 2009 alle 16:33Comune di VicenzaÂ
Prima nazionale dell' "Antigone" di Mendelssohn all'Olimpico con il Coro e l'Orchestra di Vicenza di Giuliano Fracasso e Theama Teatro
Le musiche di scena di Felix Mendelssohn-Bartholdy per l' "Antigone" di Sofocle in prima nazionale al Teatro Olimpico. Giuliano Fracasso con il Coro e l'Orchestra di Vicenza e Theama Teatro saranno i protagonisti dell'evento che si terrà venerdì 30 ottobre, alle 21.
L'iniziativa, in occasione delle celebrazioni per il bicentenario di Mendelssohn (1809 - 1847), fa parte della rassegna "Vicenza d'autore. Concerti per musica e parole nei luoghi d'arte della città ", promossa dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza con il sostegno di Regione Veneto, Fondazione Cariverona, Fondazione Roi, Aim, Confcommercio. Prima del concerto è previsto un momento per la spiegazione storico-artistica del celebre edificio palladiano che ospita lo spettacolo.
Con l' "Antigone" di Mendelssohn torniamo a ritroso al 1841, quando in Prussia cominciò il regno di Federico Guglielmo IV, un grande amante della musica ed eccezionalmente dotato sotto il profilo artistico. Per portare a compimento il suo progetto di recupero delle opere classiche, dalle tragedie greche al teatro di Shakespeare, Federico invitò a palazzo il poeta oramai settantenne Ludwig Tieck. La prima composizione scelta da Tieck fu l' "Antigone", la tragedia sofoclea messa in scena la prima volta ad Atene nel 440 a.C. Considerando il fatto che la tragedia greca del V secolo a.C. era un'unità indivisibile di poesia, musica e danza e che le due ultime componenti non erano praticamente reperibili per le rappresentazioni teatrali che ad essa si rifacevano, si doveva pensare a nuove "musiche di scena". Questo compito delicato venne demandato a Felix Mendelssohn-Bartholdy, maestro di cappella della Gewandhaaus di Lipsia e famoso già in tutta Europa nonostante i suoi 32 anni. Mendelssohn accettò il difficile incarico e compose in sole quattro settimane un'opera sinfonico-corale. Il suo lavoro apre con un'introduzione a due sezioni, con un ouverture lenta che rimanda a Gluck, un compositore che già aveva caratterizzato la sua scrittura per i riferimenti all'antica cultura greca.
Mendelssohn, per cercare di avvicinare il pubblico al mondo della tragedia classica, ricorse a generi musicali più in auge al suo tempo e cercò di comporre delle parti che in qualche modo richiamassero l'approccio alla musica dei greci: proprio per rievocare l'antica Grecia egli sceglie il coro di soli uomini al posto delle voci miste, l'utilizzo di due cori che cantano alternativamente, il vasto ricorso ai suoni dell'arpa e dei flauti, strumenti che comunemente si associano alla classicità , e l'andamento monofonico. La giusta ambientazione con i personaggi di Antigone, Creonte, Tiresia e il giovane principe Emone, sarà assicurata dalla partecipazione degli attori di Theama: Carlo Propenzi Curti, Aristide Genovese, Piergiorgio Piccoli, Anna Zago.
Ingresso intero a 15 euro, 10 con la riduzione (per giovani fino ai 30 anni, over 60, iscritti alle associazioni culturali musicali, dipendenti del Comune di Vicenza, dipendenti Aim, iscritti Unitalsi). I biglietti sono acquistabili in prevendita alla biglietteria del Teatro Olimpico (da martedì a sabato, dalle 11 alle 16), alla biglietteria del Teatro Comunale (0444 324442, da martedì a sabato dalle 16 alle 19), all'agenzia Pantarhei (via Cattaneo 21 - Vicenza, 0444 320217, da lunedì pomeriggio a venerdì 10-13 e 15-18), nel circuito Greenticket (www.greenticket.it, 899 500055).
Informazioni all'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza: 0444 222101 - 221541, [email protected]
Il Coro e Orchestra di Vicenza è stato fondato nel 1978 da Giuliano Fracasso, in occasione dell'esecuzione del "Gloria" di Vivaldi. Da quel momento si è concretizzato il desiderio di rendersi interprete delle più belle pagine del repertorio sacro, sinfonico-corale dei grandi autori: Vivaldi, Bach, Pergolesi, Haydn, Boccherini, Galuppi, Haendel, Schubert, Brahms, Franck, Verdi, Poulenc e Dvorak. Ha avuto collaborazioni con importanti solisti come Katia Ricciarelli, Sung Eun Lim, Gianfranco Cecchele, Luciana Sarra, e con direttori quali Christopher Hogwood, e Peter Maag.
Il gruppo svolge una significativa attività nel repertorio lirico, con le rimarchevoli partecipazioni alle prime tre edizioni di "Viva Verdi", in collaborazione con la "Filarmonia Veneta".
Parallelamente all'attività classica il Coro e Orchestra di Vicenza propone un repertorio di musica gospel, spirituals, jazz, etnica e colonne sonore da film, anche con solisti internazionali come quelli incontrati nelle diverse edizioni di "Vicenza Jazz" di cui Fracasso e i suoi musicisti sono assidui protagonisti.
Concerto nel compleanno di Mendelssohn
Giovedi 8 Ottobre 2009 alle 17:40Comune di Vicenza
Nel bicentenario della nascita di Mendelssohn, "Vicenza d'autore" propone l'opera sacra per organo e coro femminile diretto da Giuliano Fracasso
Venerdì 9 ottobre la sezione femminile del coro diretto da Giuliano Fracasso proporrà l' "Opera sacra per coro femminile e organo" di Felix Mendelssohn-Bartholdy. In occasione del bicentenario della nascita del grande musicista tedesco, "Vicenza d'autore", nuovo progetto musicale del Comune di Vicenza che propone concerti per musica e parole nei luoghi d'arte della città , offre un prestigioso concerto ad ingresso libero nella Chiesa di S. Gaetano, in Corso Palladio, con inizio alle 21.
Con il coro di Fracasso si esibiranno la voce solista di Silvana Benetti, soprano, e Mirco Bruson, all'organo, che eseguiranno tra l'altro anche l'Inno "Hor mein bitten herr" ("Ascolta le mie preghiere") nella versione originale per soprano coro e organo.
Come consuetudine nell'ambito del progetto "Vicenza d'autore", prima dell'esibizione musicale, è prevista una breve spiegazione storico-artistica dell'edificio ospitante l'evento, in questo caso della Chiesa di S. Gaetano. L'iniziativa è promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza, con il concorso di Regione Veneto, Fondazione Cariverona, Aim, Confcommercio di Vicenza e Fondazione Roi (per informazioni: 0444 221541, [email protected])
L'opera sacra di Mendelssohn offre lo spettacolo straordinario di un viaggio compiuto da un musicista romantico nel cuore del barocco, che passa per le grandi architetture di Bach e Händel, ma lascia tuttavia percepire gli umori del suo tempo, quali possono essere quelli di un musicista equilibrato e sereno, incline agli stati lirici e ai climi amabili e comunque capace di far intravedere prospettive future. Il tutto, in un repertorio per organico molto particolare che fa percepire chiaramente la volontà di Mendelssohn di rinnovare la musica di culto luterano.
Il sodalizio fra Coro e Orchestra di Vicenza è attivo dal 1978, sul territorio regionale e nazionale, da quando Giuliano Fracasso, fondatore e direttore del gruppo, affiancò un organico orchestrale al coro che abitualmente prestava servizio liturgico nella Basilica di San Felice. Da quel momento si è concretizzato il desiderio di eseguire e di far conoscere le più importanti pagine della storia della musica del repertorio corale e sinfonico, raggiungendo una notevole risonanza in ambito regionale e nazionale, grazie soprattutto a un'incredibile versatilità che ha portato Fracasso e i suoi musicisti a incontrare lusinghieri successi tanto con il repertorio propriamente classico che con quello che va al di là delle etichette (dall'opera all'operetta, dal gospel al jazz, dal classico leggero sino alle contaminazioni col rock).
La chiesa di San Gaetano Thiene fu costruita tra il 1721 e il 1730 dall'architetto padovano Girolamo Frigimelica in memoria del santo vicentino, fondatore dei Padri Teatini, morto nel 1547 e sepolto a Napoli. L'edificio, distrutto quasi completamente da un bombardamento del 1944, fu ricostruito e riaffidato ai Teatini nel 1948. La verticalità della facciata è rilevata dalle colonne che inquadrano il solco centrale costituito dal portale, dalla trabeazione arretrata, dalla lapide dedicatoria, dalla nicchia con la statua di S. Gaetano, dallo stendardo marmoreo con la scritta "in hoc signo vinces"; la parte inferiore si dilata poi e continua sui due lati. All'interno poderose colonne corinzie binate sorreggono una massiccia trabeazione su cui s'innesta una volta a botte. La chiesa conserva la pregevole pala con L'apoteosi di San Gaetano di Francesco Solimena.
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