Fondazione Roi. Interrogazione dei consiglieri comunali Giovanni Rolando, primo firmatario e componente IV Commissione Cultura, Colombara Raffaele capogruppo lista "Quartieri al Centro" e presidente commissione di garanzia e controllo, il capogruppo PD Otello Dalla Rosa, la vicepresidente del consiglio Cristina Balbi Pd, il capogruppo lista "Coalizione civica", Alessandra Marobin Pd e Alessandro Marchetti Pd.Continua a leggere
Alessandro Cegalin, candidato con la lista Vicenza ai Vicentini in appoggio all'attuale sindaco Francesco Rucco, finito con lui nella lista del... "dossier scoop" del giornale locale che aveva "individuato" dodici candidati che venivano indicati come simpatizzanti, se non peggio, del fascismo per alcuni loro "like" su post di Fb e poi non eletto alle ultime amministrative, non ci sta e chiama in causa con una denuncia querela Il Giornale di Vicenza e, più precisamente, come da atto sottoscritto dal suo legale, l'avv. Alessandro Zagonel (a sinistra nell'immagine col suo asstito, ndr) "il direttore del Giornale di Vicenza pro tempore (Luca Ancetti, ndr), l'editore e stampatore pro tempore dello stesso quotidiano, la giornalista Roberta La Bruna e ignoti per i reati di diffamazione a mezzo stampa, Stalking, turbativa elettorale ex 294 CP...".Â
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Anni fa, è un esempio, ci furono "enciclopedie" sulle accuse a Gianni Giglioli che ogni giorno il quotidiano locale ci propinava a sostegno della sua colpevolezza per la questione Aim. L'allora assessore di Achille Variati si dimise di conseguenza per non metetre in difficoltà la sua amministrazione con un gesto unico nell'Italia post tangentopoli, che senza, purtroppo, stroncare i criminali decapitò un'intera classe politica, colpevole di prendere soldi essenzialmente per il proprio partito, senza che ne fosse pronta un'altra con gli effetti devastanti che subiamo e che iniziarono con l'avvento al potere di Silvio Berlusconi, padre putativo di una progenie di para-politici, in ultimo Matteo Renzi, che oggi con la politica fanno affari essenzialmente in prima persona.Â
Meritano di conoscere di più, per poi farsi liberamente un'idea propria, i cittadini vicentini, veneti e italiani doppiamente (in)Torta(ti), prima da chi, come Gianni Zonin & c., li ha convinti a sottoscrivere azioni fasulle e obbligazioni a rischio e, poi, da avvocati senza scrupoli e, peggio, dalle due associazioni che, sotto la guida di don Enrico Torta, il prete tutt'altro che pacificatore... guidato da Andrea Arman (con un notevole cursus dishonorum che stiamo documentando, ripetiamo "documentando") e del violentatore della stampa indipendente, Luigi Ugone, continuano ad "utilizzarli" per tutto meno che per far loro recuperare i risparmi affidati a BPVi e a Veneto Banca.Â
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Varie associazioni hanno lottato e si sono Unite per il Fondo, quello istituito dalla legge 205 ("per l'erogazione di misure di ristoro in favore di risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia degli arbitri in ragione della violazione degli obblighi di - informazione, - diligenza, - correttezza e trasparenza") approvata all'unanimità il 27 dicembre 2017 ma ancora non attivata per il triplo rinvio "con modifiche" del relativo regolamento o decreto attuativo che dir si voglia, dal 30 marzo 2018 al 31 ottobre e, ora, dopo il Milleproroghe, al 31 gennaio 2019....Â
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Sta portando al suo tragico azzeramento la guerra contro la legge 205, l'unico strumento realmente oggi esistente e con ampi spazi di manovra e crescita per far recuperare ai soci risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca e delle quattro banche risolte, da parte del Coordinamento di don Enrico Torta, il prete che come "bibbia" terrena esibisce le frasi di Andrea Arman e che come truppe schiera quelle di Noi che credevamo nella BPVi ciecamente agli ordini del capitano di (s)ventura Luigi Ugone.Â
Pubblicato il 7 settembre 2018 alle 11.58, aggiornato il 9 alle 20.47. Nel pieno del caldo agostano, il Giudice per le Indagini Preliminari Roberto Venditti, lo stesso a cui è affidato, almeno per ora, il processo sul crac della Banca Popolare di Vicenza, ha sciolto la riserva assunta all'udienza dello scorso 5 Luglio, in relazione alla richiesta di archiviazione del procedimento che vede come querelante e parte offesa Giovanni Zonin (alias Gianni Zonin) e come indagati il direttore di VicenzaPiù, Giovanni Coviello, oltre ad una serie di "poco identificati" commentatori su Facebook.Â
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Giovedì 6 settembre col titolo «Inchiesta sul mondo di mezzo di associazioni e legali intorno al crac di BPVi, Veneto Banca ecc..., parte I. Francesco Celotto: chi sono e a cosa puntano don Enrico Torta, Andrea Arman e Luigi Ugone» annunciavamo una serie di articoli proprio sul mondo inesplorato che vive nei dintorni e, più di talvolta, a spese dei soci già azzerati dalle piraterie di Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca, ora entrambe in liquidazione coatta amministrativa, e, ce ne occupiamo da un po' per quanto attiene agli effetti della legge 205 desiderati da molti ma ostacolati da alcuni, delle quattro banche risolte: Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti.
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