Categorie: Banche, Economia&Aziende
Sabato 15 Aprile 2017 alle 10:57
"
L'azione revocatoria verso gli ex vertici BPVi sarà presentata dopo Pasqua": lo afferma
Nicola Brillo su
Il Mattino di Padova e a riferirne è
VeneziePost. Il collega scrive che "
A preoccupare sono i repentini passaggi di proprietà che hanno visto protagonisti l'ex presidente Gianni Zonin e l'ex direttore generale Samuele Sorato. Molti dei quali sono avvenuti durante i difficili mesi del crollo delle azioni dell'istituto. Dall'istituto di via Battaglione Framarin non viene però confermata l'azione. La banca presieduta oggi da Gianni Mion ha chiesto un risarcimento danni patrimoniali e di immagine, a 32 ex manager per 2 miliardi". Brillo, ripercorrendo le vicende che hanno portato ad arrivare a tale somma, ricorda che Zonin, "
il 6 dicembre scorso, ha depositato tramite i suoi legali un atto di citazione contro la banca, gli ex dirigenti Sorato e Giustini e quattro compagnie assicurative" che abbiamo pubblicato integralmente in esclusiva
qui su VicenzaPiù mercoledì 22 marzo scorso.
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Categorie: Fatti
Giovedi 13 Aprile 2017 alle 23:45
Riferiremo domani i passi intrapresi nei confronti del
(molto) discusso prof. Giovanni Carlo Federico Villa e della sua società ,
Didakè sas, dall'
Università di Bergamo dopo le domande da noi rivoltele (visto che il prof. non ha risposto alla nostra richiesta di chiarimenti) sul
direttore tecnico del Chiericati pagato dalla
Fondazione Roi da metà 2015 per un anno dopo un anno e mezzo di "attività scientifica" nell'ambito di una "convenzione" firmata a fine 2013 dall'amministrazione Variati sempre con Bergamo ma mai attuata (fu pagato? Da chi?). Villa all'Università è professore associato "a tempo pieno" mentre è
direttore onorario del Museo di Piazza Matteotti, un altro "titolo" partorito per lui dai creativi
Achille Variati e
Jacopo Bulgarini d'Elci e convalidato sua giunta, ma di certo non è mai stato
direttore tout court, l'unico incarico che gli darebbe statutariamente diritto ad essere nel Cda della Fondazione Cda in cui è entrato nel 2015.
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Mercoledi 12 Aprile 2017 alle 23:10
Pubblicato l'11 aprile alle 19.23, aggiornato il 12 alle 23.09. "L'uomo è l'unico animale che arrossisce o dovrebbe arrossire" Scrisse Mark Twain. Le gote del vescovo Priuli, nel perfetto stile dei nobili del tardo 1500, sono pallide come la luna, ma forse il quadro che lo ritrae e che si trova all'interno del
Museo diocesano vicentino nasconde bene un imbarazzo postumo dato dalla storia recente del dipinto. Andiamo con ordine, il 14 febbraio del 2014, il Museo diocesano annuncia il "ritorno a casa" del ritratto del vescovo
Matteo Priuli (1565-1579), figura storica di rilievo per la Chiesa vicentina. Il dipinto è attribuito a uno degli autori più illustri della scuola del Veronese,
Francesco Montemezzano. Si tratta, dunque, di un'opera di grande valore.
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Martedi 11 Aprile 2017 alle 22:35
Quello della Fondazione Roi è
un Cda fatto di nomi vecchi o legati al passato: ai recenti Emilio Alberti e mons. Francesco Gasparini, che molto, però, devono al re del vino, si aggiungono il discusso Prof. Giovanni Carlo Federico Villa e, udite udite, Giovanna Vigili de Kreutzenberg Rossi di Schio, moglie di Alvise Rossi di Schio. Queste incrostazioni del passato e le loro reincarnazioni possono essere tagliate solo da "Diamanti". Ma Ilvo... inciderà ?
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 9 Aprile 2017 alle 22:11
Sono noti a tutti e
ieri li abbiamo ricordati i meriti del "Fenomeno" n. 1, quel
Francesco Iorio, che era arrivato il 1° giugno 2015 con
Gianni Zonin ancora regnante alla
Banca Popolare di Vicenza e che se ne andava il 4 dicembre 2016 lasciando il cugino acquisito
Pasquale Luiso ad allenare la Primavera del
Vicenza Calcio e i dvd dell'Horror Story scoperta da
Alessandro Penati. Il fondatore di
Atlante prima lo aveva confermato Ad, puntando 1.5 miliardi delle banche e della CDP che ne avevano sottoscritto le quote su un futuro roseo della
BPVI e promettendo agli investitori il 6% di rendimento, e, poi, gli consegnava un'altra valigetta di soldi come buonuscita, dopo quelli ricevuti da Zonin come buona entrata purché a Vicenza lasciasse fare a chi se ne intende,
Fabrizio Viola.
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Domenica 9 Aprile 2017 alle 10:26
Altro che
Monte dei Paschi Paschi di Siena e
Banca Etruria. Qualunque metro di paragone scegliate, alla
Banca Popolare di Vicenza hanno fatto peggio. Le 350 pagine (e allegati) dell'
azione di responsabilità contro 32 ex amministratori e sindaci depositata al Tribunale di Venezia dall'ad
Fabrizio Viola sono un viaggio raccapricciante. Viola chiede due miliardi di danni all'ex padre-padrone
Gianni Zonin e compagnia la cui disastrata gestione ha scassato l'istituto. È una goccia nel mare: tra perdite e capitalizzazioni in fumo sono evaporati oltre 10 miliardi. Solo la forsennata campagna acquisti partita con Zonin alla presidenza (1996) è costata 1,17 miliardi. "Cercheremo di rifuggire da giudizi sommari", scrivono gli avvocati guidati da Carlo Pavesi, ma si fa fatica.
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Categorie: Economia&Aziende
Sabato 8 Aprile 2017 alle 23:14
Il dr. (laureato in Giurisprudenza) Francesco Iorio si presenta alla Banca Popolare Vicenza al 1° di giugno del 2015, ben accolto da Gianni Zonin e raggiunto in città a luglio 2016 da Pasquale Luiso che viene ingaggiato dallo sponsorizzato, economicamente mal ridotto e ampiamente finanziato Vicenza Calcio per guidare la panchina della squadra Primavera. Luiso, scrive il 27 giugno 2016 Stefano Righi sul CorSera, non è solo "l'indimenticato «Toro di Sora» (città in cui Iorio è nato, ndr) che da giocatore trascinò Vicenza alla semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea" ma è anche marito di "una cugina di Iorio". Ma Iorio lascia il cugino acquisito e saluta Vicenza il 4 dicembre 2016 "convinto" a farlo da Alessandro Penati con una valigia carica di euro: 548 giorni di "intenso" lavoro alla modica cifra di circa 10 mila euro lordi al giorno (calcoli pubblicati dal "Corriere della sera" del 6 dicembre 2016). Semplicemente un "Fenomeno".
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Sabato 8 Aprile 2017 alle 15:31
"
Orgogliosi di essere copiati e seguiti nei comunicati anche da altre associazioni ci spingiamo oltre" scrive l'Associazione "
Noi che credevamo nella BPVi", che, sull'
azione di responsabilità intrapresa dalla Banca Popoalre di Vicenza contro
Gianni Zonin & altri 31 "coinvolti", aggiunge: "
I quasi 2 miliardi di richiesta danni ai vecchi amministratori sono un'inezia se consideriamo solo il danno di immagine che ha portato la banca a perdere oltre 8 milardi di raccolta. Sono un'enormità , invece, rispetto ai rimborsi a 9 euro offerti ai soci delle due banche venete per un totale di soli 600 milioni (la metà circa per la Popolare di Vicenza, ndr). La banca chiede molto di più di ciò che offre ai suoi soci a cui invece offre solo le briciole".
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Categorie: Economia&Aziende
Sabato 8 Aprile 2017 alle 15:15
Se i giudici di Venezia-Berlino interrogheranno i vecchi amici, ora "pentiti", dei media locali, volubili e al solito irriconoscenti, beh per Zonin & c. i miliardi di danni richiesti dalla BPVi saliranno...
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Categorie: Economia&Aziende
Venerdi 7 Aprile 2017 alle 22:56
Sulla stampa i danni richiesti nell'azione di responsabilità intrapresa il 5 aprile dalla
Banca Popolare di Vicenza contro
Gianni Zonin & c. oscillano intorno ai
2 miliardi di euro. Alla notizia dei quotidianio Finegil che per lui, Trinca & c. il danno indicato nella prossima azione di responsabilità , quella di
Veneto Banca, sarebbe di solo
400 milioni,
Vincenzo Consoli, avrebbe festeggiato e avrebbe detto: "
io con 400 mln ce l'ho fatta a farmi arrestare, lui con 2 miliardi no: l'ho sempre detto al suo amico Ignazio Visco che il re del vino, quando voglio, io me lo bevo...".
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