Renato Bertelle c'è o ci fa? Prima di decidere se esiste, assemblea suoi associati dovrebbe valutare transazione BPVi. E Achille Variati continua a sbagliare su "amici" e fiduciari
Lunedi 23 Gennaio 2017 alle 23:56Renato Bertelle, noto tra i colleghi come avvocato che dopo una lunga carriera potrebbe lasciare la possibilità di farsi strada a qualche giovane legale, tipo il figlio, ha gustato durante il primo periodo del dramma causato dal flop della vecchia Banca Popolare di Vicenza (di cui aveva comprato azioni anche lui ma di questo parleremo in futuro) la notorietà che si deve ai paladini del bene contro il male. Eccolo, quindi, tuonare contro la mala gestio precedente della Popolare del ventennio di Gianni Zonin accompagnato da fidi scudieri come Giuseppe Zigliotto nel cda di Via Btg. Framarin fin dal lontano 2003 prima di assurgere alla presidenza di Confindustria Vicenza, e da altri più "recenti" come Matteo Marzotto. Armato di sacro (ma anche profano) furore Bertelle arrivaain quattro e quattrotto a fondare una associazione dal nome altisonante come "Associazione Nazionale Azionisti Banca Popolare di Vicenza" con cui arriva, come dicono in molti e lui, anche se minimizza, conferma, a raccogliere clienti anche in età senile pur essendone il presidente e in barba ad ogni dubbio su un apparente (evidente?) conflitto di interessi.
Continua a leggereBPVi, fuga dei correntisti. Le entrate giornaliere sono minori delle uscite
Lunedi 23 Gennaio 2017 alle 08:37Transazione e "Situation room" BPVi, Marcello Poli spiega come funziona ai 94.000 soci invitati ad aderire: "la trasparenza è indispensabile a ricostruire la fiducia"
Venerdi 20 Gennaio 2017 alle 22:00Pubblicato il 20 gennaio alle 17.23. Aggiornato alle 22.00. Bisogna travestirsi da Divino Otelma per azzeccare i numeri delle transazioni andate finora in porto con i 94.000 soci della Banca Popolare di Vicenza chiamati all'appello e alla concreta anche se amara realtà dei 9 euro offerti a fronte, ecco il concreto, dei 10 centesimi di valore, per giunta non ancora liquidizzabile, della azioni BPVi frutto della gestione dell'era Gianni Zonin protrattasi fino a Francesco Iorio, contro i 60 o 62,50 euro spesi per sottoscriverle o acquistarle dal 2007 al 2016. Questo è, infatti, il periodo preso in considerazione da Gianni Mion e Fabrizio Viola (e da Lanza e Carrus per Veneto Banca) col consenso di fatto del fondo Atlante, il nuovo socio di controllo assoluto della banca vicentina e della cugina, ora promessa sposa, montebellunese, ai cui azionisti andrebbe, analogamente a quelli di Vicenza e se lo accetteranno, il 15% del prezzo di acquisto o sottoscrizione delle loro quote, che hanno avuto un range più ampio di variazione a partire da 20 euro fino alla quotazione massima sopra i 40 euro.
Continua a leggereBPVi, Gianni Mion e Fabrizio Viola riportano i prestigiosi quadri a Prato. Cambio di rotta rispetto a Gianni Zonin: “aveva forse qualche ambizione napoleonica”
Giovedi 19 Gennaio 2017 alle 00:55Transazioni BPVi e Veneto Banca: per Rocca le accetterebbe 50% dei 169.000 destinatari, per Ugone serviranno più soldi per gli altri
Sabato 14 Gennaio 2017 alle 21:07Gianni Mion, presidente BPVi, scrive una lettera rivolta agli azionisti: "da questa operazione dipende il futuro della Banca"
Venerdi 13 Gennaio 2017 alle 15:51Signori azionisti,
impossibilitato a partecipare ai Vostri incontri, desidero farVi avere alcune mie riflessioni che spero possano esserVi utili nella relazione con la Banca Popolare di Vicenza. La somma che BPVi e Veneto Banca mettono a disposizione nell'offerta di transazione è sicuramente considerevole, tenuto soprattutto conto della loro situazione patrimoniale ed economica, ed assolutamente senza precedenti nelle vicende che stanno interessando altre banche. Né va dimenticato che le azioni rimarranno nella assoluta disponibilità degli attuali azionisti consentendo, quindi, una speranza di incremento di valore a risanamento avvenuto. Come è già stato ben sottolineato dal Consigliere Delegato Fabrizio Viola, il successo di questa operazione costituisce l'imprescindibile fondamento del piano di rilancio attualmente in preparazione. Nessun investitore o finanziatore potrà , infatti, partecipare al finanziamento del piano in presenza di rischi non determinabili nell'importo e nel tempi. Da questa operazione dipende, quindi, il futuro della BPVi. Continua a leggere
Transazioni BPVi, finora 2.500 adesioni: per i dubbi qui le domande dei giornalisti e le risposte di Fabrizio Viola e Cristiano Carrus
Mercoledi 11 Gennaio 2017 alle 23:37Fino a poche ore fa erano 2.500 i soci della Banca Popolare di Vicenza che hanno aderito, firmando l'accordo o manifestando il relativo interesse a farlo, alla proposta fatta lunedì 9 gennaio dai vertici di BPVi Gianni Mion, presidente, e Fabrizio Viola, Ad delle banca di Vicenza e presidente del Comitato esecutivo di quella di Montebelluna, che ha fatto una proposta analoga, anche se tecnicamente diversa, tramite Massimo Lanza, presidente, e Cristiano Carrus, Ad di Veneto Banca. La doppia e simile proposta di transazione, che è stata recapitata con una lettera (clicca qui per il modello standard) è stata illustrata alla stampa (erano una trentina i colleghi presenti o collegati) prospettando ai 94.000 soci individuati dalla BPVi come "beneficiari" i 9 euro e ai 75.000 dell'Istituto montebellunese il 15% della perdita subita negli ultimi 10 anni.
Continua a leggereTransazione soci BPVi: le prime 250 manifestazioni di interesse, 50 adesioni e cento domande online. Video integrale proposta Popolari venete per capire di più
Martedi 10 Gennaio 2017 alle 20:57Lunedì 9 gennaio, scrivevamo poco fa, i vertici di Banca Popolare di Vicenza e quelli di Veneto Banca si sono allenati alla "prossima fusione" prospettando insieme la proposta di transazione che verrà recapitata da oggi via lettera (clicca qui per il modello standard) ai 94.000 soci individuati dalla BPVi come "beneficiari" dei 9 euro e ai 75.000 dell'Istituto montebellunese a cui andrebbe il 15% della perdita subita negli ultimi 10 anni, per motivi spiegati ieri (in sostanza il largo range del valore delle emissioni di quest'ultima ex Popolare a fronte del valore di fatto uguale tra i 60 e i 62,50 euro della Popolare vicentina). Ad oggi e fino a pochi minuti prima della chiusura di questa nota ci sono state 250 manifestazioni di interesse, 50 transazioni firmate e un centinaio di domande online.
Continua a leggereGianni Mion e la sua intervista esclusiva su proposte ai soci BPVi: da valutare come la lettera ad azionisti che pubblichiamo con le offerte commerciali. Top, ma a rischio bail-in
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 22:07
In una maratona allo Sheraton di Padova da fare invidia a Enrico Mentana oggi, 9 gennaio, Gianni Mion e Massimo Lanza, presidenti rispettivamente di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, hanno fatto i presentatori "politici" della doppia e simile proposta di transazione illustrata oggi alla stampa (erano una trentina i colleghi presenti o colegati) e avente per destinatari 94.000 soci della ex Popolare vicentina e 75.000 di quella montebellunese, mentre Cristiano Carrus, Ad di Veneto Banca, e, soprattutto, Fabrizio Viola, Ad delle banca di Vicenza e presidente del Comitato esecutivo di quella di Montebelluna, si sono occupati con dovizia di particolari, anche se senza trascurare le stategie, delle modalità tecniche di cui abbiamo riferito in cronaca (qui il link alla "catena" di due lanci sulla BPVi e qui quello alle informazioni sulla sorella trevigiana, come l'ha definita Mion), e che approfondiremo da domani, a bocce e mente ferme.
Continua a leggereBanca Popolare di Vicenza, da grande bellezza a grande sforzo: 9 euro ad azione per fare pace con gli azionisti
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 17:25La Banca Popolare di Vicenza, congiuntamente a Veneto Banca, ha illustrato oggi a Padova la proposta di conciliazione transattiva rivolta ai suoi azionisti. Il piano, definito dal presidente della Popolare di Vicenza, Gianni Mion "un grande sforzo" è destinato a quei risparmiatori che hanno subito grandi perdite con il defoult dei due istituti di credito. Sembra ormai chiaro, infatti, che il destino delle due banche, entrambe salvate dal fondo Atlante, sia intrecciato. A lanciarsi per primo in un'analisisi della proposta il presidente Gianni Mion che, passati i tempi della Grande Bellezza, ha voluto sottolineare come la conciliazione sia stata resa possibile dal coraggio del fondo che ha investito sulle due banche. Mion ha poi voluto dare un giudizio di merito rispetto l'offerta di transazione, considerata "molto generosa" rispetto alla situazione delle due popolari e la necessità che ci sarà per entrambe di rispettare per anni requisiti duri di capitale. L'obbiettivo minimo dichiarato è quello di convincere l'80% degli azionisti, solo così l'operazione avrà successo.
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