Archivio per tag: Gaetano Miccichè
Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Imi di Intesa è il secondo azionista de Il Sole 24 Ore dopo che Intesa ha finanziato Cairo per acquistare Il Corriere. A Vicenza il GdV di Confindustria di Zigliotto raccontò la BPVi...
Giovedi 12 Aprile 2018 alle 15:12
In seguito alla ricapitalizzazione di 50 milioni di euro completata il 30 novembre 2017 (più che "le banche, ndr) Intesa Sanpaolo è diventata la seconda azionista del disastrato Il Sole 24 Ore, di cui Confindustria di Vicenza Boccia ora detiene il 61.54%%, con il 4,86% del capitale tramite la sua Banca Imi, posseduta interamente. A sottolineare con malcelata preoccupazione la crescente presenza nell'editoria nazionale del mega istituto, sempre più al centro del sistema Italia (a parte la vicenda di BPVi e Veneto Banca acquistate a un euro ricevendo miliardi di cash e garanzie altrettanto miliardario in aggiunta il presidente di Imi Intesa, Gaetano Miccichè, è diventato neopresidente della Lega calcio di Serie A) è proprio il collega de Il Sole Gianni Dragoni sul suo blog.
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Categorie: Fatti
Intesa Sanpaolo si prende anche il calcio, Il Fatto: Gaetano Miccichè presidente Lega serie A
Martedi 20 Marzo 2018 alle 09:07
Per mesi, la Lega Calcio non è riuscita a trovare un presidente e dunque ha subìto il commissariamento del Coni da parte di Giovanni Malagò. Da ieri la Lega ha finalmente il suo presidente, scelto all'unanimità dai 20 patron delle squadre di Serie A. Si tratta di Gaetano Miccichè (nella foto con Malagò, ndr) con una passato che va dalla laurea alla Bocconi di Milano al Consiglio di amministrazione di Alitalia, dalla carica di direttore generale di Intesa Sanpaolo a quella di presidente di Banca IMI. Manager di lungo corso, con una vasta esperienza soprattutto nel mondo industriale e dell'alta finanza, Miccichè è nato a Palermo nel ‘50.
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Categorie: Fatti
Compensi senza crisi i big delle banche incassano 144 milioni
Venerdi 24 Marzo 2017 alle 10:01
Ferie pagate a peso d'oro. Buonuscite da mille e una notte. Più una pioggia di benefit, bonus d'ingresso per i nuovi arrivati e patti milionari di non competitività per i "veterani" dimissionati. Le banche italiane tra rischio bail- in, prestiti in sofferenza e tagli agli sportelli - battono in testa. Il barometro degli stipendi dei loro vertici resta invece (come sempre) sul bel tempo fisso: i supermanager degli otto maggiori istituti tricolori si sono spartiti nel 2016 oltre 144 milioni di compensi. La busta paga dei loro consiglieri d'amministrazione è cresciuta del 13,3%. E solo la drastica sforbiciata a poltrone e remunerazioni (dimezzate) generata dalla fusione Bpm-Banco Popolare è riuscita ad evitare che il Bingo dei banchieri di casa nostra fosse ancora più ricco.
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