Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 17:11
Dopo l'approvazione della "forchetta di prezzo" da 0,10 centesimi di euro a 3 euro per la quotazione in Borsa in prospettiva dell'aumento di capitale da 1,763 miliardi di euro di
Banca Popolare di Vicenza, alcune voci da Milano confermano
le prime indiscrezioni: sostengono che sarebbe stato raggiunto l'accordo tra l'ad della BPVi, Francesco Iorio, e i rappresentanti del Fondo Atlante per fissare la quota dell'azione a 10 centesimi di euro, il prezzo a cui, quindi, comprebbero sia gli investitori del Fondo Atlante che qualsiasi altro sottoscritore.
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Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 15:05
Tutti, o quasi, sanno ormai che il Fondo Atlante è quello attivato dalla Quaestio Sgr (Società di Gestione di Risparmio) per raccogliere una massa minima di 4 miliardi di denari "privati" (Cdp partecipa con 500 miloni come garante pubblico e morale dell'operazione di moral suasion del Governo verso gli investitori bancari, finanziari e assicurativi) da destinare per il 70% alla sottoscrizione di quote inoptate (non sottoscritte) nei prossimi aumenti di capitale delle banche malridotte (il primo preventivato e rimandato di qualche giorno, almeno..., è quello della Banca Popolare di Vicenza).
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Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 10:20
Alleghiamo la nota appena perventuta dalla Banca Popolare di Vicenza che dà conto, dopo il memorabile "Cda della forchetta" dello slittamento di fatto delle procedure per l'aumento di capitale da 1,763 miliardi a causa delle richieste della Consob sulla possibile Opa obbligatoria nel caso che Atlante divenga azionista di controllo e degli adempimenti autorizzativi ancora in essere. Commenteremo a breve questa nota che alla rabbia crescente dei soci beffati aggiunge i dubbi per i nuovi sulla realizzabilità dell'operazione che, come ha detto Iorio dopo il dissolversi della sue "soluzioni", non salverà la banca ma consentirà semplicemnte di provarci...
Banca Popolare di Vicenza. Su richiesta di Consob, Banca Popolare di Vicenza S.p.A. ("BPVi" o la "Banca") rende noto che, in data 18 aprile 2016, è stata informata della stipula - avvenuta in pari data - di un accordo tra UniCredit e Questio Capital Management SGR S.p.A., società unipersonale ("Quaestio"), promotrice del fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso denominato "Atlante" (il "Fondo Atlante")
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Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 00:39
Se solo a tarda sera di lunedì il consiglio di amministrazione della Popolare di Vicenza ha approvato la, a dir poco, "anomala" mega
forchetta di prezzo (da 10 centesimi di euro e 3 euro) l'atteso incontro di oggi, mercoledì 20 aprile, al Four Season di Milano per presentare l'aumento di capitale da 1,763 miliardi di euro e la contestuale quotazione in Borsa è saltato stasera sul tardi. La Consob non avrebbe, infatti, sciolto tutte le sue riserve, per lo meno procedurali, sull'operazione e a Iorio & c. toccherà lavoro supplementare per soddisfare le richieste di un organo di controllo del mercato che, come Bankitalia, con i suoi pressing e le sue imposizioni di questi giorni sta dimostrando quanto prima sia stato colpevolmente distratto se non assente.
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Lunedi 18 Aprile 2016 alle 09:13
"Popolari venete. Una soluzione alla milanese" titola
Il Corriere della Sera un lucido articolo di Stefano Righi che vi proponiamo di seguito, mentre ci sarebbe un'intesa di fatto secondo la quale il Fondo Atlante, di cui fanno parte Unicredit, Intesa, Cdp e varie altre istituzioni finanziarie e assicurative, tra cui Unipol, "si prenderebbe" Banca Popolare di Vicenza assumendosi al suo posto l'onere dell'inoptato e alleviando così l'impegno diretto sul quale Unicredit stessa aveva espresso forti perplessità , che unite a quelle di Intesa per il suo analogo impegno con Veneto Banca, hanno portato il Governo a promuvere gli accordi che hanno generato il fondo di salvataggio Atlante, privato ma con garanzie collaterali ben più ampe.
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Martedi 12 Aprile 2016 alle 23:03
Domani da parte di Atlante, il fondo messo in pista da Cassa Depositi e Prestiti su "sensibilizzazione" del governo, ci potrebbe essere il deposito presso le autorità di vigilanza della "
preautorizzazione per acquistare una partecipazione di maggioranza" nella prima delle banche di cui dovrà andare in soccorso, la Banca Popolare di Vicenza seguita a breve da Veneto Banca, la cugina corteggiata ma mai amata anche se con una salute meno cagionevole della Vicentina non avendo mai beneficiato degli "aiutini" di Banca d'Italia. Nel fondo, queste sono le altre notizie "venete", il Banco Popolare (di Verona), Cattolica (l'assicurazione veneta con partecipazioni incrociate con la Popolare di Vicenza) e Cariparo (la Fondazione di Padova e Rovigo) metteranno soldi.
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Giovedi 7 Aprile 2016 alle 09:36
«Gli incontri che si stanno succedendo con il ministro Padoan e il presidente del Consiglio sono finalizzati a trovare una soluzione il più possibile di sistema». Parola del viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti, che ha chiarito ieri come, dopo il summit fra i numeri uno (il premier Matteo Renzi, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, nonchè gli ad delle tre maggiori banche italiane, i vertici di Cdp e il presidente dell’Acri) il compito di arrivare al dettaglio delle soluzioni concrete spetti ai tecnici e i lavori siano in corso. «Facciamoli adesso lavorare» è dunque il consiglio del vice ministro.
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Giovedi 7 Aprile 2016 alle 09:36
È in dirittura d’arrivo l’aumento di capitale da 1,5 miliardi della Popolare di Vicenza, nonostante le condizioni di mercato non facili in particolare per le banche. Unicredit, unico garante dell’operazione, avrebbe infine sciolto le riserve sul collocamento. Tecnicamente ciò è avvenuto con l’estensione della garanzia sull’inoptato dal 30 aprile a metà maggio. Il 18 aprile dovrebbe esserci l’avvio del collocamento, una volta ottenuto l’ok Consob al prospetto, con la quotazione il 3 maggio.
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Martedi 5 Aprile 2016 alle 11:00
Mentre crescono i timori intorno alla Banca Popolare di Vicenza (Unicredit "aborre" l'aumento di capitale e la Consob "interroga" Iorio e Docetta mentre BPVi dà in pegno azioni Cattolica per avere liquidità ,...), un lettore, nel "suggerirci" un articolo ulteriore per la nostra rassegna stampa quotidiana*, "firma" una provocatoria richiesta di azione di reponsabilità , questa volta non solo contro il vecchio Cda, già e per ora almeno graziato dai soci facendo montare ire e sberleffi generali verso i "becchi e contenti", ma anche contro quello attuale accusato di... Leggete la lettera firmata.
"Egregio direttore, una diversa e nuova azione di responsabilità andrebbe proposta nei confronti del nuovo cda. Con il tergiversare con la azione di responsabilità verso i vecchi amministratori ha creato un enorme danno di immagine e conseguentemente di fiducia nella banca. Prova ne siano gli 8 miliardi di raccolta fuggiti a dicembre (un quarto del totale, è stato detto) e le difficoltà circa l’aumento...".
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Martedi 5 Aprile 2016 alle 09:26
I vertici della Popolare di Vicenza ieri in Consob. Una visita nella sede dell’authority guidata da Giuseppe Vegas che però non avrebbe avuto come tema l’aumento di capitale da 1,75 miliardi complessivi e la contestuale quotazione della banca, da poco diventata spa. Il ceo Francesco Iorio avrebbe invece ricevuto comunicazioni relative all’ispezione Consob in corso per le vicende della passata gestione targata Gianni Zonin. Ma non c’è dubbio che il dossier Vicenza in Consob sia caldo anche per la questione dell’ipo necessaria per portare il patrimonio (cet1) al livello del 10,25% fissato dalla Banca centrale europea. (
Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)
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