Finanza ed economia reale, un mondo a due velocità
Sabato 31 Ottobre 2009 alle 08:00Il dr. Giancarlo Marcotti* dal numero 169 di VicenzaPiù, da oggi in edicola, cura la rubrica ViPiù Economia&Mercati sul nostro settimanale e periodicamente farà interventi su www.vicenzapiu.com
Ecco il suo primo intervento sul nostro settimanale.
Come mai, nel pieno della crisi più grande del dopoguerra, i titoli delle Borse volano?
Dal fattore b (di barometro) all'effetto elastico, ecco i perché di uno dei paradossi dell'economia moderna
di Giancarlo Marcotti
Quella che stiamo vivendo è la più grande crisi economico/finanziaria del dopoguerra, una affermazione che vede concordi, praticamente all'unanimità , gli economisti dei cinque continenti.
Sulle motivazioni che hanno portato al disastro globale, che è sotto gli occhi di tutti, sono stati usati fiumi di inchiostro e non vogliamo aggiungere anche il nostro.
Sono diventati così di uso comune termini assolutamente sconosciuti soltanto un anno fa, dagli ormai celeberrimi Mutui subprime, agli oscuri CDO (Collateralized Debt Obligations) per non parlare poi dei misteriosi, e per questo ancor più pericolosi, CDS (Credit Default Swaps).
La crisi ha portato alla ribalta anche nuovi personaggi che sono diventati molto popolari. Uno su tutti il Professore della New York University, Nouriel Roubini, Bocconiano doc, al quale viene generalmente riconosciuto il merito di essere stato il primo ad aver previsto, più di due anni fa, l'attuale crisi.
Roubini è diventato così una specie di "Guru", conteso a suon di migliaia di dollari dalle TV di tutto il mondo.
Peccato che da allora non ne abbia più azzeccata una.
Non intendiamo dilungarci in questa sede, ma dei sedicenti Guru che ciclicamente emergono in campo finanziario (anche in possesso di titoli accademici), vorremmo tornare a trattare più diffusamente in una prossima occasione.