Patto per Vicenza, un nuovo inizio? No
Giovedi 13 Agosto 2009 alle 08:00Gentile direttore,
ho letto l'articolo sul vostro giornale del 18 luglio riguardo al Dal Molin ed al patto per Vicenza con il suo commento. Se mi è concesso di poter esprimere una mia opinione, non mi trovo d'accordo con i suoi colleghi quando affermano "americani padri padroni", che è una base di guerra e ci viene imposta. Premettendo che già dalla prima amministrazione c'è stata, purtroppo, poca informazione e quella poca non è stata adeguatamente spiegata come giusto che fosse per capire a fondo come stanno realmente le cose, perché la gente potesse capire senza fare giri e raggiri o dare delle informazioni distorte come si è potuto verificare in questi tre anni.
Se non erro il progetto è stato presentato sia al sindaco che al prefetto dall'on. Costa, dove spiega dove, come e in che modo verrà costruito; e da quel che mi ricordo (se non erro), non mi sembra ci siano palazzi a nove piani ed un ammassamento di cemento con fondamenta profonde da provocare lo tsunami o un effetto Vajont, ma invece (se mi è concesso), quasi un complesso residenziale (come quello del Villaggio), con abitazioni non più alte di quattro piani se non anche meno, ospedale, università e tanto verde per il ricongiungimento della 173 brigata; e sono tremila (faccio presente che l'allora aeroporto ne conteneva cinquemila e chissà come mai l'impatto ambientale o la falda acquifera non passavano neanche per l'anticamera del cervello).