Dibattito al Cuoa: Wall Street, la stangata
Mercoledi 6 Gennaio 2010 alle 21:16Fondazione Cuoa       Â
Cosa abbiamo imparato per non perdere più soldi
di Gianfilippo Cuneo e Fabio Tamburini
18 gennaio 2010, ore 17.30, Villa Valmarana Morosini, Altavilla Vicentina (VI)
La crisi economica e finanziaria è stata devastante e molto, in proposito, è stato scritto. Nonostante ciò non è ancora chiaro cosa sia davvero successo. A ricostruire l'involuzione che ha prodotto una delle crisi finanziarie più devastanti di tutti i tempi ci prova un appassionante libro intervista. Gianfilippo Cuneo, uno dei consulenti d'impresa più conosciuti e ora gestore di fondi d'investimento, risponde alle domande di Fabio Tamburini, direttore dell'agenzia di stampa Il Sole 24 Ore Radiocor, sul crollo del capitalismo finanziario e sui peccati capitali commessi dalle principali banche d'affari, dalle agenzie di rating, da revisori, autorità di controllo e dai cosiddetti consiglieri indipendenti.
A seguire un dibattito sugli effetti e gli orizzonti aperti dalla crisi economico-finanziaria.
Partecipano alla tavola rotonda oltre agli autori del libro il Presidente della Fondazione CUOA Vittorio Mincato e il Presidente della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin.
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Dibattiti: Popoli in fuga
Sabato 5 Dicembre 2009 alle 15:51PD Montecchio Precalcino
Vent'anni fa il muro di Berlino cessava di esistere.
In una notte del 1989 la barriera, costruita decenni prima dai sovietici, veniva abbattuta dalla spinta democratica dei cittadini tedeschi.
Nel giro di un anno, una utopia - la riunificazione delle due germanie - diventava realtà per la volontà politica dei governanti come Kolh e la lungimiranza di statisti come il capo dell'allora Unione Sovietica Mikail Gorbaciov, che preso atto di una sfida perduta contro l'altra superpotenza, gli Stati Uniti, ha preferito guardare alle libertà dei popoli che continuare a combattere contro di esse. Ma nel mondo i muri continuano a dividere.
L'elenco è lungo: dalla enclave spagnola in Marocco alla barriera tra gli Stati Uniti e il Messico, Dalle due Coree alle tensioni tutte europee di Cipro fino alla più dura e sanguinosa barriera mediorientale della Palestina. Un problema che ci riveste di responsabilità in quanto queste genti tentano la salvezza, pagandola anche a caro prezzo, spesso costretti a migrare in altri stati come l'Italia.
L'attuale legislatura italiana tende solo a criminalizzare l'altro come fonte di insicurezza sociale?
Può anche esistere questo problema, ma servono distinzioni e comprensioni. Il titolo della serata " Popoli in Fuga, incontro-dibattito sui conflitti che dividono e ci dividono " sottolinea la necessità di discutere questi temi così lontani, ma così vicini a noi.
A Montecchio Precalcino giovedì 10 dicembre dalle 20,30
centro culturale Teatro Ex Acli di Preara
si aprirà un dibattito con il tema la questione israelo-palestinese: è possibile la pace tra i due popoli?
Ospiti del confronto sono Amin Nabulsi, rappresentante dell'Unione Ingegneri Palestinesi in Italia e Gadi Luzzato, docente di Cà Foscari di Venezia e rappresentante della Comunità ebraica di Padova.
I due relatori si confronteranno in un dibattito aperto per suggerire con il dialogo una alternativa di pace rispetto alle tensioni militari e sociali attuali.
In apertura del dibattito verrà proiettato un montaggio di video diversi comprendenti porzioni di un documentario del 1973, all'indomani della guerra dei Sei Giorni avvenuta nel 1969, proveniente dalle Teche Rai e uno spezzone della situazione attuale nel 2009 in Palestina realizzato da Nandino Capovilla e Piero Fontana.
Ad aprire i lavori sarà un intervento del coordinatore provinciale del Pd di Vicenza Federico Ginato
Collaboratori dell'iniziativa culturale, organizzata dal circolo del Pd di Montecchio Precalcino, con il sostegno della segreteria provinciale, sono Michela Chimetto e Tiziano Bellin che hanno contribuito a rendere possibile questo dibattito.
N.b. il centro culturale del teatro Ex Acli della frazione di Preara a Montecchio Precalcino è un piccolo teatrino di 100 posti.