Archivio per tag: Decreto interpretativo

Categorie: Politica, Eventi

Sì alle regole, no ai trucchi: sabato a Mestre

Martedi 9 Marzo 2010 alle 22:36

Partito Democratico Veneto          

"Sì alle regole, no ai trucchi". Sabato il Pd in piazza a Mestre

Il 13 marzo, alle 17, manifestazione in piazza Ferretto con Rosy Bindi, Bortolussi e Orsoni.

"Sì alle regole, no ai trucchi". Contro il decreto salva-liste, il Partito Democratico del Veneto scende in piazza, insieme alle altre forze del centrosinistra, "per la democrazia e per il lavoro". L'appuntamento della manifestazione regionale è per sabato 13 marzo, alle ore 17, in Piazza Ferretto a Mestre (VE).
"Facciamo appello a tutti i cittadini veneti, per dare tutti insieme un segnale forte al Governo. Quel giorno una stessa voce si alzerà da tante piazze d'Italia. Per dire no alla "democrazia" di chi cambia le regole non perché è giusto farlo, ma solo perché gli fa comodo. Perché le leggi sono uguali per tutti e chi si candida al governo delle regioni dovrebbe essere il primo a rispettarle. Perché la vera urgenza, in questo paese, non è difendere il premier dai processi a cui vuole sottrarsi, ma dare risposte vere e concrete alla crisi economica".
Alla manifestazione di Piazza Ferretto interverranno Rosy Bindi, presidente del Partito Democratico e vicepresidente della Camera, Giuseppe Bortolussi, candidato alla presidenza della Regione Veneto, e Giorgio Orsoni, candidato a Sindaco di Venezia.

 

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Categorie: Politica

Stop ad azzeccagarbugli, problemi sono reali

Martedi 9 Marzo 2010 alle 18:06

Roberto Ciambetti   

Ciambetti: "Basta con gli Azzeccagarbugli! Pensiamo ai problemi reali dei cittadini"

Roberto CiambettiCon probabilità il nomignolo Azzeccagarbugli deriva dal lombardo zaccagarbùj, cioè attaccabrighe, quasi a voler segnare il sottile confine, solo in apparenza contraddittorio, segnato dalla legge: da una parte essa tutela i diritti dei cittadini e sancisce obblighi o doveri ai quali tutti devono attenersi; dall'altra può offrire il destro ad atteggiamenti aggressivi di chi, appellandosi alla norma, forza o esaspera situazioni. Contrapposizione ben nota se già Terenzio spiega in una sua nota commedia come "Ius summum saepe summa est malitia", affermazione che oggi ritorna alla mente davanti alle polemiche sulla presentazione delle liste in Lazio e i ricorsi presentati da Emilia e Toscana contro il noto decreto interpretativo che il governo ha varato venerdì scorso e che, come ha notato Roberto Maroni, non può sostituirsi al pronunciamento del Tar.
Non sarò tra coloro che prendono la parola sull'intricatissimo caso laziale: il commento di Umberto Bossi, "dilettanti allo sbaraglio", basta e avanza.

Tuttavia devo sottolineare con forza come le prime pagine di (quasi) tutti i giornali diano l'idea che l'attenzione del Paese sia tutta presa tra la lista Polverini e gli Oscar; in queste ore, in questi giornali, il veneto è Mauro Marin, castellano al pari di Giorgione ma con ben diversa notorietà rispetto al grandissimo pittore di Castelfranco. Noi, che viviamo in Veneto abbiamo una percezione diversa della realtà e del ruolo che deve avere la nuova politica nella Regione che verrà.
La politica non dovrà essere la litigiosità di partiti che sembrano ancor oggi, per rimanere in territorio manzoniano, i polli di Renzo, quelle bestiole "le quali intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una con l'altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura".

Buona parte dell'Italia, decisamente unita in questo, ha ben altro a cui pensare che a quelli che sembrano sempre più battibecchi da pollaio: le rate che scadono, le bollette, il posto di lavoro, la fabbrica che chiude, la banca che esige il rientro immediato del credito concesso, la concorrenza spietata e sleale di quei concorrenti che se ne infischiano di diritti umani, di infanzia violata, di tutela dell'ambiente e così, privi di ogni costo sociale, immettono nel mercato merce e prodotti d'ogni genere, comprese derrate alimentari sulle cui caratteristiche igienico-sanitarie è talvolta lecito dubitare...

Alberto Orioli, nel Sole24Ore di martedì 9 marzo, ha colto tutta la drammaticità del contrasto tra l'Italia reale e quella della politica, non diversamente da Ario Gervasutti che domenica scorsa nel suo editoriale nel Giornale di Vicenza non ha lesinato critiche a destra come a sinistra.

E' vero purtroppo: c'è una Italia fondata sui cavilli. C'è anche una Italia fondata sul lavoro, come dice la Costituzione, che crede nei valori del lavoro e che lotta per difendere il lavoro e che muore, magari, come accade a troppi operai, come capita anche a quei piccoli imprenditori che in Veneto non reggono alla vergogna del non riuscire a pagare stipendi e creditori.

Ecco allora che, da piccolo politico di provincia figlio del mondo del lavoro, dico che dobbiamo dare a questo Veneto del lavoro una nuova possibilità. Non un nuovo cavillo cui appigliarsi ma scelte vere quanto coraggiose.

La nuova politica deve nascere da qui, da una nuova generazione che, da destra come da sinistra, vuol farla finita con gli azzeccagarbugli; dobbiamo ripartire da una nuova generazione che ha capito che i tempi sono cambiati, che la grande crisi economica di questi anni ha trascinato via con sé lo yuppismo e il consumismo sfrenato.

Per questo c'è bisogno di un cambio di rotta, di una svolta epocale.

A destra come a sinistra: o cambia la politica o i nuovi scenari, i nuovi attori e protagonisti della globalizzazione ci travolgeranno cambiandoci forse per sempre.


Roberto Ciambetti
Presidente Gruppo consiliare Lega Nord Veneto

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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