SPV: crollo nel cantiere SIS nella ZI di Castelgomberto. CoVePA: "compromesso" anche il torrente Poscola, situazione grave
Lunedi 11 Settembre 2017 alle 20:47 Oggi dopo le 14 si è verificato un crollo devastante nel cantiere di SIS nella zona industriale di Castelgomberto. È crollata la volta della galleria della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) al suo imbocco in Valle dell'Agno, scrive nella nota che pubblichiamo Massimo Follesa portavoce CoVePA ovest VI. Si tratta dei primissimi metri che si inabissano della Valle di Priabona, in direzione est, provenendo in trincea profonda 15 metri da Brogliano. Il fondo del torrente Poscola e oltre 40 metri di argine sono piombati 25-30 metri più in basso alla base del tunnel di quasi 7 km, il più grande della della Montecchio-Spresiano. La situazione è apparsa subito gravissima, dato il nervosismo delle maestranze e dei tecnici che tentavano di impedirci di documentare lo stato dei fatti (qui la photo gallery).			
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			Oggi dopo le 14 si è verificato un crollo devastante nel cantiere di SIS nella zona industriale di Castelgomberto. È crollata la volta della galleria della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) al suo imbocco in Valle dell'Agno, scrive nella nota che pubblichiamo Massimo Follesa portavoce CoVePA ovest VI. Si tratta dei primissimi metri che si inabissano della Valle di Priabona, in direzione est, provenendo in trincea profonda 15 metri da Brogliano. Il fondo del torrente Poscola e oltre 40 metri di argine sono piombati 25-30 metri più in basso alla base del tunnel di quasi 7 km, il più grande della della Montecchio-Spresiano. La situazione è apparsa subito gravissima, dato il nervosismo delle maestranze e dei tecnici che tentavano di impedirci di documentare lo stato dei fatti (qui la photo gallery).			
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			Nel 2009 crollo dei fatturati industriali
Venerdi 19 Febbraio 2010 alle 19:02
"Il 2009 si è rilevato un disastro per il fatturato dell'industria italiana", fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO con un crollo del 18,7% rispetto al 2008 e gli ordinativi colati a picco del 22,4%. Un dato comunicato dall'Istat precisando che si tratta dei peggiori cali da quando viene registrata la serie storica, ovvero almeno dal 2000.
Unico mese positivo risulta essere dicembre, con la ripresa degli ordini dell'industria facendo fa registrare un +4,7% rispetto a novembre e +10,1% rispetto a dicembre 2008. Sempre considerando l'intero 2009 il fatturato totale dell'industria è calato del 17,4% sul mercato interno e del 21,6% su quello estero. Analogo andamento per gli ordinativi totali: quelli nazionali sono calati del 21,7% e quelli esteri del 23,7% rispetto all'intero 2008. Per quanto riguarda i diversi settori di attività economica il calo più forte ha riguardato, sempre nell'intero periodo gennaio-dicembre 2009, il settore della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-34% tendenziale). Male anche la fabbricazione di coke e petroliferi raffinati (-27,6%), macchinari (-22,9%), e la fabbricazione di apparecchiature elettriche e per uso domestico (-21,6%). Hanno "contenuto le perdite" i settori della produzione di prodotto farmaceutici (rispetto al 2008 hanno perso solo lo 0,3%), e l'industria alimentare (-4% tendenziale).
Il forte rimbalzo degli ordini, sia su base mensile che su base annua, è merito soprattutto del buon andamento sul mercato estero: rispetto a novembre 2009, gli ordini per l'estero sono infatti aumentati dell'8,4% (+2,8% quelli nazionali), mentre su base annua l'incrementi degli ordinativi per l'estero è stato addirittura del 15,9%, rispetto al +6,8% degli ordini destinati al mercato nazionale. La risalita è definita "nettamente positiva" dai tecnici dell'Istituto di Statistica, anche considerando l'ultimo trimestre del 2009: +5,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Considerando i diversi settori di attività economica, gli ordini delle aziende che fabbricano mezzi di trasporto hanno segnato un vero e proprio "boom" rispetto a dicembre 2008: +51,8%. Bene anche la fabbricazione di computer (+49,9% su base annua). Ancora in calo, invece, gli ordini per la fabbricazione di apparecchiature elettriche (-4,6%) e quelli per la fabbricazione di macchinari (-3,6% rispetto a dicembre di un anno fa).
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