Crocifisso ipocrita
Giovedi 5 Novembre 2009 alle 12:34Togliamoli tutti, i crocifissi. Togliamoli dalle scuole e, già che ci siamo, anche dalle nostre case. E non perché danno fastidio a qualche musulmano troppo integralista o a qualche italofinlandese troppo sensibile. Togliamoli semplicemente perché non hanno più senso.
L'annosa questione del crocifisso nei luoghi pubblici, riaccesa adesso dall'ultima sentenza della corte europea per i diritti dell'uomo, è indubbiamente complessa. Chi chiede di toglierli osserva che, in una stato laico e in una scuola pubblica, la presenza di un simbolo religioso c'entra poco o nulla, ed è difficile dargli torto. D'altro canto si può sostenere, con altrettanti buoni argomenti, che il crocifisso nella nostra società ha un valore culturale, prima ancora che religioso. Piaccia o non piaccia, la nostra storia, la nostra cultura, il nostro universo di valori si sono plasmati anche, se non soprattutto, con il contributo (e a volte con lo scontro) della cultura cristiana e delle sue istituzioni. Pescando un esempio dal mondo della scuola, come potremmo pensare di spiegare Dante, Michelangelo o Galileo, senza considerare cosa ha voluto dire per loro il cristianesimo?
Un crocifisso al Municipio di Montecchio
Mercoledi 4 Novembre 2009 alle 20:10
Il Sindaco Milena Cecchetto aveva già dato disposizione per l'acquisto di quattro nuovi crocifissi, due dei quali sono già in sede
Sarà messo un grande crocifisso all'entrata del Comune.
Questa è la risposta dell'Amministrazione Comunale di Montecchio Maggiore alla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.
Già fra i primi atti del suo insediamento il Sindaco Milena Cecchetto aveva dato disposizioni agli uffici per l'acquisto di quattro nuovi crocifissi, da collocare in sala giunta e sala consiliare, nonché nella sala assessori e nel proprio ufficio.
«Il crocifisso nelle scuole non si tocca perché rappresenta le radici della nostra civiltà , uno dei simboli del nostro paese. E in difesa di questi valori, diciamo no alla decisione della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo: come Comune di Montecchio Maggiore abbiamo già acquistato quattro crocifissi che sono stati messi nei locali utilizzati dai nuovi amministratori. E ne prenderemo degli altri, che daremo in dono nelle scuole del nostro territorio». È quanto dichiara il sindaco Milena Cecchetto.
«Questo gesto - conclude Cecchetto - è necessario proprio per difendere ciò che per noi e per il nostro paese è simbolo di un'antica tradizione, alla base dei nostri valori. Chi vuole eliminarlo non lo fa per dare spazio alla laicità , bensì solo per aprire la strada ad altre forme di espressione religiosa, dietro le quali si nasconde una chiara volontà di annientare le nostre tradizioni e la nostra storia».
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Berlato sulla sentenza della Corte Europea
Martedi 3 Novembre 2009 alle 18:17On. Sergio Berlato
on. Sergio Berlato sulla sentenza della Corte europea sul divieto di esporre il crocifisso nelle aule scolastiche
Una sentenza della Corte europea dei diritti dell' uomo - a seguito di un ricorso presentato da una madre padovana - ha stabilito che i crocifissi cattolici vadano tolti dalle aule scolastiche perché rappresentano una violazione al diritto dei genitori di educare i figli secondo le loro convinzioni.
" E' una sentenza fortemente ideologizzata soprattutto se vista nel suo significato più profondo che è quello di disconoscere la cultura, la storia e la tradizione di un intero paese" è quanto dichiara l' on. Sergio Berlato europarlamentare del PDL e Vice Coordinatore della federazione Provinciale PDL Vicenza .
"Il crocifisso" - continua l' on. Berlato - " è un simbolo che non crea discriminazioni di sorta e sta a rappresentare una vera e propria rivoluzione che ha inciso un profondo solco nella storia dei popoli europei e ha diffuso nel mondo l'idea di un rapporto tra gli esseri umani basato sul rispetto e sulla pari dignità ."
" Disconoscere tutto questo e giungere a simili decisioni vuol dire mettere in discussione la coscienza di un Popolo. Prendo ad esempio la mia regione, il Veneto, ma come essa tutta l' Italia ed anche gran parte dell' Europa, dove il sentimento cristiano, inteso come cultura e non solamente come professione di fede, ha accompagnato lo sviluppo, la crescita e la formazione della sua gente".
"Cosi facendo" - conclude l' europarlamentare - " non si garantisce il diritto delle minoranze a veder rispettata la propria dignità e le proprie usanze ma si colpisce un simbolo che rappresenta,al contrario dell' integralismo religioso, un messaggio universale di pace e non lede alcun diritto altrui. Credo che qualsiasi persona di buon senso a prescindere dalla professione di fede lo riconosca e mi auguro che i ricorsi presentati dal nostro Paese trovino pronto accoglimento a tutela e garanzia del rispetto della nostra identità ".
Ufficio stampa
On. Sergio Berlato
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Sì al crocifisso nelle scuole
Martedi 3 Novembre 2009 alle 18:13On. Mara Bizzotto
L'on. Mara Bizzotto contro la sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo
"MACROSCOPICA IDIOZIA PROIBIRE IL CROCIFISSO NELLE SCUOLE"
"Continueremo sempre ad esporre questo simbolo della nostra storia e dei nostri valori in ogni scuola ed edificio pubblico"
anche la risoluzione sulla libertà di stampa in Italia ed in altri Stati membri presentata dai gruppi di centrosinistra. Nel testo si denunciavano in particolare anomalie nel caso italiano e pressioni da parte del governo contro i media italiani ed europ
"Proibire il crocifisso nelle nostre scuole è una macroscopica idiozia. Facciano pure le sentenze che vogliono: noi continueremo sempre e comunque ad esporre il crocifisso in ogni scuola e in ogni edificio pubblico, e non ci piegheremo a chi vorrebbe distruggere la storia, le tradizioni e i valori più profondi del nostro Paese e dei nostro popolo".
Queste le dure parole della parlamentare europea della Lega Nord, Mara Bizzotto, sulla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'uomo di Strasburgo che si è espressa contro la presenza del crocifisso nelle scuole italiane.
"Si tratta di una sentenza sbagliata e pericolosa, che dimostra una volta di più come l'Europa sia distante dai sentimenti e dalla volontà popolare -continua l'onorevole Mara Bizzotto- Noi siamo orgogliosi delle nostre radici cristiane, e diciamo no ad un'Europa in preda ad un deleterio laicismo che vorrebbe annientare la nostra identità ".
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