Solidarietà a VicenzaPiu.com da Sinistra Ecologia e Libertà
Lunedi 7 Marzo 2011 alle 11:03Ciro Asproso, Sel, Sinistra Ecologia e Libertà - La vicenda che vede coinvolti l'on Filippi con la sua Società (AF 99), l'Immobiliare ARCO e il CIS di Montebello, per quanto oscura e politicamente sospetta, è tuttora al vaglio della Magistratura e non può essere oggetto, da parte nostra, di alcun giudizio preventivo. Tuttavia, avvertiamo l'obbligo morale di esprimere piena solidarietà al Direttore Coviello, a Marco Milioni e a tutta la redazione di Vicenzapiù, per la deprecabile censura occorsa al loro settimanale online, in relazione al caso Cis-Filippi.
Continua a leggereVeneto, l'indice dei libri: la censura secondo Massimo Carlotto
Sabato 5 Febbraio 2011 alle 22:15Continua a leggere
Reporters sans frontières: il "kit anticensura web"
Domenica 27 Giugno 2010 alle 17:16Parigi - L'idea è venuta dopo gli arresti a raffica di blogger durante le proteste in Iran. Senza contare i dissidenti cinesi pedinati, perseguitati, incarcerati per aver mandato una mail di troppo. Cosi' è nato il kit per navigare «sicuri» su Internet. E in maniera del tutto anonima. E' la nuova iniziativa di Reporters sans frontières a disposizione di dissidenti politici, giornalisti e blogger in Paesi a rischio, dove la censura è sempre in agguato. Obiettivo: inviare articoli, dati, racconti in presa diretta senza essere intercettati. Continua a leggere
Cominciano subito anche contro ... i sussurri
Venerdi 2 Aprile 2010 alle 18:24
Secondo i dati ISTAT il rapporto deficit/pil sale al 5,2%. È il dato peggiore dal 1996. Nel 2008 era al 2,7%. La disoccupazione in Italia (stima di febbraio 2010) sale a 8,5%, con una crescita di 1,2 punti percentuali rispetto a febbraio 2009. La disoccupazione giovanile è particolarmente preoccupante: 28,2%. Il 7,6% in più rispetto alla media dei 27 paesi dell'Unione Europea. È il risultato di una politica che penalizza il lavoro e lo rende sempre più precario. È il risultato di scelte che prevedono, con l'aumento dell'età pensionabile, più lavoro per gli anziani, meno lavoro per i giovani e sempre minori diritti per tutti. Chi deve lavorare diventerà sempre più ricattabile. Una situazione disastrosamente senza futuro.
Intanto
1. I due nuovi "governatori" leghisti di Veneto e Piemonte annunciano che si opporranno all'uso della pillola RU486. Zaia dichiara "Per quel che ci riguarda non daremo mai l'autorizzazione a poter acquistare e utilizzare questa pillola nei nostri ospedali". Cota dice "Sono pronto a farla rimanere nei magazzini". Il Vaticano chiede, la Lega "trionfante" (nelle elezioni) risponde, il Vaticano ringrazia. Alla faccia dell'autonomia e dell'indipendenza.
2. Il procuratore aggiunto di Milano, Pietro Forno, che sta indagando su casi di pedofilia, dichiara (in un'intervista a il Giornale): "Nei tanti anni in cui ho trattato l'argomento non mi è mai arrivata una sola denuncia, né da parte dei vescovi né da parte dei singoli preti e questo è un po' strano", aggiungendo che "la lista dei sacerdoti inquisiti per reati sessuali non è corta", ma in nessun caso la denuncia è partita dall'ambiente ecclesiastico, bensì dai familiari delle vittime "dopo che si sono rivolti all'autorità religiosa e questa non ha fatto assolutamente niente". Immediatamente il ministro Alfano manda gli ispettori a "verificare" il comportamento della procura di Milano. E il deputato PDL Maurizio Lupi attacca dicendo che "le parole di Forno sono gravissime e assolutamente fuori luogo ... È ora di smetterla con questi attacchi strumentali che, colpendo la Chiesa, minano le basi stesse della nostra società ". A proposito, ma l'Italia non dovrebbe essere uno stato laico?
3. Il direttore di TG1 Minzolini, subito dopo il risultato elettorale, solleva dall'incarico di conduttori al Tg1 tre giornalisti "per dare un segnale di cambiamento": Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso. Il "caso" vuole che i tre giornalisti rimossi non avevano firmato una lettera in favore del direttore (che aveva dato la notizia non vera dell'assoluzione dell'avvocato Mills, che invece era stato "prescritto"). La giornalista Maria Luisa Busi rilascia un'intervista a Repubblica nella quale esprime critiche e preoccupazioni sulla situazione della RAI. Dopo poche ore riceve una lettera di richiamo da parte dello stesso Minzolini.
Dopo aver incassato il risultato elettorale, "lorservitori" sentono forte il richiamo di "lorpadroni" e dimostrano loro gratitudine iniziando subito la "normalizzazione". Stiamo scivolando verso un regime al quale danno fastidio le voci di dissenso, anche i sussurri. Per quanto ci riguarda continueremo a gridare.
Giorgio Langella, Federazione della Sinistra, Prc, PdCI
Il Pnv di Panto censurato dai media veneti
Venerdi 26 Marzo 2010 alle 15:45
Riceviamo da Sabrina Tessari, candidata del Pnv e sua responsabile della comunicazione, e pubblichiamo.
Sicuramente un giornalista, nonchè direttore come Lei, avrà compreso che non siamo assolutamente razzisti, xenofobi o qualt'altro, anzi. Credo abbia visto il nostro statuto. Chi lavora e vive in Veneto è Veneto, anche lo straniero inserito. L'anno scorso nel nostro gruppo c'era anche Angela Cristina Silva de Oliveira tragicamente scomparsa con l'Air France lo scorso anno, era brasiliana, una persona eccezionale, colta, sensibile. Abbiamo scritto insieme parte del programma presentato per le elezioni provinciali di Venezia: una grave perdita.
Ricordiamoci inoltre che siamo un popolo di emigranti da sempre, e presto prevedo nuove ondate migratorie verso migliori lidi.
La nostra soluzione è semplicemente dettata dal vuoto che ci propinano da anni e dall'impossibilità oramai di vivere dignitosamente, liberi in un paese democratico.
Esempio, che sicuramente visto il suo mestiere, conosce meglio di noi:
Ieri a San Donà di Piave (VE) abbiamo organizzato un incontro con la cittadinanza. Da lunedì La Nuova Venezia, Il Gazzetino di Venezia, Il Corriere Veneto e La Tribuna di Treviso erano a conoscenza di ciò. Risultato? Nemmeno due righe informative sull'incontro. Libertà di espressione? Comunicazione?
Per quanto riguarda la mia amica caduta ... nessuna comunicazione dai giornali sul fatto che fosse una nostra collega ... ed il suo nome è stato continuamente riportato sui giornali nelle liste sulle quali era candidata, che dire? Non ci sono parole.
Che tristezza.
Un saluto
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Quadro da 18 mld di euro: liberi di valutare
Giovedi 18 Marzo 2010 alle 22:58Redazione di VicenzaPiù             Â
Abbiamo ricevuto, e con noi tutti i media locali, una nota e una foto, che lo stesso autore, Silvano Giometto, definisce opera di umorismo.
Abbiamo riflettuto un attimo se pubblicarle o no, ma in una fase storica del nostro Paese in cui la censura (o la volontà di condizionare l'informazione, fate voi) sembra prevalere sulla libertà di espressione, l'attimo è bastato per decidere di pubblicare il tutto, come d'altronde facciamo sempre per documenti realmente o apparentemente più ‘seriosi', purchè non istighino alla violenza.
Lasciamo, quindi, ai lettori i compiti loro propri.
Prima di tutto decidere se leggere e vedere (nota e foto) o no, perché pubblicare non vuol dire obbligare a leggere.
Poi, se si legge e si vede, decidere di sorriderne o di condannarle o di riflettere dei perché e di come nascano certe espressioni.
E, infine, se vogliono, perché sulle nostre testate si può (liberamente), decidere se commentarle.
Allego recensione umoristica e fotografica del dipinto da 18 miliardi di euro.
Cordiali saluti,
Silvano Giometto
Il quadro simbolo della pittura vicentina, la "summa" di tutti i quadri sta per essere donato al Comune di Vicenza.
Si tratta di un'opera dipinta da Silvano Giometto nei primi giorni del 2010.
Un capolavoro pittorico di una bellezza pressoché inesauribile.
Un piacere per lo spirito e per gli occhi.
Uno splendore modellato da ricercate e raffinate pennellate capaci di sussurrare e interpretare nella loro precisa scelta allegorica e moralistica il periodo in cui la città di Vicenza ha vissuto tragicamente e disperatamente una amministrazione comunale fortemente inadatta al modello sociale ed economico richiesto per la Vicenza del futuro.
Il quadro ha un valore di 18 miliardi di euro ma al Comune di Vicenza sarà donato per 16 miliardi e mezzo con la sola condizione che sia esposto in sala Bernarda, alle spalle dello scranno del Presidente del consiglio comunale affinché questo messaggio artistico e universale possa imprimersi sulle future generazioni e ricordare «ab aeternum» i danni che possono essere causati quando si vota una "casata" di partiti programmati per gestire, forse tra vergogna e delusione, una porcheria in stile "No Dal Molin".
Il prezzo di 18 miliardi di euro (poi scontati) può sembrare elevato ma in realtà è solo un miliardo in più del valore del quadro più costoso mai venduto al mondo(ritratto dell'artista senza barba di Van Gogh)
Si dice che Giometto non sia un granché come pittore o disegnatore.
Ma pure Van Gogh non sapeva dipingere né disegnare.
Il fatto non deve creare sorprese, perché anche in Parlamento molti deputati e senatori non conoscono la Costituzione.
Quindi, se si giustifica che a Montecitorio i parlamentari non conoscono la Costituzione e che l'opera pittorica più venduta al mondo sia stata colorata da un Van Gogh che non sapeva né dipingere né disegnare, non c'è alcun motivo per stupirsi che questo olio di Giometto valga 18 miliardi di euro.
Non appena il Comune di Vicenza avrà versato sul conto corrente n. 2773100 della RoyalBankSecurities di Palo Alto, CA 94304 intestato a Silvano Giometto la somma di 16 miliardi e mezzo di euro, in Piazza dei Signori a Vicenza, in una spettacolare cerimonia, vi sarà la consegna del dipinto che con questa donazione celebrerà la futura identità storica fra arte e le debolezze della comunità politica locale perché si possa dire in futuro, in un sussulto di orgoglio e dignità :
"Pazienza. Non importa se molti politici sono dei pirla, l'importante è che Vicenza sia la città con il più bel capolavoro pittorico al mondo"