Festa Provinciale dell'Atletica 2010
Domenica 10 Gennaio 2010 alle 14:31
Festa sobria ma ricca di sostanza nella saletta della sede del CONI di via Trento ieri sabato 9 gennaio. Almeno 200 ragazzi con genitori ed appassionati hanno voluto testimoniare il loro apprezzamento per il lavoro di tecnici, giudici e dirigenza FIDAL provinciale presente al completo con il presidente Luigi Cerin ma soprattutto applaudire i ragazzi i cui risultati fanno del movimento atletico di Vicenza un DOC nel panorama nazionale.
Dal buio della notte dei tempi è tornata in auge la festa dell'atletica provinciale per celebrare i risultati e mettere sotto i riflettori i talenti dell'atletica vicentina che guarda ai giochi del 2016 di Rio de Janeiro.
Festa per i giovanissimi ma anche per i veterani mentre per i campioni di oggi (Matteo Galvan per intenderci) l'incombenza cade sulla federazione regionale.
"L'atletica vicentina attraversa un buon momento - ha sottolineato il presidente del CONI Umberto Nicolai - anche se bisogna tener presente che i risultati non debbono essere eccessivamente sottolineati per non caricare troppo i ragazzi. Il movimento vicentino è vivo e dinamico grazie al lavoro impagabile di tanti volontari".
Nicolai ha poi stimolato i ragazzi ad approfittate del Bonus in denaro che il CONI mette loro a disposizione inoltrando attraverso la rispettiva società sportiva la domanda di adesione.
Stessa linea anche per il presidente regionale Paolo Valente che ha apprezzato molto l'iniziativa di Vicenza auspicando che possa proseguire negli anni.
Il presidente provinciale Luigi Cerin ha precisato che l'attività della sua federazione privilegia il vivaio sino ai 16 anni ed ha quindi sottolineato come i premiati della serata siano soltanto i ragazzi che hanno battuto il record provinciale che a Vicenza significa una quasi consacrazione nazionale. Non per nulla in prima fila erano seduti ben 3 campioni italiani under 16 che pure hanno sbriciolato il record provinciale: Ottavia Cestonaro (CSI FIAMM Vicenza) addirittura in ben 4 specialità (lungo, triplo, 80 m ad ostacoli e 300 piani) tant'è che si è faticato riportarli nella targa premio assegnatale e campioni italiani sono anche Emma Agugiaro (GAB) nelle prove multiple e Michele Scolaro (Novatletica Schio) nei 1000 metri piani.
I primi ad essere applauditi sono stati i più piccoli, la categoria esordienti, per i quali la FIDAL vicentina organizza un campionato, il trofeo del Presidente. Tra loro già spicca il nome di Lorenzo Pegoraro (CSI FIAMM), figlio d'arte che ha ottenuto un punteggio stratosferico. Al femminile Lucia Saugo (ASI Atletica Breganze) ha fatto doppiamente festa perché sul palco è stata chiamata anche la sua società che taglia il traguardo dei 30 anni ma soprattutto per aver sopperito alle difficoltà impiantistiche di Bassano e Vicenza facendosi carico di organizzare le gare del calendario provinciale.
Negli under 14, la categoria ragazzi, Emanuele Nardi (CSI Fiamm) ha scagliato il giavellottino a quasi 67 metri ma è nei cadetti che Vicenza ha fatto sfracelli grazie al trio summenzionato ed inoltre con Gloria Bizzotto (Atl. NEVI), Francesca Bellon (CSI FIAMM), Federica Del Buono (CSI FIAMM), Andrea Geremia (Marconi Cassola) ed Alessandro Cecchin (Atl. NEVI), capaci nell'impresa di far vincere il tricolore al Veneto a spese della plurititolata Lombardia.
Non c'è da sorprendersi dunque se come in questa stagione, dati alla mano, ben 15 atleti, delle categorie immediatamente superiori abbiano vestito la maglia azzurra.
Un premio strameritato anche al giudice nazionale Pietro Lorenzon, bassanese con ben 50 anni di carriera alle spalle.
Quindi sul palco sono saliti i master con Dario Rappo (Master Atletica), super campione imbattibile tra gli over 60. Rappo ha vinto i tricolori indoor e all'aperto sugli 800 metri, 1500 metri, 3000 metri e 5000 metri. Praticamente con lui in gara si corre per l'argento. Sul palco anche Francesco Palma, l'assessore allo sport di Creazzo Massimiliano Cattani, tricolore nella 4 x 400 ed il poliedrico Nane Prampolini, tutti esempi da seguire per lo sport che non ha età .
D'obbligo infine un plauso al maestro dello sport Carlo Gamberini, venuto improvvisamente a mancare a fine 2009: E' stato un grande scopritore di talenti ed allenatore nel vicentino e lascia un grande vuoto.
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Sport vicentino in lutto per Carlo Gamberini
Mercoledi 30 Dicembre 2009 alle 17:13Coni Vicenza   Â
Lo sport vicentino piange il maestro dello sport Carlo Gamberini
Ha dovuto abbandonare il suo sogno a metà . Aveva infatti programmato per quest'anno di fare un lungo viaggio in barca a vela che non ha potuto realizzare.
Lo sport vicentino chiude il 2009 con un grave lutto. Improvvisamente è venuto a mancare Carlo Gamberini, sessantenne maestro dello sport del CONI e figura di grandissimo spessore per tutto il movimento sportivo provinciale. Una perdita gravissima per il mondo sportivo vicentino che piange un tecnico straordinario, capace di entrare in punta di piedi e portare al successo atleti dal biathlon, sci, lotta, pesi, motociclismo ed atletica, in particolare nella disciplina dei lanci, la sua più grande passione.
Lo piangono la pluricampionessa italiana e olimpionica Mara Rosolen, una sua scoperta, e Diletta Giampiccolo, altra atleta arrivata sino ai 5 cerchi nella lotta libera. Ma hanno beneficiato del suo supporto sul piano tecnico anche Luca Boscoscuro, il campione di motociclismo ed Isabella Dal Balcon, fuoriclasse azzurra dello snowboard.
Lo ricorda come un grande tecnico, appassionato e competente anche Mirco Zenere che sotto la guida di Gamberini ha vinto un tricolore junior di lotta Greco Romana ed oggi ha passato il testimone al figlio Tommaso.
I suoi ultimi successi portano la firma di Alberto Sortino, promessa dell'atletica di Posina, che lo scorso anno con m 18,62 ha battuto il record italiano juniores di getto del peso e che, per la disciplina, in chiave azzurra, viene unanimemente ritenuto l'erede di Paolone Dal Soglio.
Tra gli atleti emergenti che Gamberini stava seguendo lo piange oggi Giovanni Dalla Vecchia che con il maestro Gamberini è arrivato a disputare quest'anno le finali tricolori allievi nella specialità di lancio del disco.
Una figura di riferimento che mancherà a ragazzi delle scuole ed insegnanti di educazione fisica del comprensorio di Schio con i quali, chiusa la parentesi lavorativa in qualità di direttore tecnico del Centro CONI di Schio, aveva costruito una solida collaborazione per motivare e valorizzare i talenti nello sport scolastico.
Lascia un grande vuoto anche nella società Novatletica Schio con cui collaborava sul piano tecnico per far crescere e maturare i talenti dei lanci ed un vuoto nel mondo dello sport per quella sua figura discreta sempre presente ai grandi appuntamenti agonistici.
Mancherà ai suoi atleti quel celebre aforisma di J.H. Schultz, il padre del training autogeno, che Gamberini amava ripetere per spronarli a concentrarsi e dare il massimo negli allenamenti ed in competizione: "...per imparare a volare, bisogna lasciarsi andare...".
Che la terra ti sia lieve, Maestro Gamberini.