Sport vicentino in lutto per Carlo Gamberini
Mercoledi 30 Dicembre 2009 alle 17:13 | non commentabile
Coni Vicenza   Â
Lo sport vicentino piange il maestro dello sport Carlo Gamberini
Ha dovuto abbandonare il suo sogno a metà . Aveva infatti programmato per quest'anno di fare un lungo viaggio in barca a vela che non ha potuto realizzare.
Lo sport vicentino chiude il 2009 con un grave lutto. Improvvisamente è venuto a mancare Carlo Gamberini, sessantenne maestro dello sport del CONI e figura di grandissimo spessore per tutto il movimento sportivo provinciale. Una perdita gravissima per il mondo sportivo vicentino che piange un tecnico straordinario, capace di entrare in punta di piedi e portare al successo atleti dal biathlon, sci, lotta, pesi, motociclismo ed atletica, in particolare nella disciplina dei lanci, la sua più grande passione.
Lo piangono la pluricampionessa italiana e olimpionica Mara Rosolen, una sua scoperta, e Diletta Giampiccolo, altra atleta arrivata sino ai 5 cerchi nella lotta libera. Ma hanno beneficiato del suo supporto sul piano tecnico anche Luca Boscoscuro, il campione di motociclismo ed Isabella Dal Balcon, fuoriclasse azzurra dello snowboard.
Lo ricorda come un grande tecnico, appassionato e competente anche Mirco Zenere che sotto la guida di Gamberini ha vinto un tricolore junior di lotta Greco Romana ed oggi ha passato il testimone al figlio Tommaso.
I suoi ultimi successi portano la firma di Alberto Sortino, promessa dell'atletica di Posina, che lo scorso anno con m 18,62 ha battuto il record italiano juniores di getto del peso e che, per la disciplina, in chiave azzurra, viene unanimemente ritenuto l'erede di Paolone Dal Soglio.
Tra gli atleti emergenti che Gamberini stava seguendo lo piange oggi Giovanni Dalla Vecchia che con il maestro Gamberini è arrivato a disputare quest'anno le finali tricolori allievi nella specialità di lancio del disco.
Una figura di riferimento che mancherà a ragazzi delle scuole ed insegnanti di educazione fisica del comprensorio di Schio con i quali, chiusa la parentesi lavorativa in qualità di direttore tecnico del Centro CONI di Schio, aveva costruito una solida collaborazione per motivare e valorizzare i talenti nello sport scolastico.
Lascia un grande vuoto anche nella società Novatletica Schio con cui collaborava sul piano tecnico per far crescere e maturare i talenti dei lanci ed un vuoto nel mondo dello sport per quella sua figura discreta sempre presente ai grandi appuntamenti agonistici.
Mancherà ai suoi atleti quel celebre aforisma di J.H. Schultz, il padre del training autogeno, che Gamberini amava ripetere per spronarli a concentrarsi e dare il massimo negli allenamenti ed in competizione: "...per imparare a volare, bisogna lasciarsi andare...".
Che la terra ti sia lieve, Maestro Gamberini.