Varie associazioni hanno lottato e si sono Unite per il Fondo, quello istituito dalla legge 205 ("per l'erogazione di misure di ristoro in favore di risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia degli arbitri in ragione della violazione degli obblighi di - informazione, - diligenza, - correttezza e trasparenza") approvata all'unanimità il 27 dicembre 2017 ma ancora non attivata per il triplo rinvio "con modifiche" del relativo regolamento o decreto attuativo che dir si voglia, dal 30 marzo 2018 al 31 ottobre e, ora, dopo il Milleproroghe, al 31 gennaio 2019....Â
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Roma. Aveva mandato in fibrillazione le due anime delle associazioni e un'infinità di studi legali l'ultimo emendamento parlamentare presentato in sede di Milleproroghe da due deputati del M5S, Vittoria Baldino per la commissione Affari costituzionali e Giuseppe Buonpane per la Bilancio ma non da esponenti della Lega, alla legge 205, quella approvata all'unanimità il 27 dicembre 2017 (ancora in attesa del relativo decreto attuativo previsto per il 30 marzo ma rinviato prima al 31 ottobre e, ora, appena sarà concessa la fìducia sul Milleproroghe, al 31 gennaio 2019) per il "ristoro" delle vittime (azionisti e obbligazionisti) di errate o fraudolente informazioni su Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e quattro banche risolte (nella foto VicenzaPiu.com da sx Zaggia, Cavallari, Conte, Miatello, Vanin).
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Sta portando al suo tragico azzeramento la guerra contro la legge 205, l'unico strumento realmente oggi esistente e con ampi spazi di manovra e crescita per far recuperare ai soci risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca e delle quattro banche risolte, da parte del Coordinamento di don Enrico Torta, il prete che come "bibbia" terrena esibisce le frasi di Andrea Arman e che come truppe schiera quelle di Noi che credevamo nella BPVi ciecamente agli ordini del capitano di (s)ventura Luigi Ugone.Â
"Fermare gli emendamenti - pubblicare subito il Regolamento di attuazione del Fondo": questo è in sintesi l'appello, che pubblichiamo, di Franco Conte del Coordinamento veneto risparmio tradito. Se passano gli emendamenti proposti dal M5S ed avallati dal sottosegretario on.le Massimo Bitonci (Lega) che riducono al 30% il ristoro ai risparmiatori derubati, con il tetto dI 100.000 euro. e fanno slittare al 31 gennaio la pubblicazione del Regolamento attuativo della legge 205 ecco le nostre azioni a tutela dei soci risparmiatori vittime della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca , le due Popolari venete ora in liquidazione coatta amministrativa (LCA).
Pubblicato il 7 settembre 2018 alle 11.58, aggiornato il 9 alle 20.47. Nel pieno del caldo agostano, il Giudice per le Indagini Preliminari Roberto Venditti, lo stesso a cui è affidato, almeno per ora, il processo sul crac della Banca Popolare di Vicenza, ha sciolto la riserva assunta all'udienza dello scorso 5 Luglio, in relazione alla richiesta di archiviazione del procedimento che vede come querelante e parte offesa Giovanni Zonin (alias Gianni Zonin) e come indagati il direttore di VicenzaPiù, Giovanni Coviello, oltre ad una serie di "poco identificati" commentatori su Facebook.Â
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Giovedì 6 settembre col titolo «Inchiesta sul mondo di mezzo di associazioni e legali intorno al crac di BPVi, Veneto Banca ecc..., parte I. Francesco Celotto: chi sono e a cosa puntano don Enrico Torta, Andrea Arman e Luigi Ugone» annunciavamo una serie di articoli proprio sul mondo inesplorato che vive nei dintorni e, più di talvolta, a spese dei soci già azzerati dalle piraterie di Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca, ora entrambe in liquidazione coatta amministrativa, e, ce ne occupiamo da un po' per quanto attiene agli effetti della legge 205 desiderati da molti ma ostacolati da alcuni, delle quattro banche risolte: Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti.
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