Un'istituzione "sorda" e "autoreferenziale", afflitta da "ignavia", che ha "coperto le lacune e conseguenti responsabilità della Vigilanza sulle banche" fino ad accettare "supinamente" le nuove regole sul bail-in. Poi la bomba: "Informai il governatore Ignazio Visco per iscritto di una grave violazione compiuta dal consiglio di Banca Etruria ed egli neanche mi rispose". Sono solo alcuni dei giudizi di fuoco che Paolo Savona dedica alla Banca d'Italia e al suo vertice nell'ultimo libro "Come un incubo e come un sogno"(Rubettino) ora in uscita (articolo su Il Fatto Quotidiano del 27 maggio 2018).
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1. La quinta Commissione permanente (Bilancio) nella seduta pomeridiana di domenica 16 Dicembre 2018 ha confermato il testo dell'emendamento all'art. 38 statuendo che, per le due banche ex popolari venete, la misura dell'indennizzo è (attuale comma 260, precedente comma 5) pari al 30 per cento del valore contabile delle azioni nel bilancio di esercizio chiuso al 31dicembre 2011.
Restano fermi i nostri dubbi, confermati da Riccardo Federico Rocca, sui rischi a cui va incontro l'art. 38 del Capo III della legge di bilancio, da noi pubblicato in anteprima esclusiva, per le vittime della banche a causa del suo allargamento (di valore delle azioni da "indennizzare" che per alcuni, non pochi, diventa l'affare del secolo se arriverà in porto) e dell'alleggerimento delle motivazioni alla base delle dazioni ai risparmiatori, non più legate solo alla causa oggettiva del misselling agganciato di fatto all'esistenza di processi penali in corso ma al depauperamento di valore delle partecipazioni.
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Il Ponte Morandi a Genova non fa quasi in tempo a crollare e le lacrime per i dispersi ancora non sgorgano sperando che si ritrovino vivi, eppure la Consob, nota per la solerzia con cui (pre)avvisò dei rischi a cui andavano incontro i soci e gli obbligazionisti della Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca e delle quattro banche risolte, tra cui la quotata Banca Etruria, è un fulmine (incisivo molto più di quello che si vorrebbe addurre a motivazione tragicomica del crollo) nel mettere in guardia il governo.
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Era l'11 febbraio 2018, in piena campagna elettorale per le politiche, e all'Hit Show di Vicenza, la fiera delle armi, c'era anche Matteo Salvini, oggi ministro dell'Interno, in uno stand. L'incontro è stato ripreso da un video del giornalista de laRepubblica Fabio Butera, prima che il leader della Lega, accortosene, lo allontanasse. Ma nel frattempo a Lamberto Cardia, presidente dell'associazione EnalCaccia, ex presidente di Ferrovie dello Stato e Consob, durante l'incontro gli scappa un: “troviamo chi far votare in cambio di una garanzia che dopo non si limiti alla cacciaâ€.
Positiva per il Codacons, lo si legge nella nota che pubblichiamo, la scelta del nuovo Premier, Giuseppe Conte, di incontrare da subito i risparmiatori truffati (nella foto de Il Corriere del Veneto oltre al premier riconosciamo a sinistra Andrea Arman e a destra Patrizio Miatello, ndr) ma ora alle parole devono seguire i fatti, a partire dalla cancellazione dell'assurda legge sul "bail-in". Ammontano infatti a circa 20 miliardi di euro i risparmi dei piccoli investitori bruciati dai crac bancari solo negli ultimi tre anni - afferma il Codacons, che snocciola tutti i numeri sul risparmio tradito.
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L'errore, «gravissimo», secondo l'ex presidente del tribunale di Treviso Giovanni Schiavon l'ha commesso la procura del capoluogo della Marca guidata da Michele Dalla Costa. Che per mesi, «anni», ha «preferito non vedere quel che era sotto gli occhi di tutti, mettendo la polvere sotto il tappeto». Ma ora il tappeto è stato alzato «e la polvere, che nel frattempo è diventata una montagna, rischia di travolgere tutti».
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