Casse edili, Apindustria: apprezzamento costruttori per pronuncia ministero
Giovedi 3 Maggio 2012 alle 17:49Crisi colpisce comparto delle costruzioni
Giovedi 17 Dicembre 2009 alle 00:16
La ferma presa di posizione del Consiglio Direttivo dell'ANIEM e del Presidente Fabio Crestani
Il Consiglio Direttivo dell'Aniem di Apindustria Vicenza (che rappresenta le aziende del comparto edile) si è recentemente riunito per affrontare la grave problematica della consistente riduzione degli appalti che rischia di mettere in ginocchio le imprese e, di conseguenza, di determinare una notevole contrazione dei posti di lavoro.
Dall'analisi della situazione proposta dal Presidente dell'Aniem Fabio Crestani, emerge chiaramente che le piccole e medie imprese che operano principalmente nell'edilizia residenziale, chiudono e licenziano senza alcuna prospettiva, a differenza delle grandi aziende (che in termini numerici non sono molte) che ricorrono alla cassa integrazione ordinaria e avviano procedure di mobilità .
«La diminuzione degli appalti - spiega Crestani -, rischia di mettere in ginocchio le imprese edili. Quello dell'edilizia è uno dei settori che, più di altri, risente della crisi economica in atto. Non ci sono liquidi da investire nel "mattone" e gli anni del boom edilizio sono lontani». Il Direttivo degli Edili ritiene indispensabile, quindi far fronte comune al fini di trovare i correttivi per impedire che accada l'irreparabile con la perdita di aziende la cui produttività è già gravemente compromessa dalla mancanza di programmazione da parte di alcuni Enti Locali territoriali che non dispongono più di risorse da investire nell'edile. Le concessioni edilizie sono scese sistematicamente, gli investimenti in opere pubbliche sono diminuiti del 20% negli ultimi due anni, come anche gli appalti di piccola entità e, dato ancor più preoccupante, si sono persi oltre 70.000 posti di lavoro.
«È una crisi "silenziosa" quella dei lavoratori del settore edile - sottolinea ancora Crestani - che non suscita la stessa attenzione di altri comparti, ma che ha visto già parecchi lavoratori perdere il posto. E a destare maggiore preoccupazione è proprio la situazione in cui versano le Piccole e Medie Imprese: dall'approvazione dei "Piani casa" e della delibera CIPE sulle infrastrutture, infatti, non si è ancora concretamente messo in moto nulla. E non da ultimo, molti costruttori avvertono il duplice problema che da una parte vede le banche ridurre drasticamente il credito e dall'altro ripropone l'irrisolta questione del ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione che grava sui bilanci delle aziende».
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