La luna e l'agricoltura, mercoledì a La Vigna
Giovedi 11 Marzo 2010 alle 22:28La Vigna     Â
Mercoledì 17 marzo alle ore 17.30 a "La Vigna" convegno "La luna e l'agricoltura: testimonianze plurimillenarie".
Arte e scienza si mescolano per raccontare la storia del nostro affascinante satellite.
"La Luna e l'Agricoltura: testimonianze plurimillenarie" è il titolo dell'intervento di Luisa Pigatto, docente di astronomia storica dell'Università di Padova, che farà un excursus sul modo di concepire il rapporto tra gli astri e le coltivazioni dal Paleolitico ai giorni nostri, servendosi in particolare delle testimonianze di Plinio il Vecchio (I sec. d.C.)
"La luna ha sempre affascinato l'essere umano - scrive la Pigatto - Le sue mutevoli forme, le fasi, costantemente e ciclicamente ripetute, hanno fornito un orologio naturale per calcolare lo scorrere del tempo nel corso del ciclo lunare (il mese) e nel completarsi del percorso circolare del sole attraverso le stelle (l'anno). Così nacque il calendario lunisolare".
Prima di lei interverranno alla serata il Presidente della Biblioteca prof. Mario Bagnara e l'artista Margherita Michelazzo che presenterà la sua 'opera "Le Lune di Galileo", ora situata nel giardino di Palazzo Brusarosco-Zaccaria. L'opera, nata dall'idea di associare le varie fasi lunari al periodo di attesa di una donna gravida, è lunga 10 metri e alta 2 e pesa ben 900 Kg. Straordinaria per dimensioni ma anche per il fascino che continua a suscitare nei media e nel pubblico, l'opera in acciaio cor-ten è costituita da una struttura portante fatta di segmenti di arco e da 38 lune appese ad essa, lune "sonore" perchè nel contatto tra una e l'altra producono suoni musicali lunghi e sussurrati.
Per tutto il 2010 "Le Lune" saranno ospiti de "La Vigna" con il Patrocinio del Comune di Vicenza.
Il convegno è organizzato in collaborazione con Unicredit Banca.
Alla fine sarà offerta una degustazione enogastronomica dalla Macelleria Ronzani di Luisiana e dalla Tenuta Bastia-Saccardo di Montecchio Precalcino.
Agricoltura, montagna, caccia: il 6 a Piovene
Venerdi 5 Marzo 2010 alle 00:24
Convegno a Piovene Rocchette
Agricoltura, montagna, caccia
Sabato 6 Marzo si terrà un interessante convegno promosso dal Sen. Antonio Pasinato, candidato alle elezioni regionali per il Popolo delle Libertà .
A parlare di "Agricoltura, montagna, caccia: le prospettive future nel Veneto" saranno il Sen. Paolo Scarpa Bonazza Buora, Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, il Dott. Arturo Semerari, Presidente ISMEA (Istituto Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare - Ministero dell'Agricoltura), il Dott. Lorenzo Carnacina, Vicepresidente nazionale di Federcaccia, ed il Consigliere provinciale Galdino Zanchetta, componente nazionale UNCEM (Unione Nazionale Comunità Enti Montani).
Si tratta di un importante occasione di dibattito che affronta alcuni tra i temi centrali della campagna elettorale, fortemente sentiti nelle aree montane e pedemontane della nostra Provincia.
L'economia di montagna, la sua agricoltura, la difesa dei prodotti e delle tipicità locali sono al centro del progetto e dell'impegno politico del Sen. Antonio Pasinato, che condurrà il dibattito tra alcuni dei principali esperti a livello nazionali per le tematiche affrontate.
Altro tema centrale del convegno sarà la caccia, tra le più importanti deleghe legislative in capo alla Regione e che vede nel Vicentino e nel Veneto in generale un grande numero di appassionati e un forte interesse in relazione all'attività politica del Consiglio Regionale.
L'appuntamento è fissato per sabato 6 marzo alle ore 11.00 presso piazzetta degli Alpini a Piovene Rocchette. La partecipazione è libera.
Il 27: L'Agricoltura della Valle dell'Agno
Venerdi 22 Gennaio 2010 alle 16:48
Mercoledì 27 gennaio alle ore 17.30 alla Biblioteca "La Vigna" per partecipare ci sarà un incontro culturale dal titolo "L'agricoltura della Valle dell'Agno: una rinascita postindustriale". Interverranno, per l'occasione, Mario Bagnara, presidente della Biblioteca, Silvano Fornasa, storico, Roberto De Marchi, agronomo, Marco Margoni della Tenuta La Bertolà e Luca Romano, presidente del Consorzio Agrario Valle d'Agno.
Per maggiori informazioni cliccare quì
Ciambetti polemizza con De Poli su Zaia
Domenica 10 Gennaio 2010 alle 20:14
"Sull'agricoltura nel Meridione, l'eredità della DC sono i fatti di Rosarno"
Dopo le dichiarazioni dell'on. De Poli nei confronti del Ministro Zaia il presidente del gruppo regionale della Lega Nord Roberto Ciambetti dichiara : "Sull'agricoltura nel Meridione, l'eredità della DC sono i fatti di Rosarno"
"Quanto esploso in questi giorni è il risultato di un "caporalato" mai estirpato"
Roberto Ciambetti, capogruppo regionale del Carroccio veneto, interviene sulle dichiarazioni dell'esponente dell'Udc:
"L'onorevole De Poli appartiene ad una storia politica, quella della Democrazia Cristiana, che per sessanta anni ha tollerato una gestione illegale dell'agricoltura nel Sud Italia; non di meno il suo attuale partito è fortemente radicato nel Sud".
"Il ‘caporalato' del Meridione è un male antico, che gli uomini della ‘Balena Bianca' non hanno avuto la forza ed il coraggio di estirpare ed ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti nei fatti di Rosarno - ha commentato Ciambetti - . Mi chiedo dunque con quale coraggio l'uomo democristiano abbia il coraggio di attaccare l'attuale Ministro dell'Agricoltura, Luca Zaia, che deve fronteggiare una eredità che ora non è più affare solo della politica, ma anche delle Forze dell'Ordine".
Ha proseguito il leghista berico:
"Se le stesse leggi del Secondo Dopoguerra hanno funzionato al Nord, lo si deve unicamente proprio alla cultura ed allo spirito di sacrificio della gente che lo abita: al Sud, purtroppo, la popolazione è rimasta a coltivare una ‘terra di nessuno' tollerata proprio dagli uomini d'oro della DC".
"Gli esempi concreti sono dati - per esempio - dalla distribuzione dei voucher per la vendemmia, distribuiti in tutte le regioni del Nord, Emilia Romagna compresa, in maniera capillare e trasparente, mentre al Sud ciò non avviene. E' il sistema meridionale ad essere malato, mentre lungo la "via del Po'" assistiamo ad ottimi esempi di agricoltura ed integrazione, come nel caso della comunità indiana di Mantova che si occupa della mungitura delle mucche da latte"
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Imprese agricole intervista Garofolini
Mercoledi 21 Ottobre 2009 alle 12:51ADICO
"Imprese agricole" intervista il presidente Carlo Garofolini
1) dal loro punto di vista "privilegiato", i consumatori cosa possono suggerire agli operatori agricoli per risollevare le sorti di un comparto che, dati alla mano, appare in piena crisi?
La strada del rilancio passa dal rafforzamento della competitività dei nostri prodotti attraverso il potenziamento del legame tra agricoltura e industria agroalimentare, la riorganizzazione delle filiere agroalimentari, la valorizzazione di un lavoro di qualità come condizione necessaria per un'agricoltura di qualità , la riduzione dei costi di produzione e di sistema (terreno, credito, oneri contributivi, energia, assicurazioni, acqua, amministrazione), l'impulso alla ricerca e al trasferimento dell'innovazione alle imprese.
2) caro prezzi: i consumatori ritengono che la colpa vada addebitata ai produttori o che le responsabilità vadano ricercate in altre direzioni, individuando altri attori della filiera?
Le responsabilità vanno cercate nei tanti anelli intermedi, nei tanti passaggi che causano aumenti di prezzi del 100, 200, in qualche caso addirittura 1000 per cento.
Si pensi al latte, il cui prezzo dalla stalla alla tavola aumenta del 241%, oppure al settore dei salumi e della carne, con gli allevamenti che stanno chiudendo perché i ricavi non riescono a coprire i costi di produzione saliti a livelli insostenibili, mentre i prezzi al consumo sono alle stelle. Si pensi che, in media, per l'insieme dei prodotti alimentari i prezzi aumentano di cinque volte dal campo alla tavola e che per ogni euro speso dai consumatori ben 60 centesimi vanno alla distribuzione commerciale, 23 all'industria e solo 17 centesimi agli agricoltori
3) trasparenza, tutela salute e qualità : vostre osservazioni su tali temi per migliorare il rapporto settore agricolo - consumatori finali
Oggi è necessario garantire un miglioramento della qualità , valorizzare le peculiarità dei prodotti e il rapporto fra prodotti e territorio, assicurare una adeguata informazione al consumatore e tutelare le tradizioni alimentari e la presenza nei mercati, con particolare riferimento alle produzioni tipiche, biologiche e di qualitÃ
4) vi sono in itinere specifici progetti che tendono ad avvicinare maggiormente i consumatori al settore agricolo?
Importanti iniziative in questo senso sono state realizzare, quali ad esempio:
"Spesa in Fattoria" che intende promuovere la tipicità del territorio e stabilire un contatto tra produttori e consumatori.
"FarmersMarket" La cosiddetta "filiera corta"; il mercato contadino che ha lo scopo di vendere frutta e verdura di stagione con il minor numero di passaggi della merce prima di arrivare alla vendita al dettaglio.
"Fattorie didattiche": Per i bambini che vivono in città si rinnova quindi l'occasione di soddisfare alcune curiosità quali: come si munge una mucca per ottenere il latte che poi serve a fare il formaggio; come si produce la farina che serve per fare il pane e i biscotti; da dove arriva e come si fa a prendere il miele; la polenta; ecc...
5) come migliorare il rapporto tra agricoltura e giovani consumatori?
In Piemonte per esempio l'anno scorso hanno realizzato un'iniziativa per la promuovere la cultura rurale alle giovani generazioni, un' iniziativa che ha l'obiettivo di diffondere la cultura rurale tra i ragazzidelle scuole tramite attività didattiche e formative che ha coinvolto enti quali la Regione, l'Ufficio Scolastico Regionale e le rappresentanze regionali di Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Federazione Cooperative Agricole e Agroalimentari, e Legacoop.
E' fondamentale coinvolgere i giovani nelle tematiche legate all'alimentazione; far conoscere ai bambini attraverso racconti, laboratori ed esperienze sensoriali, l'agricoltura, l' alimentazione, l' educazione ambientale e la salute già a scuola, attraverso alunni e corpo insegnante.
6) altre eventuali vs. considerazioni sul tema agricoltura - consumatori
La nostra agricoltura ha il primato delle Dop, le produzioni agricole italiane sono conosciute, apprezzate ed anche copiate sui mercati internazionali. Il settore agroalimentare rappresenta una percentuale importante nella formazione della ricchezza nazionale prodotta. Nonostante questa cornice però i conti non tornano e non tornano soprattutto, se non esclusivamente, nelle tasche degli agricoltori, di chi, in ultima analisi, è il protagonista principale di questa produzione. Questa semplice ed universalmente riconosciuta considerazione, ci fa comprendere che l'origine del prodotto, l'etichettatura, la tracciabilità , ecc. sono misure necessarie, utili e condivise, ma non sufficienti.
La qualità ha bisogno di essere protetta, valorizzata e, soprattutto accompagnata sui mercati interni ed internazionali.
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Agricoltura, crollano i prezzi
Venerdi 25 Settembre 2009 alle 18:08Confagricoltura Vicenza
CROLLO DEI PREZZI E AUMENTO DEI COSTI SFIANCANO IL SETTORE AGRICOLO
ECCO I NUMERI DELLA CRISI NELLE CAMPAGNE VICENTINE
LINDA SPINA (PRESIDENTE CONFAGRICOLTURA VICENZA):
«VOGLIAMO DARE PIU' POTERE CONTRATTUALE AGLI AGRICOLTORI».
Il crollo dei prezzi agricoli all'origine non risparmia la provincia di Vicenza; secondo i dati diffusi dalla locale Confagricoltura, tenendo come base i quantitativi produttivi del 2008, la perdita del valore di mercato per i 6 principali comparti del settore primario vicentino, ammonta a € 17.275.154,52: mais (di gran lunga il più colpito: -€ 14.667.192,00; frumento tenero: -€ 1.308.096,00; latte: -€ 376.232,52; suini; -€ 349.384,00; uva: -€ 328.200,00;
soia: -€ 246.050,00).
"Le quotazioni - avverte Confagricoltura - sono in caduta libera da giugno, mentre le importazioni dai Paesi Terzi sono aumentate repentinamente a partire da luglio mettendo in crisi, soprattutto, i cerealicoltori. In questa situazione sono a rischio le semine per la prossima campagna, visto che i costi sono superiori ai ricavi".
Misure anticrisi per l'agricoltura sono richieste da Confagricoltura in relazione al Disegno di Legge Finanziaria 2010; in particolare, oltre al rifinanziamento del Fondo di solidarietà , si chiede: estensione della "Tremonti ter" alle imprese agricole individuali per gli investimenti effettuati in macchinari e attrezzature; incentivi per l'imprenditorialità giovanile (in particolare si sollecita l'allungamento della rinegoziazione dei mutui accesi al 31 dicembre 2008); proroga delle agevolazioni fiscali in materia di accise sul gasolio agricolo, sull'acquisto di terreni per la proprietà coltivatrice e la rivalutazione dei terreni agricoli; conferma delle agevolazioni contributive per le imprese agricole, che operano in zone montane e svantaggiate con contestuale riduzione del cuneo fiscale delle aree non agevolate del Centro-Nord.
Al proposito, Confagricoltura ha promosso, in questi giorni a Cagliari, un summit internazionale con il Commissario Europeo all'Agricoltura, Mariann Fischer Boel, il Ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia, il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro.
All'ordine del giorno le produzioni agricole, ormai sottoposte ad una pressione competitiva insopportabile; per mais e frumento, ad esempio, si sta materializzando un nuovo allarme, dopo quello, che negli ultimi due anni ha avuto pesanti ricadute sui prezzi al consumo di pane e pasta.
«L'attuale grave crisi che sta colpendo il nostro settore, come mai era successo in passato - afferma Linda Spina, Presidente di Confagricoltura Vicenza - impone di impegnarci per rafforzare il nostro potere contrattuale. In questi ultimi mesi, invece, abbiamo debolezza a causa di due gravi errori: l'individualismo imprenditoriale, che ci porta ad essere alla mercè di grandi interessi commerciali e la scarsa attenzione, che abbiamo posto sino ad oggi nella stesura dei contratti di vendita. Per questo Confagricoltura Vicenza si farà promotrice di un'iniziativa, mirata ad aumentare il potere contrattuale degli imprenditori rurali nei confronti delle potenti organizzazioni di acquisto».
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