Generali, dopo il raddoppio in Ferak gli Amenduni sono tra i pochi in Veneto a... fare. Anche se da soli e lontano da BPVi e Veneto Banca
Lunedi 13 Marzo 2017 alle 17:24
«Dopo la grande crisi internazionale e la grande truffa delle ex Popolari (tra cui la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ndr), il Nordest della finanza è un campo arato su cui nessuno sa cosa seminare. Neanche gli Amenduni di Vicenza, tra i pochi sufficientemente forti per guardare al futuro con un disegno strategico»: è così che su L'Economia, il nuovio allegato a Il Corriere della Sera, scrive Stefano Righi nel suo articolo "Generali, Amenduni e i soci nascosti" da cui sintetizziamo pr i nsotri lettori alcuni passaggi. La famiglia Amenduni è, infatti e come osserva Righi, una delle poche che ancora può guardare al futuro, con la Valbruna, un gruppo da 200 mila tonnellate di acciaio prodotte e presente in 40 paesi.
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L'Aedes degli Amenduni ritrova l'utile e aggiorna il piano 2014-2019
Venerdi 25 Marzo 2016 alle 09:39
Aedes chiude il 2015 con un utile netto di 6,1 milioni. Al netto dei proventi di ristrutturazione il risultato e' stato di 4,4 milioni rispetto al rosso di 24,1 milioni del 2014. In miglioramento il margine operativo lordo a 6,4 milioni (in rosso per 1,4 milioni lo scorso anno) mentre i ricavi restano in linea con il 2014 a 42,1 milioni. Per quanto riguarda l'esposizione con le banche, la posizione finanziaria netta e' risultata negativa per 95,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto al rosso di 124,1 milioni a fine 2014. Quanto agli attivi, il valore netto degli asset 279,1 milioni pari a 0,87 euro per azione, con uno sconto del 50% sul prezzo di Borsa. (Leggi il resto dell'articolo in rassegna stampa)
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L'Aedes degli Amenduni ritrova l'utile e aggiorna il piano 2014-2019
Venerdi 25 Marzo 2016 alle 09:35
Aedes chiude il 2015 con un utile netto di 6,1 milioni. Al netto dei proventi di ristrutturazione il risultato e' stato di 4,4 milioni rispetto al rosso di 24,1 milioni del 2014. In miglioramento il margine operativo lordo a 6,4 milioni (in rosso per 1,4 milioni lo scorso anno) mentre i ricavi restano in linea con il 2014 a 42,1 milioni. Per quanto riguarda l'esposizione con le banche, la posizione finanziaria netta e' risultata negativa per 95,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto al rosso di 124,1 milioni a fine 2014. Quanto agli attivi, il valore netto degli asset 279,1 milioni pari a 0,87 euro per azione, con uno sconto del 50% sul prezzo di Borsa.
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Il salvataggio della Aedes: debiti per 425 milioni di euro per l'immobiliare degli Amenduni
Giovedi 18 Settembre 2014 alle 10:34
di Gianni Barbacetto*Aedes II giorno della verità è il 30 settembre. È la data, in seconda convocazione, dell'assemblea straordinaria di Aedes spa che dovrà dare il via a un salvataggio da brivido. Aedes è una società immobiliare quotata in Borsa fin dal 1924, azionista di riferimento la famiglia Amenduni, amministratore delegato Giuseppe Roveda. I conti sono da tempo in profondo rosso: debiti per 425 milioni di euro, su un capitale investito di 465 milioni e un patrimonio netto di 19. Continua a leggere
Giù in borsa l'Aedes, immobiliare della famiglia vicentina Amenduni
Domenica 27 Luglio 2014 alle 20:38
da Venezie PostTra le "piccole" del Nordest quotate a Piazza Affari, venerdì 25 luglio in serata la società immobiliare che fa capo alla famiglia vicentina degli Amenduni (foto Nicola Amenduni ndr), Aedes, ha annunciato tutta una serie di aumenti di capitale necessari per risanare i conti della società . Uno di questi, in particolare, da 40 milioni di euro, consentirà di entrare nel capitale al fondo di private equity Sator di Matteo Arpe. A Piazza Affari, le azioni Aedes, nell'ultima settimana, sono scese ulteriormente, passando da 0,0389 a 0,0348 euro.
Continua a leggereMattone amaro per gli Amenduni che perdono 3,4 milioni di euro e ne immettono 32,7
Domenica 23 Giugno 2013 alle 20:17
«Si chiude con una perdita 3,4 milioni di euro dovuta a svalutazioni il bilancio di Vi-Ba», che è a monte della quotata Aedes nella sua nuova veste di unico polo immobiliare degli Amenduni, dinastia di imprenditori siderurgici proprietaria delle Acciaierie Valbruna, anche queste non in perfetta salute come dimostrano anche le ultime vertenze sindacali per una serie di licenziamenti imposti a Vicenza. A riferire della perdita Vi-Ba, con nessuna eco sui media locali, è Andrea Giacobino su Il Mondo n. 25 in edicola da venerdì scorso, settimanale del gruppo Rcs che pubblica anche Il Corriere della Sera.
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