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Zanetti: open source, open answer

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 6 Agosto 2012 alle 18:47 | 0 commenti

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Riceviamo da (un pò nervoso) Filippo Zanetti (consigliere comunale con delega ai sistemi informatici, telematici, S.I.T. e ufficio statistica) una nota di commento al corsivo di Marco Milioni, e subito, anzi di ...Più, la pubblichiamo con interesse. Grazie, Zanetti, ma non si agiti troppo, fa caldo! E, soprattutto, non ci faccia agitare il buon Milioni...

Una volta credevo che i giornalisti prima si informassero e poi scrivessero gli articoli, fornendo sintesi delle notizie ed eventuali commenti. La bravura del giornalista credevo stesse appunto nella capacità di selezionare le fonti, cercare le notizie, avere le informazioni, oltre che nelle doti non facili di scrittura. "Ma a livello locale per esempio quanto spende il comune per licenze proprietarie"?

 

Difficile che un sito internet fornisca risposta a domande così precise. Quanto spende il comune in carta igienica? In fotocopie? Sono dettagli di capitoli di bilancio che non vengono pubblicati direttamente (bisogna scaricarsi il bilancio e studiarsi i vari capitoli in dettaglio), però sono dati disponibili, basta chiedere agli uffici competenti o ai soggetti interessati.

Ad esempio se avessi ricevuto una telefonata su come è messo il comune a livello di open source, non avrei avuto nessun problema a rispondere, neppure dal luogo di villeggiatura in cui mi trovo.
Ho inserito la parola "open source" sul motore di ricerca del nuovo sito e sono venute fuori parecchie pagine relative a notizie e bandi che riguardano l'impegno del comune di Vicenza nell'open source.
Nel dettaglio, per quanta riguarda l'organizzazione interna della struttura del comune, da quando ho la delega non vengono più acquistate le licenze Microsoft Office, ma su tutte le macchine nuove viene installato openoffice o libreoffice. La scelta di migrare a linux e al software open source è stata fatta (e ormai completata) a livello dei server. Non solo per risparmiare quattrini, ma per le migliori prestazioni e la miglior sicurezza che il sistema permette. A livello di stazioni di lavoro invece abbiamo scelto la via meno costosa. Una licenza Windows costa circa 70 euro, formare un dipendente ad utilizzare linux richiederebbe ore di formazione per un costo superiore al risparmio della licenza, questo a causa dell'età e del tasso di alfabetizzazione informatica dei dipendenti comunali. Ove è possibile comunque linux viene installato. Ad esempio i pc installati in biblioteca Bertoliana hanno tutti installato linux, e grazie al LUG di Vicenza vengono organizzati corsi per imparare ad utilizzare il diverso sistema.
Open source non significa solo risparmio, significa maggiore qualità e sicurezza dei prodotti software. Non tutti i software open sono gratuiti.
In tutti i bandi di acquisto software viene esplicitamente chiesto l'utilizzo di soluzioni open source, e ove non possibile chiediamo che venga fornita motivazione (ad esempio l'inesistenza dei programmi). L'ufficio tecnico utilizza famosi programmi di progettazione che esistono solo in versione windows.
Nella mia testa c'è il desiderio di estendere linux anche in tutti i pc utilizzati dall'amministrazione, ma è un percorso che deve essere svolto per gradi appunto per le resistenze che si incontrano da parte degli utilizzatori finali.
Posso anche aggiungere che il parco macchine del comune è caratterizzato da molti pc ormai obsoleti. Non avendo fondi per acquistarne di nuovi, l'idea e di installare Linux per adeguarli agli attuali standard di sicurezza e garantirgli una "nuova vita": Linux richiede meno risorse di Windows per funzionare, ed esistono versioni in grado di far funzionare dignitosamente anche hardware datati.
Posso anche fornire delle cifre anche se, ripeto, i vantaggi dell'uso di prodotti open source non è principalmente economico, ma soprattutto qualitativo e di sicurezza.
Il comune dal maggio 2011 (quando ho ricevuto la delega) ha risparmiato 52.000 euro in licenze Microsoft, oltre 80.000 euro per le soluzione GIS (webgis, postgis+openlayers), inoltre sono stati adottati software per monitoraggio, telesicurezza e assistenza remota tutte di tipo open, con un risparmio medio di 50 euro a postazione (che per 700 postazioni fa 35.000 euro).
Questa tendenza al risparmio è destinata a crescere in futuro proprio per la scelta fatta di privilegiare le soluzioni open-source e la nuove gestione documentale per ridurre al minimo indispensabile l'utilizzo di carta e stampanti.
Spero di aver fornito adeguata risposta al quesito posto dal vostro articolo.
Filippo Zanetti

Leggi tutti gli articoli su: linux, Marco Milioni, Filippo Zanetti, Open spouce

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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