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Zaia tra giudizio di parificazione della Corte dei Conti e rifiuti da altre regioni

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 25 Settembre 2014 alle 16:56 | 0 commenti

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Regione Veneto - “La Corte dei conti lo ha certificato una volta di più: siamo un Ente virtuoso”. E’ un presidente visibilmente soddisfatto Luca Zaia, un presidente che “incassa” per il secondo anno consecutivo per la sua Regione il ‘giudizio di parificazione’ del bilancio da parte della Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per il Veneto, presieduta da Claudio Iafolla.

“Siamo degli eroi”: così Zaia, riferendosi sia alla propria amministrazione sia alla stessa Corte, ha salutato quella che definisce una vera e propria “promozione” da parte dell’organo di controllo e giurisdizionale, del rendiconto generale della Regione del Veneto per l’esercizio finanziario 2014.

“E’ un marchio di qualità – ha ribadito il presidente – che la Corte dei conti appone sul nostro operato, non solo di questo ultimo anno, ma di tutti e quattro gli anni della nostra amministrazione. Questa verifica ci permette di mostrare ai veneti che quel ‘palazzo di cristallo’ che deve essere la Regione, esiste realmente”.

“Dalle relazioni emerge un dato inconfutabile: siamo degli eroi – ha detto nel suo intervento prima della lettura della sentenza a conclusione dell’udienza svoltasi a Ca’ Corner, sede della Prefettura di Venezia –. Lo siamo noi della Regione per l’azione amministrativa che riusciamo a svolgere nonostante le oggettive difficoltà, lo siete voi della Corte dei conti nell’esaminare questa enorme quantità di documenti, elaborandone una sintesi puntuale e traendone delle valutazioni che ancora una volta risulteranno utili al nostro lavoro”.

Sia le conclusioni del magistrato Giampiero Pizziconi sulla legittimità e regolarità della gestione, sia la requisitoria del Procuratore Regionale, Carmine Scarano, hanno evidenziato le complicazioni nel redigere un bilancio a causa delle continue modifiche normative e dell’incertezza sulle reali risorse disponibili, sottolineando inoltre la necessità di porre maggior attenzione al rispetto dei tempi di approvazione del bilancio, la criticità derivante dall’utilizzo dei “mutui a pareggio” per conseguire gli equilibri di bilancio. Ma dalle relazioni emerge anche che la Regione ha rispettato i vincoli per il conseguimento degli equilibri di cassa e di competenza, quelli del Patto di stabilità e i limiti normativi all’indebitamento. Si evince, inoltre, la diminuzione progressiva delle spese del personale, una crescita delle aziende sanitarie che chiudono con un utile e la diminuzione delle società partecipate dirette che registrano perdite di esercizio.

“94 mila dipendenti, 17 miliardi di bilancio, 80 milioni di euro di prestazioni sanitarie danno il senso della vastità dell’impegno di governo del Veneto – ha detto Zaia nel suo intervento – ma mi piace ricordare in questa sede che proprio nella gestione della sanità noi siamo i più virtuosi d’Italia, siamo un punto di riferimento a livello nazionale”.

“Abbiamo ereditato un Ente indebitato per 4,3 miliardi di euro – ha aggiunto il presidente –, una situazione che avrebbe potuto paralizzarci. Sia chiaro: si tratta di risorse usate per la realizzazione di opere sicuramente utili per i veneti, ma, come emerge dalle relazioni di oggi, abbiamo dovuto concentrare fondamentalmente la nostra azione amministrativa al risanamento. E ci stiamo riuscendo, sia sul fronte del contenimento della spesa del personale, sia nella gestione delle società partecipate, prima fra tutte Veneto Sviluppo, che ha svolto un ruolo importante a sostegno della nostro sistema produttivo. Tutto questo mentre lo Stato, con le sue spending review, continua aggiungere tagli ai tagli alle Regioni e agli Enti locali, impedendoci di realizzare quella programmazione che voi stessi, giustamente, invocate”.

Zaia ha poi concluso il suo intervento davanti ai giudici denunciando gli effetti nefasti dell’applicazione del Patto di stabilità: “E’ immorale – ha detto – che nel Veneto ci siano 200 mila disoccupati, che più di cento imprenditori si siano suicidati e i nostri soldi, oltre 1,3 miliardi di euro, vengano bloccati nella tesoreria unica: lo Stato, mentre tiene ferme le nostre risorse, ci presta 1,4 miliardi, obbligandoci a pagare un interesse pari a 20 milioni di euro all’anno”.  

 

“Il mio no a qualsiasi ipotesi di arrivo di rifiuti indistinti da altre regioni è chiaro e netto. Lo è stato in passato a fronte di altre analoghe ipotesi, lo è anche oggi”. Il presidente del Veneto Luca Zaia conferma, in occasione dell’esame da parte della Conferenza delle Regioni del Decreto “Green Economy” con il quale il governo intende accentrare le politiche relative allo smaltimento dei rifiuti, la contrarietà a qualsiasi ipotesi di mobilità tra regioni.

“L'autosufficienza nella gestione della risorsa rifiuti dev'essere un obiettivo prioritario, seriamente perseguito da tutte le regioni – aggiunge Zaia – non un optional. Quanto vuole introdurre il governo con questo decreto cerca di scaricare nuovamente sulle regioni che hanno fatto molto, soprattutto in termini di raccolta differenziata, i problemi di quelle che non hanno saputo attuare politiche efficaci in questo settore”.

“Ma il Veneto – ribadisce Zaia - non è più disposto a pagare per le carenze di altri”.

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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