Quotidiano | Categorie: Diritti umani

Legittima difesa, Zaia: non è qualcosa nè di destra nè di sinistra, è la richiesta di un popolo

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 21 Aprile 2016 alle 17:22 | 0 commenti

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Regione Veneto

“Il diritto alla legittima difesa da parte di un cittadino che vede la sua casa, la sua intimità e la sua incolumità violate e messe a repentaglio è qualcosa che non è né di destra né di sinistra. E’ qualcosa che attiene alla richiesta forte di un popolo, di fronte alla quale governo e politica non possono fare orecchie da mercante”. Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, interviene così nel dibattito all’interno della maggioranza di governo apertosi sulla norma che dovrebbe garantire più tutela agli aggrediti dalla criminalità.

“Volenti o nolenti, se vogliamo dirci rappresentanti del popolo non possiamo ignorare le legittime richieste che vengono dai cittadini, colpiti dalla recrudescenza di una criminalità alimentata anche dal senso di impunità che proviene dal  miserando stato di carenza di mezzi in cui vengono lasciati gli uomini delle nostre forze dell’ordine – prosegue Zaia – Nessuno vuole un paese di pistoleri. Ma nella maggioranza di governo si continua a millantare, in nome di un buonismo peloso,  la suggestione negativa della libertà di farsi giustizia da soli. Bisogna prendere coscienza che le leggi, al momento, tutelano più l’aggressore dell’aggredito. Sono gli stessi magistrati a chiederci di modificare norme che li obbligano a rimettere in libertà veri, propri e recidivi pezzi da galera”.
“Ma quei settori della maggioranza che ancora vivono di suggestioni che solo a parole possono dirsi garantiste, stiano sereni  – conclude Zaia - come un pugno di ragazzi salì nel novembre 1989 sul Muro di Berlino e in una notte ne decretò la fine, così un giorno i cittadini imporranno al governo quello che a tutti sembra giusto e condivisibile. Tranne a chi non ascolta i propri elettori”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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