Zaia su missione in Afghanistan
Lunedi 11 Ottobre 2010 alle 23:20 | 0 commenti
Luca Zaia, Regione Veneto - In occasione della cerimonia di Vittorio Veneto (per l'avvio dei lavori per la realizzazione della nuova bretella che collegherà il casello di Vittorio Veneto Sud dell'Autostrada A 27 e la Strada Statale n. 51 di Alemagna, n.d.r.), il presidente del Veneto Luca Zaia ha voluto ricordare ancora una volta i quattro alpini del settimo Reggimento di stanza a Belluno morti in Afghanistan.
"Qualcuno ha avuto da ridire perché ho ipotizzato che bisognerà anche tentare di capire come riportare a casa i nostri ragazzi. Tutte le missioni militari - ha affermato Zaia - hanno un inizio e una fine; io spero che questa finisca velocemente. Siamo lì da 9 anni; ci siamo andati inizialmente per fermare i talebani e garantire la popolazione civile; siamo ancora lì per avviare processi di democratizzazione e di pace. Siamo maestri in questo genere di attività . E' altrettanto vero però che ad un certo punto dobbiamo porci il problema di come uscirne. Ci sono accordi, impegni seri con la comunità internazionale che il nostro Paese ha preso e che vanno onorati, ma il nostro pensiero non può non andare all'idea di come si possano riportare i nostri ragazzi a casa. Gli ultimi alpini morti - ha ricordato il presidente del Veneto - vanno ad accrescere una contabilità tragica che conta ormai 34 vittime".
"Quanto ad armare con bombe i nostri aerei che operano in quell'area - ha concluso Luca Zaia rispondendo alle domande dei giornalisti - non mi permetto di entrare nel merito: è faccenda che riguarda il Parlamento e ha ragione in questo il ministro della difesa La Russa".
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